Forte del vecchio adagio un decreto tira laltro, il governo Monti ha dato il via alla fase 2 e mezzo dedicata alle liberalizzazioni. Gennaio è stato solo linizio, e nei prossimi mesi ne vedremo delle belle. Infatti Corrado Passera, ministro dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture e trasporti, ha rilasciato una serie di interviste ad hoc ai più autorevoli quotidiani tedeschi illustrando le misure che, mensilmente da febbraio a dicembre, il governo intende adottare per rilanciare il modello-Italia, sulla falsariga del modello-Germania. Vediamo un po di che cosa si tratta (Ne potremmo pure fare un calendario – ha detto il ministro Passera alla Die Welt – come quelli così à la page, con la Fornero che piange in copertina, così da commuovere i nostri partner europei e provare a raggranellare qualcosa sostenendo da subito la nostra economia).

Febbraio: decreto bisesta-Italia. Lintenzione è quella di liberalizzare gli anni bisestili, dando slancio a una cadenza non più quadriennale, bensì studiata secondo un nuovo meccanismo maggiormente articolato e accelerato. Lobiettivo di breve periodo è aumentare la produttività e allungare lanno scolastico, ma i benefici potrebbero avere ripercussioni anche sulla vendita dei quotidiani, sullallungamento della stagione calcistica, sul raddoppio del numero dei weekend, con la possibilità di abolire lora legale e di arrivare a istituire la stagione legale. Larticolo 1 prevede lobbligo di adottare mesi di 32 giorni in gennaio, marzo, maggio, luglio, agosto, ottobre e dicembre; mesi di 31 giorni in aprile, giugno, settembre e novembre, mentre febbraio avrà sistematicamente 29 giorni, però ogni quattro anni è concessa la facoltà agli enti locali di salire addirittura a 30. Lobiettivo di medio-lungo periodo è arrivare a unalternanza delle stagioni nello stesso mese (ve lo immaginate, entro una quindicina danni, il Natale con 38 gradi? Poi, dopo altri 15 anni, il ciclo invernale tornerebbe alla sua giusta collocazione dicembrina). Entusiaste delle misure le amministrazioni della Riviera romagnola. A Rimini è già in costruzione una funivia che collegherà il Bagno Ascanio con il Bagno Zoe. Lintero settore turistico verrà riconvertito: a Bormio già iscritti allIstituto professionale Mar Molada 1.500 aspiranti bagnini. In Val Gardena il sindaco ha annunciato lintenzione di acquistare 100 pedalò. Solo in Liguria il provvedimento non ha trovato buona accoglienza: a Pietra Ligure sono rimasti di sasso e a Genova Nervi sono tutti incazzati. La previsione del Governo è che lincidenza sulla crescita del Pil sarà pari al 12,2% allanno. Il ministro Passera ha esclamato soddisfatto alla Hannoversche Allgemeine Zeitung: Non vedo lora di fare il bagno a Bordighera nel torrido gennaio del 2029… Ma nellattesa, con questo decreto avremo finalmente un Vero anno di produttività alla tedesca, cioè un Hannover!.

Marzo: decreto canta-Italia. Liberalizzazione dei festival canori su tutto il territorio nazionale, con lobbligo di renderli a cadenza mensile. Garantito un cospicuo sostegno allindustria discografica perennemente in crisi. Il primo comma prevede lobbligo di guardare e imparare a memoria tutte le puntate della serie I Soprano. La città di Bari si chiamerà Baritono, mentre alle 5 del pomeriggio tutti gli italiani si fermeranno per il rito del Thè Nore. Particolari agevolazioni saranno garantite ai cori alpini, ma verranno incentivati anche i cori appenninici. Pattuglie della Polizia e gazzelle dei Carabinieri verranno sguinzagliate per scovare tutte le bande (musicali) ancora attive. Saranno istituiti con apposito decreto del ministero dellIstruzione concorsi canori dilettantistici allinterno di scuole, università, fabbriche e uffici. In tutte le ricevitorie del Totocalcio verrà avviato il concorso X factor, in tutti gli stabilimenti della Fiat sarà invece lanciato il programma Y factor e in tutti gli ospedali, le Asl e le cliniche private si indirà la gara canora H factor. Passera ha ammonito dalle colonne del Frankfurter Rundschau: Con questa misura terremo a Baden il Wurttemberg!.

Aprile: decreto “abbocca-Italia”. Viene liberalizzata l’attività di boccalone. Si può aprire una boccaloneria senza limiti alle licenze e senza vincoli di distanze minime da rispettare. Nelle boccalonerie sarà possibile spararle grosse senza temere di essere smentiti o querelati da qualcuno. Le migliori sparate saranno poi vendute nei Boc-buster in Dvd il cui prezzo varierà in base all’entità della fanfaronata. Qualche esempio? “Se allenassi il Novara, con me vincerebbe il campionato di calcio e batterebbe il Milan 7 a 0” (Dvd allegato alla “Cassetta dello sport”, il quotidiano degli atleti alla frutta, euro 19,99); “Se fossi il direttore di Max, in copertina pubblicizzerei il calendario della Merkel: tutte le copie andrebbero esaurite, perché i camionisti ne farebbero incetta!” (Dvd allegato a “Tir-chio”, la rivista del camionista che non vuole spendere troppo per  benzina, autostrada e riviste osè, euro 22,22);  “Se fossi il leader del blocco compatto delle sinistre (Sel, Rifondazione comunista, Verdi, Pd, Radicali, Italia dei Valori) vincerei le elezioni anche a Cortina con una valanga di voti!” (Dvd allegato a “Strano ma Vauro”, rivista satirica per lettori snob di sinistra, euro 30,50); “Fossi io il direttore generale della Rai, per risollevare l’audience metterei Luciano Onder alla Prova del cuoco e Antonella Clerici a Medicina 33” (Dvd allegato a “In Media set virtus”, euro 112, come il canone Rai 2012). Passera ha dichiarato in tono di sfida alla Süddeutsche Zeitung: “Con questo decreto credo proprio che spezzeremo le reni alla Renania!”.

Maggio: decreto “salute-Italia”. Liberalizzazione delle diete e tassa sui chilogrammi di peso. Meno chili, meno imposte da pagare. Gli italiani verranno divisi in quattro scaglioni: quelli nati sotto il segno della Bilancia, saranno esentati; quelli che pesano sotto i 40 chili, rientreranno nella No tax area; dai 40 ai 60 chili, pagheranno solo l’Uva al 21%; dai 60 agli 80 chili rientreranno nello scaglione “Non c’è Irap per gatti”; oltre gli 80 chili saranno costretti a fare la dichiarazione: “Io sono grasso, io sono un peso per il Paese, io devo dimagrire, io devo fare la dieta”. A tal proposito, la Guardia di Finanza ha messo in guardia, con una clamorosa operazione chiamata “Strozzapreti”, ogni chef e cuoco operante sul territorio italiano dal proporre menù troppo ricchi di calorie, vitamine e proteine, pena la chiusura immediata non solo di ristoranti, pizzerie e trattorie, ma persino di gelaterie, pasticcerie, negozi di dolciumi e persino guide Michelin. Un contributo fattivo concreto arriverà dalla competente mobilitazione dei dietologi italiani. L’obiettivo? Garantire a tutte le categorie di cittadini la propria dieta ad hoc. Così i calciatori avranno la dieta a zona, gli scacchisti la dieta del cavallo, gli sciatori la dieta a slalom tra i pasti, i chimici la dieta molecolare e i meccanici la dieta senza carboidrati, idrocarburi e carburatori.  Passera ha usato parole pesanti (le ultime consentite, prima dell’entrata in vigore del presente decreto) nella sua intervista concessa alla Bild Zeitung: “Grazie alla liberalizzazione delle diete invaderemo la Sassonia di olio Sasso!”.

Giugno: decreto “matura-Italia”. Tutti gli italiani, al compimento del 30° anno di età, dovranno ripetere l’esame di maturità una volta ogni cinque anni. Previsto un comma ad hoc per Di Pietro, che dovrà presentarsi tutti gli anni ma senza poter essere interrogato sui congiuntivi. Santoro ripartirà ogni volta da zero, anzi, dall’Annozero; Fabio Fazio porterà una materia a scelta (la meteorologia); Giuliano Ferrara dovrà consegnare il tema su un Foglio di quattro pagine e Barbara D’Urso, se continuerà a presentare “Pomeriggio: cinque”, senza mai raggiungere la sufficienza, dovrà ripetere anche l’esame di terza media. Passera, dopo averla trascritta 500 volte imparandola così a memoria per timore di essere interrogato, ha rilasciato la seguente dichiarazione a Der Tagesspiegel: “Innalzando il livello culturale generale dell’Italia, non saremo più costretti a fare i compiti a casa che ci chiede la Merkel”. (1- continua)