Si rinnova l’appuntamento con Quinta colonna, il talk show politico di Rete 4, condotto in diretta da Paolo Del Debbio. Stasera la sesta puntata avrà come titolo: Vita, quanto mi costi. Politica, quanto ci costi. La trasmissione condotta da Paolo Del Debbio che ha raccolto il testimone di Salvo Sottile, passato a Quarto grado, affronterà due temi cari agli italiani: il carovita e gli eccessivi costi della politica, con sprechi e varie indennità e sprechi della politica italiana alla luce del recente scandalo dei fondi alla Regione Lazio. Non a caso saranno mandate in onda le immagini della festa in maschera del consigliere regionale De Romanis; a commentarle tra gli ospiti in studio il governatore della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, la senatrice del Pd, Roberta Pinotti e il presidente de La Destra, Teodoro Buontempo. Previsti, come sempre, i collegamenti in diretta con alcune piazze italiane per dare la possibilità ai cittadini presenti di esprimere la propria opinione, per tracciare un parallelo tra gli ultimi scandali che stanno coinvolgendo la politica e le difficoltà quotidiane delle famiglie e dei pensionati di arrivare alla fine dle mese con miseri stipendi e pensioni. Il talk di Rete 4 continua, infatti, un filone che nelle ultime due puntate gli ha assicurato un buon seguito di pubblico. Nella penultima puntata dal titolo Sacrifici per noi, ostriche e champagne per la Casta, Quinta colonna è stato seguito da 1.726.000 per uno share del 07,27% mentre la scorsa settimana quando si è discusso degli scandali della regione gli spettatori sono stati 1.755.000. Una puntata che ha visto protagonista Francesco Fiorito che ha dovuto rispondere alle accuse mossegli dagli ospiti in studio e dal sollevamento delle piazze in collegamento con lo studio, alla vista del suo ingresso. L’ex consigliere e capogruppo del Pdl in Regione Lazio si è giustificato dicendo: Lo scorso 18 luglio, con una lettera, ho denunciato al Partito e a tutti i suoi membri, le spese folli del Consiglio regionale. 



Il documento è stato firmato da ogni singolo consigliere per ricevuta ed è stato inviato anche al Presidente del Consiglio regionale. Scrissi che c’erano spese non più plausibili e fuori controllo. La risposta arrivò il 24 luglio, con la mia cacciata da Capogruppo. Non avrei mai – conclude Fiorito – mandato quella lettera se avessi avuto qualcosa da nascondere”.

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