Il freddo che è arrivato sul nord Italia ispira i menù proposti oggi dai menù di Benedetta. “Ma che freddo fa” è infatti il titolo del menu di oggi. Si parte dai crostoni alla salsiccia, con salsiccia e stracchino. Ecco come fare: sui crostoni di pane si mette l’impasto e poi si mettono a cuocere in forno a circa 200 gradi, finché lo stracchino comincia a sciogliersi e la salsiccia si colora un po’. Una volta pronti si possono ricoprire anche con un po’ di salvia prima di mangiarli. Il segreto di questi crostoni è che vanno gustati subito, appena sfornati. ?L’ospite di oggi è Marco Berry: ha portato in regalo un mazzo di carte che usano subito per fare insieme un gioco di magia. Con Marco, Benedetta prepara le costolette alle nocciole. Queste ultime vanno innanzitutto tostate in forno e poi si procede con il pestarle. Si prepara poi l’impanatura in una ciotola, dove si mescolano al pan grattato le nocciole precedentemente pestate. Mentre prepara, Marco racconta che la passione per la cucina gli fu tramandata da sua nonna, Amalia. Attualmente Marco si sta occupando di un programma in cui parla di animali e si interessa della loro difesa. Una volta panate, le costolette si possono mettere a friggere. Il risultato è una delizia, tanto che Benedetta vuole subito assaggiare.
La tavola legata al freddo inverno può essere decorata con una bella pashmina. I colori sono quelli del freddo e della neve, dunque il blu ed il bianco. A scopo decorativo si possono usare delle mini-borse dell’acqua calda. Si disegna il loro profilo nella stoffa e poi con la lana si va a cucire il profilo. Si hanno così delle mini-borse dell’acqua calda rivestite di blu, bianco, e celeste. Per rivestire i bicchierini invece Benedetta usa i calzini di suo figlio Diego, anch’essi degli stessi colori.
Il budino viennese si fa con il cioccolato fuso ed i savoiardi. Si parte subito dal cioccolato fondente (150 g) che si fa sciogliere con un po’ di latte o anche con una goccia d’acqua. Intanto si separano i rossi delle uova dai bianchi. 150 g di burro si vanno a sciogliere con 150 grammi di zucchero in una ciotola. Intanto si è sciolto il cioccolato, che si va dunque a mescolare con burro e zucchero e con le uova. Poi si prendono100 grammi di biscotti leggeri e si sbriciolano con le mani dentro al budino. Si aggiunge un pizzico di sale ed ecco che il tutto è pronto per la cottura. Prima si fa bollire i acqua e poi lo stesso tegame si mette in forno a 180 gradi per un’ora. Cioccolato, zucchero ed acqua si fanno intanto cuocere insieme in una pentola al fine di utilizzarli per andare a glassare il budino.
Una ricetta della mamma di Benedetta è la fonduta, che si fa mettendo a lessare il riso. 200 grammi di fontina dolce si ricoprono di latte e si lasciano riposare per un’ora o al massimo due. Si separano i tuorli dai bianchi delle uova. Il segreto è di lavorare poi il tutto molto dolcemente e di non usare mai fuochi alti. Una volta sciolta la fontina sul fuoco, è il momento di aggiungere l’uovo. Il tutto va mescolato molto bene e si rimette dunque sul fuoco, sempre però continuando a mescolare. Si scola intanto il riso e lo si mette in una ciotola con un po’ di burro. Si mescola di nuovo e di solito quando si mette l’uovo, prima la fonduta diventa molto liquida, mentre dopo, quando l’uovo inizia a cuocersi, comincia ad essere più densa. Lo stampo per la cottura va imburrato per bene e sopra al burro si va a disporre un po’ di pan grattato. A questo punto si mettono 3 o 4 cucchiai di fonduta direttamente nel riso. Adesso che il riso è aromatizzato con la fonduta, lo si può mettere nello stampo e si va dunque a livellare per bene. Bisogna anche schiacciare un po’ il riso affinché questo rimanga bene all’interno della forma, senza superarne il bordo. Se si vuole esagerare, si può anche decidere di aggiungere qualche fiocchetto di burro. La cottura avviene a 200 gradi per circa 20 minuti.



E’ il momento dunque di andare a preparare il centrotavola con dei bulbi che vengono messi all’interno di finta neve sfusa. Si usa un po’ di muschio per tenere il bulbo fermo nel vasetto e ancora sopra si va ad aggiungere un pizzico di neve. Una volta pronti, i vasetti possono essere disposi sulla tavola tutti in fila, uno dopo l’altro, e per completare la decorazione si può usare del ghiaccio finto. Benedetta sforna dunque la fonduta, la cui preparazione termina con una colata di fontina.
I “conchiglioni del Barone” sono invece un tipo di pasta molto veloce, la cui preparazione avviene usando del condimento a crudo. Il nome deriva dal cognome “Baroni” del collega che ha suggerito questa ricetta a Benedetta. E’ necessario innanzitutto tanto burro e poi degli amaretti sbriciolati, il cui sapore va a contrastare con il parmigiano. Il burro va subito tagliato a pezzettini. Per gli amaretti, se ne contano quattro per commensale. Si mettono in un canovaccio e si battono in modo tale da tritarli ma senza polverizzarli del tutto. La pasta corta è molto meglio degli spaghetti in questo caso, ma anche le tagliatelle non starebbero affatto male. Il profumo già promette bene e questa pasta veloce può essere servita aggiungendo anche un po’ di pepe dopo averla messa nei piatti.

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