Distretto di Polizia 11: mentre su Facebook prosegue ll’operazione Salviamo Distretto di Polizia, Canale 5 continua con la messa in onda (nuove anticipazioni alla pagina seguente) della fiction poliziesca prodotta da Taodue. Un prodotto longevo, che ha sempre avuto grande successo, ma che nella sua undicesima stagione non ha convinto i telespettatori, nonostante non siano pochi coloro che auspicano che il Decimo Tuscolano sopravviva (non solo a Corallo). Forse il problema è legato allassenza di storici personaggi della serie; in rete cè ancora chi auspica il ritorno di Ricky Memphis nei panni dellispettore Mauro Belli (morto in circostanze assai misteriose) e non pochi rimpiangono Paolo Libero (Giorgio Pasotti), Giulia Corsi (Claudia Pandolfi) e Luca Benvenuto (Simone Corrente). In attesa di scoprire se ci sarà un Distretto di Polizia 12, ecco il riassunto dei due episodi andati in onda domenica 1 gennaio 2011.  Nel primo episodio, intitolato “Impunibile”, Il commissario Leonardo Brandi (Andrea Renzi), con gli uomini della forestale, ha iniziato la caccia all’uomo, per catturare Antonio Corallo. Il più valente del Decimo Tuscolano sembra essere Brenta, che  viene incaricato dal commissario di guidare la pattuglia. Intanto Corallo sente il fiato sul collo della polizia e decide di nascondere le sue tracce mimetizzandosi. Al Decimo Tuscolano gli agenti Gagliardi e Cherubini si occupano di un particolare caso di violenza domestica. Claudio Lazzari a causa di un raptus mentale percuote violentemente una donna e dichiara d’aver ucciso sua moglie Tania. La donna però è viva e sostiene che suo marito non aveva mai mostrato alcun segno di squilibrio mentale. Tania aggiunge anche di non aver visto di recente suo marito, ma i colleghi di lavoro di Claudio la smentiscono. Questi sostengono infatti che lui era uscito prima dal lavoro per farle una bella sorpresa in occasione del loro anniversario di matrimonio. Indagando a fondo sul caso, Anita e Otello scoprono che Tania ha un amante e che Lazzari, ricoverato intanto in una clinica psichiatrica, sta soltanto fingendo d’avere disturbi mentali, così da potersi vendicare della moglie e utilizzare questa scusa per evitare il carcere, una volta ucciso la donna. Fortunatamente Gagliardi e Cherubini scoprono in tempo il suo gioco, riuscendo a fermarlo prima di che compia l’omicidio, arrestandolo. Intanto l’agente Rostagno è seriamente preoccupata per una possibile fuga di gas in casa di suo padre, con il quale non riesce a mettersi in contatto. Chiede così a Pietro di accompagnarla a verificare se luomo sta bene e insieme scoprono che il padre di Barbara si è innamorato e che per tutto il tempo in cui sua figlia non era riuscita a sentirlo, era in viaggio con la sua nuova compagna, della quale la Rostagno era del tutto all’oscuro. Nel secondo episodio, intitolato “Fatto in casa”, gli agenti sono impegnati con un caso d’incendio doloso avvenuto in un pub della capitale. Arrivati sul posto interrogano il fratello del proprietario, Danilo, che confessa i suoi sospetti su quanto accaduto. Secondo luomo lincendio è stato opera di un clan camorristico della zone, quello dei Saruzzo, che già tempo prima aveva minacciato seriamente suo fratello Corrado, chiedendogli insistentemente di pagare il pizzo. Il criminale indicato dall’uomo però ha un alibi per la sera dell’incendio. Intanto la fidanzata di Danilo si è recata al commissariato, dove ha avvisato gli agenti del fatto che il suo fidanzato quella stessa sera si sarebbe dovuto incontrare con gli uomini di Saruzzo, per chiedere loro di accettare i suoi soldi e lasciare in pace il bar di suo fratello, nel quale è scoppiata una bomba. Continua alla pagina seguente.



All’incontro con i camorristi si presentano anche gli agenti Esposito e Gagliardi, catturano gli uomini del clan e vanno a casa di Danilo. Qui arrestano l’uomo che è in procinto di scappare. Danilo confessa loro di aver chiesto ai camorristi di piazzare una bomba nel locale di Corrado e che l’incontro con loro era stato organizzato per saldare il debito. Il tutto perché invidiava terribilmente suo fratello per il successo che aveva avuto nella vita. Intanto nel bosco la caccia a Corallo continua senza sosta, gli agenti tentano di accerchiarlo, costringendolo a consegnarsi. Brenta, Pietro e Barbara riescono a seguire le tracce lasciate dall’uomo e arrivano così fino al suo rifugio, che però trovano vuoto. In realtà però Corallo è ancora lì, mimetizzato, ma gli agenti non riescono a vederlo.



Il tempo trascorso insieme nel bosco fa sì che la Rostagno e Pietro diventino sempre più intimi: una sera decidono di dichiararsi il loro amore e passano la notte insieme. L’episodio termina nel bosco, dove Corallo è ancora in libertà. Questi incontra per caso un cacciatore, al quale si avvicina puntandogli una pistola. L’uomo è terrorizzato e, impietrito dinanzi all’arma, è costretto a fare tutto ciò che Corallo gli ordinerà.

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