Ris Roma 3, consolidando il successo, approda alla quarta puntata, che sarà in onda stasra su Canale 5 alle 21.10. Gli appassionati telespettatori della fiction di Taodue nella scorsa puntata hanno tenuto il fiato sospeso per le sorti di Bart Dossena, il tenente che è stato in bilico tra la vita e la morte, dopo lo sparo del Lupo. E chi meglio del suo interprete, l’attore Marco Rossetti, poteva regalarci anticipazioni sul futuro del suo personaggio? Marco, in questa intervista a ilsussidiario.net, ci racconta con grande entusiasmo la sua esperienza sul set di Ris Roma, in cui è stato confermato, con successo, per tre stagioni. Leggendo conoscerete meglio Bart e scoprirete che prossimamente, dopo Ris Roma 3, rivedremo Rossetti in una fiction “crime” al fianco di un volto noto di Squadra Antimafia. Una sorta di  “cross over” tra i cast delle due fiction per una nuova attesissima serie…



Ris Roma 3 continua con ottimi risultati. Quali sono i punti di forza di questa fiction, secondo te?

La fiction ha mantenuto, in queste tre stagioni, lo stesso gruppo di attori, con qualche nuovo inserimento: credo che l’affiatamento del cast, la sintonia con il regista e tutto il reparto produttivo emerga anche nella messa in onda e questo viene apprezzato dal pubblico. La prima serie è stata una sorta di “rodaggio”, la seconda una conferma e la terza serie credo che sia la migliore di Ris Roma-Delitti imperfetti. La trama e gli intrecci sono decisamente avvincenti e certamente il ritorno della Banda del Lupo ha coinvolto i telespettatori che già dalla scorsa stagione seguivano con passione la fiction. Credo sia stata un’ottima mossa la conferma di questi “cattivi”.



Ris Roma è la fiction che ti ha fatto conoscere al grande pubblico televisivo, come valuti questa esperienza professionale?

Ris Roma è stata la mia migliore “palestra” dal punto di vista professionale. Non esiste scuola o accademia che ti possa formare, come attore, come il set. Questa fiction mi ha fatto crescere moltissimo a livello professionale. Si corre il rischio, tuttavia, che un prodotto del genere possa risultare un’arma a doppio taglio: alcuni registi preferiscono lavorare con attori sconosciuti al grande pubblico, per cui il rischio è quello poi di perdere altre opportunità, ma per quanto mi riguarda sono davvero contento di essere stato nel cast di Ris Roma: ho trascorso sei mesi sul set in cui ho imparato moltissimo. Ho inoltre avuto la fortuna di lavorare per un prodotto televisivo davvero di livello, con un produttore importante e questo per me conta moltissimo.

Dopo Ris Roma 3 ti rivedremo sul grande schermo o in tv?

In questo periodo sono impegnato con le riprese di una nuova fiction, Le mani dentro la città, che affronta il tema della Ndrangheta in Lombardia, prodotta da Pietro Valsecchi e Taodue, con Simona Cavallari. E’ un prodotto per la televisione, ma girato come se fosse per il cinema, si rivelerà una serie tv davvero eccellente. Se poi dovessero arrivare proposte per il grande schermo e per il teatro ne sarei felice. Purtroppo ho dovuto recentemente rifiutare la partecipazione a uno spettacolo per le riprese che stavo facendo. In questo senso dicevo che i lunghi impegni sono un’arma a doppio taglio, perchè ti obbligano a rinunciare ad altri lavori.

Come altri protagonisti Ris Roma 3, sei coinvolto in scene d’azione e altre di “intelligence” in cui devi dimostrare grande competenza scientifica. Come hai affrontato il set? 

Non mi sono preparato per fare il tenente dei Ris! Diciamo che ho studiato i copioni ricchi di complicati termini scientifici e ho cercato di “azzeccarli” durante le riprese. E’ stato divertente e ho scoperto molte cose che non conoscevo e che forse non avrei mai imparato se non avessi fatto parte del cast di Ris Roma. Nelle scene d’azione spesso siamo stati affiancati da Carabinieri in carne e ossa: sono stati molto disponibili e hanno avuto pazienza con noi attori, totalmente inesperti in fatto di armi, irruzioni, operazioni tattiche… Gli stessi Carabinieri hanno girato insieme a noi le scene più movimentate e pericolose, è stata un’esperienza avvincente.

Affrontiamo il personaggio che interpreti, Bart Dossena: quali lati del carattere ha un comune con Marco Rossetti?

Nella serietà sul lavoro, nell’approccio determinato alle diverse situazioni che accadono Bart e io siamo molto simili. Dossena nella prima stagione della fiction era molto più “bacchettone”, in seguito è cambiato e in Ris Roma 3 è più aperto e anche in questo suo essere meno categorico nelle idee è simile a me. Bart, però, spara, io no! Ma devo dire che in molti aspetti non siamo poi così lontani…

Sono accaduti fatti gravi nella vita di Bart: è sopravvissuto a un tentativo di omicidio del Lupo, ma ha perso Eleonora, che lo incolpa della morte di Giordana… cosa succederà ancora?

Bart dopo che si riprenderà dall’attentato da parte del Lupo vivrà un drastico cambiamento e comincerà a dare importanza al valore della vita, non solo alla scienza e al suo lavoro come Ris. Dossena si rimette in discussione e arriverà al punto di voler abbandonare l’Arma dei Carabinieri e il Ris. A un certo punto Bart dirà: “Io non voglio più occuparmi di morti, ma dare una speranza ai vivi”. Dossena regalerà quindi colpi di scena inattesi, ma non voglio rovinare la sorpresa ai telespettatori, lasciamo loro un po’ di suspance….

Cosa accadrà tra Bart ed Eleonora Ravelli?  

Non credo che ricomincerà la storia d’amore tra Bart ed Eleonora, tra loro ci sarà un breve ultimo chiarimento, ma non posso lasciare molte illusioni…

Cosa ti lascia in “eredità” l’esperienza sul set di Ris Roma 3 dal punto di vista professionale e anche umano?

Sono contento di aver lavorato con uno splendido gruppo di colleghi che ora sono anche amici che frequento. Ogni giorno in cui avevo le riprese sono andato a lavorare felice di farlo e sapendo che sarei stato benissimo: questo è davvero un privilegio, soprattutto a livello umano. A livello professionale è stata la più importante esperienza finora della mia carriera di attore: dalla prima stagione alla terza credo di essere cresciuto come interprete.

Secondo te ci sarà Ris Roma 4? Ti piacerebbe esserci?

 Per ora non si sa nulla di un’ipotetica quarta stagione di Ris Roma. In questo periodo non facile, sul futuro delle fiction i produttori hanno un atteggiamento “pessimista”… qualche voce sul set girava, ma davvero non si sa nulla. Occorre attendere. A me piacerebbe far parte di Ris Roma 4, se il progetto dovesse prendere vita, ma non so quale futuro avrà Bart Dossena…

 

(Camilla Schiantarelli)