Ballarò, puntata 30 ottobre 2012 (video) – Nel consueto appuntamento settimanale con Ballarò, trasmissione di approfondimento politico ed economico condotta da Giovanni Floris su Rai Tre, sono stati ovviamente trattati i temi di attuale maggiore interesse, vale a dire lesito delle elezioni regionali in Sicilia, il loro significato politico e le conseguenze che esse potranno avere per tutto il Paese, anche in vista delle politiche di primavera. Unaltra parte del focus della serata è stata dedicata inoltre alla legge di stabilità e alle misure tanto discusse che in questi ultimi giorni hanno creato non poche frizioni tra il governo e i vari schieramenti politici che lo sostengono. Infine, si è cercato di analizzare la recente condanna stabilita dal Tribunale di Milano nei confronti di Silvio Berlusconi nellambito del processo per i diritti tv Mediaset, lattuale situazione del Popolo della Libertà e le primarie ormai imminenti nel Partito Democratico. Per parlare di quanto detto, ci sono in studio il sindaco di Roma ed esponente del Popolo della Libertà Gianni Alemanno, il sindaco di Firenze e candidato alle primarie del Partito Democratico Matteo Renzi, il Ministro delle Politiche Agricole Mario Catania, lesponente del Movimento Cinque Stelle Federica Salsi, il direttore de Il Giornale Alessandro Sallusti, il direttore dellEspresso Bruno Manfellotto, il direttore generale della Conad Francesco Pugliese, mentre in collegamento vi sono il presidente dellistituto di ricerca Ipsos Nando Pagnoncelli, Mariana Mazzucato economista e docente dellUniversità britannica della Sussex e il neo presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta. Dopo la consueta copertina di Maurizio Crozza,  il primo argomento trattato è quello delle votazioni in Sicilia che, come noto, sono state vinte da Rosario Crocetta. Dalla discussione emerge chiaramente come il grande sconfitto sia sostanzialmente il Popolo della Libertà che, in queste ultime elezioni siciliane, ha perso una grossa fetta di voti che hanno invece portato al successo per la prima volta dal secondo dopoguerra una coalizione di centrosinistra. Laltro dato di cui si deve tener conto è quello riguardante lenorme astensionismo che ha raggiunto quasi il 53% e che secondo calcoli rapportati a quanti avevano diritto a votare fa sì che le reali percentuali raggiunte dai vari partiti in queste elezioni siano drasticamente inferiori: emerge infatti che per il Movimento Cinque Stelle la percentuale reale è del 6,9%, quella del Pd è del 6.3%, quella del Pdl del 6,0%, quella dellUdc del 5% e così via. Emerge anche il problema che in base alla legge elettorale presente in Sicilia, la coalizione PdUdc ha conseguito 38 seggi, quella di Miccichè 15 seggi, quella di Musumeci 22 e quella di Cancelleri 15. In ragione del fatto che la maggioranza si ha con 46 seggi, questo costringe Crocetta a dover stringere delle alleanze. In realtà lo stesso Crocetta evidenzia che ciò non sarà fatto e bensì ha intenzioni di intraprendere un proprio percorso che se qualora non dovesse essere condiviso in maniera opportuna porterà nuovamente alle votazioni. Inoltre, Crocetta evidenzia come le prime misure cha saranno prese riguarderanno un taglio completo di tutte le costose consulenze di cui attualmente si giova la Sicilia, il tagli del 50% degli stipendi dei consiglieri regionali e di tutto il governo siciliano e una dura lotta alla mafia. Altro tema trattato è quello riguardante il Popolo della Libertà e di quanto fatto da Berlusconi che nella scorsa settimana è passato dallelogiare Monti fino ad arrivare a palesare una possibile sfiducia parlamentare. In mezzo cè stato il processo per i diritti tv Mediaset nel quale è stato condannato a 4 anni di carcere di cui 3 già scontati per indulto, 5 anni di inibizioni dagli uffici pubblici e 10 milioni di euro di multa. A questo punto si potrebbe prefigurare oltre alle primarie del Pdl del prossimo dicembre come ribadito anche da Alfano, anche un possibile rimpasto del partito stesso che potrebbe portare ad un nuovo simbolo ed anche ad un nuovo nome. A proposito di primarie, Alemanno evidenzia come non si candiderà e darà tutto il proprio appoggio ad Alfano a patto che faccia le opportune scelte. Per quanto concerne invece le primarie del centrosinistra, Renzi sottolinea come in caso di sconfitta darà una mano al vincitore senza chiedere premi di consolazione. Ultimissimo argomento trattato riguarda l’Imu per il quale il governo ha confermato come la data entro la quale effettuare il saldo finale sarà il 17 dicembre: anche perché, come rimarca il Ministro Catania, ci sono i tempi tecnici affinchè i comuni siano in grado di consentire questa operazione.



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