I Cesaroni 5 torna stasera su Canale 5 alle ore 21.10. Al centro della puntata le “avventure” di Diego Bucci: questo ragazzo dal difficile passato, grazie al gesto d’amore dei Masetti, che lo accolgono in famiglia, scopre che è possibile vivere senza espedienti; ma se il passato ritorna… Cosa accadrà a questo contemporaneo “Tom Sawyer”? Ilsussidiario.net l’ha chiesto a Beniamino Marcone, l’attore che nella fiction dà il volto a Diego. Con grande vivacità Beniamino, che abbiamo raggiunto telefonicamente tra un doppiaggio e l’altro, ci ha parlato del suo personaggio, molto più “reale” di quel che sembri, svelandoci in parte come procederà la sua storia, tra amore e amicizia. Con Beniamino abbiamo discusso de I Cesaroni 5 in termini di qualità e ascolti e, con estrema lucidità, l’attore ci ha spiegato che il successo di questa fiction non è solo un fatto di numeri. I Cesaroni, scoprirete leggendo, hanno varcato i confini della tv…
Nella fiction interpreti Diego Bucci, un ragazzo difficile…
Diego è un personaggio molto “reale”: la carta vincente di questo personaggio, nuovo ne I Cesaroni 5, è questa sua umanità, non perfetta, ma al contrario ricca di difetti e quindi molto realistica. Non rappresenta il classico ragazzo che sbaglia, c’è molto di più… Diego ha molte qualità positive, che però spesso si concretizzano in azioni sbagliate, negative.
Ci spieghi meglio? Magari con un esempio: nella puntata di stasera Diego ritrova Granchio, amico che lo riporterà di nuovo sulla cattiva strada…
Diego, a causa del suo passato difficile, è portato ad agire in modo molto impulsivo e solo a posteriori comprende gli errori commessi. Spesso sbaglia per aiutare gli altri: è molto difficile che questo ragazzo commetta guai per se stesso o per trarne un vantaggio personale. Agisce, talvolta male, per aiutare la sua ragazza o per gli amici o per Ezio e Stefania. Diego è portato a comportarsi in questo modo a causa della sua storia complicata.
Parliamo del passato di Diego.
Non ha mai avuto reali punti di riferimento o persone di cui potersi fidare e con cui confrontarsi. Non ha mai avuto una vera famiglia alle spalle ed è cresciuto più sulla strada che non a scuola, che ha frequentato pochissimo. Questo passato ha costretto Diego a trovare un suo modo per affermarsi e farsi valere.
Diego è certamente un personaggio interessante de I Cesaroni 5: ne hai qualche riscontro?
Sono piuttosto timido e quando sento che per strada le persone parlano di ciò che faccio in televisione mi imbarazzo. Però ho scoperto, attraverso internet, le pagine Facebook e il sito de I Cesaroni, che è apprezzato il fatto che ho portato nella fiction un personaggio diverso dal solito, decisamente reale.
Diego, stando con le famiglie Cesaroni e Masetti, conosce l’amicizia vera. Come sarà il rapporto tra Bucci e Rudi? Tra loro è nata una splendida amicizia, ma anche in questo caso la situazione è decisamente vivace…
Credo che l’amicizia sia uno dei valori e delle tematiche più importanti che ne I Cesaroni 5 emergono attraverso il personaggio di Diego. Questo ragazzo non aveva mai avuto amici così stretti come si è rivelato Rudi. In fondo a loro accade ciò che a tutti noi capita nella vita vera: si incontrano molte persone, ma i veri amici, coloro con i quali si cresce e si condivide gran parte della vita, sono davvero pochi. L’amicizia tra Diego e Rudi è forte: ci sono momenti di lite, di rivalità (magari per una ragazza…), ma momenti di totale comprensione e sostegno, come se fossero fratelli. In Diego e Rudi vedo molto di me con i miei amici, alcuni dei quali considero davvero fratelli acquisiti.
Diego a casa Masetti, con Stefania ed Ezio trova una famiglia…
Sì, anche l’ideale di famiglia, attraverso la storia di Diego viene proposto con una modernità e una verità sorprendente. Nella vita reale, in famiglia si è più liberi, ci si sposta, ci si muove; raramente ormai si vive tutti nella stessa casa o nello stesso paese: magari i genitori vivono in un luogo e i figli studiano o lavorano in un altro. A casa Masetti è successo questo e ora è arrivato Diego da Stefania ed Ezio…
Come procederà questo amore complicato che è nato tra Diego e Miriam?
Anche la storia d’amore tra Diego e Miriam è molto vera: si innamorano, ma litigano, si perderanno e si riconquisteranno… Insomma, ci sono alti e bassi come accade nella realtà a tutte le giovani coppie. Come accade a tanti fidanzati nella vita vera, Diego e Miriam litigano e affrontano le questioni piuttosto che tacere e portare rancore… è un rapporto vivace, con momenti di scontro dopo i quali si ritroveranno…
Sei entrato nel cast de I Cesaroni alla quinta stagione: come ti sei trovato con questo gruppo di attori, “famiglia” affiatata anche sul set?
Per come sono caratterialmente, entro sempre piano piano nelle nuove avventure. E così ho fatto al mio ingresso nel cast della fiction: ho cercato di inserirmi gradatamente e dopo aver cercato di capire le dinamiche umane del set. La soggezione di entrare in un gruppo che lavora insieme da anni non mi ha creato un limite, ma certamente ho rispettato i loro rapporti e mi sono inserito con discrezione, dando il massimo a livello professionale e umano per essere accolto nel migliore dei modi. All’inizio ero abbastanza spaventato, lo confesso, perchè i miei colleghi si conoscono benissimo da anni e non sapevo come avrebbero reagito al mio ingresso… poi, siccome io sono una persona che ama “fare gruppo”, mi sono subito inserito, cercando di capire, nelle differenti situazioni, che tipo di persona avevo di fronte. In fondo siamo tutti diversi, anche noi attori come uomini, non solo per i personaggi che interpretiamo. Occorre essere sensibili e reattivi.
Il grande pubblico televisivo ti ha conosciuto per il ruolo di Fazio ne Il giovane Montalbano. Una fiction “rivelazione”, di grande successo, come hai vissuto questa esperienza?
E’ stato inevitabile il confronto con la serie interpretata da Luca Zingaretti, anche se noi attori abbiamo cercato di non pensarci, proprio per avere la libertà e la possibilità di proporre personaggi “nuovi”, inediti. Anche la produzione, però, ha tenuto conto che Il commissario Montalbano era un precedente di successo, molto gradito al pubblico televisivo. La nostra arma vincente, che ha contribuito al successo della fiction, è stato il tener conto di questo “precedente”, ma allo stesso tempo cercare di differenziarci il più possibile, osando e creando un prodotto nuovo, fresco e di qualità.
Gli ascolti de I Cesaroni 5 sono indubbiamente ottimi, ma senza i clamorosi exploit delle precedenti stagioni. Secondo te, per quali ragioni?
Credo che sia riduttivo valutare I Cesaroni 5 esclusivamente in termini di numeri. La fruizione di un prodotto televisivo, questo non vale solo per i reality, ma anche per la fiction, supera i confini del piccolo schermo e di conseguenza dei termini numerici. Le fiction arrivano al pubblico anche attraverso il web e i social network. Nel caso de I Cesaroni esiste un mondo parallelo, molto vivace e in costante “movimento” sul web: la pagina Facebook, Twitter, il sito ufficiale, le fanpage degli attori. Sono recentemente stato in una scuola e tutti i bimbi conoscevano il mio personaggio nella fiction, le sue vicende e tanto ne sono informati attraverso il web. Non avevo idea, prima di ora, che il riscontro di una fiction o di un attore sui social network fosse così grande. Forse l’Auditel non basta più…
(Camilla Schiantarelli)