Quinta Colonna, riassunto puntata 16 ottobre 2012 – La puntata di Quinta Colonna andata in onda ieri sera, lunedì 15 ottobre 2012 con la consueta conduzione di Paolo Del Debbio, ha sostanzialmente affrontato due temi molto sentiti che in questi giorni stanno tenendo banco nel panorama italiano. Il primo riguarda la crisi della Regione Lombardia con il governatore Roberto Formigoni pronto a sciogliere il Consiglio quanto prima per andare alle elezioni anticipate in anticipo rispetto ad aprile 2013 come indicato dalla Lega Nord. Il secondo riguarda una delle piaghe dellItalia, ossia la malasanità. A dibattere dei suddetti temi ci sono in studio il segretario per la Lombardia della Lega Nord Matteo Salvini, il presidente della Federconsumatori Rosario Trefiletti, lonorevole Nunzia De Girolamo della Popolo della Libertà, Mario Mantovani coordinatore per la Lombardia del Popolo delle Libertà , lonorevole Francesco Barbati dellItalia dei Valori e il noto avvocato Carlo Taormina. Naturalmente, come ogni settimana, il format prevede il collegamento in diretta con tre piazze italiane dalle quali viene dato ampio spazio ai cittadini. In questa puntata linviata Nausica Della Valle è in collegamento da Roma, Roberto Poletti da Milano e Valerio Minelli dal centro di Foggia. Come detto la prima parte del dibattito riguarda la crisi della Regione Lombardia:  il coordinatore del Pdl in Lombardia, Mantovani, sottolinea come visto latteggiamento palesato nelle ultime ore da parte della Lega Nord, in evidente contrasto con quanto dichiarato in quella conferenza stampa congiunta della scorsa settimana, ritiene giusto chiudere questa esperienza governativa quanto prima, proprio negli interessi dei cittadini che altrimenti si troverebbero di fronte in buona sostanza un non governo per i prossimi sei mesi. Mantovani rimarca, inoltre, come lintenzione di Formigoni sia quella per prima cosa di cambiare lattuale legge elettorale togliendo i cosiddetti listini con i quali in pratica i partiti senza il consenso del popolo inseriscono nel Consiglio esponenti a propri piacimento, per poi andare alle elezioni. Nella seconda parte della trasmissione si discute invece del grave problema della malasanità che ogni anno porta tantissimi disservizi ai danni dei cittadini che regolarmente pagano le tasse e che soprattutto costa la vita a tantissima gente. 



A tal proposito il servizio copertina del direttore di TgCom24, Mario Giordano, evidenzia come in Italia nell’ultimo anno siano stati tagliati circa 45 mila posti letto in ospedale e tantissime altre risorse portando a una serie incredibile problemi, come le 700 mila persone che hanno contratto infezioni nelle corsie degli ospedali, le 329 persone morte per malasanità negli ultimi due anni, i lunghissimi tempi di attesa al pronto per una media che va dalle 8 fino alle 12 ore con casi limite in cui pazienti in gravi condizioni sono stati costretti ad attese fino a 72 ore. Insomma, una situazione insostenibile soprattutto se si pensa che i cittadini pagano tasse come in nessun altro Paese e inoltre debbano prendere atto che in regioni come il Lazio alcuni politici si appropriano di denaro pubblico per farne un uso improprio. Vengono poi mandati in onda alcuni servizi che raccontano situazioni incredibili come quella della Regione Puglia, in cui nonostante i cittadini paghino le addizionali più alte di Italia per la sanità, si stanno chiudendo diversi ospedali. Questo ben presto porterà la gente a non avere a disposizione un solo pronto soccorso disponibile per circa 300 chilometri in linea d’area, ossia la distanza che va da Bari a Taranto. Altro caso di malasanità viene messo in luce da un servizio che riguarda la Regione Calabria, in particolare la piana di Gioia Tauro, dove in uno spazio di soli 30 km ci sono la bellezza di cinque ospedali, dei quali nessuno è operativo in maniera sufficiente e che per i quali è stato previsto uno smantellamento a favore di un nuovo ospedale ancora in fase di costruzione. Per la loro inefficienza ed inadeguatezza, questo spazio geografico dai cittadini viene definito con il poco lusinghiero nome di “Il triangolo della morte”. Nome più che giustificato visto che nell’ultimo anno solare sono stati riscontrati quasi 80 decessi imputabili alla malasanità.  PER IL VIDEO MEDIASET.

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