Servizio Pubblico è andato in onda ieri sera, giovedì 123 dicembre 2012, con la puntata dal titolo Limbroglio. Fin dai primi minuti la serata si è immediatamente accesa: come vedrete nel video alla pagina seguente, nella sua Anteprima, che tradizionalmente apre ogni appuntamento del talk, Michele Santoro ha bacchettato il leader del Movimento 5 stelle, Beppe Grillo. Santoro ha criticato latteggiamento che sta avendo il leader del Movimento Cinque Stelle, che in dopo aver espulso gli ormai ex attivisti Federica Salsi e Giovanni Favia, ha anche chiarito che chiunque creda che non ci sia democrazia allinterno del movimento o a cui non vadano bene le decisioni prese, può lasciare lo schieramento. Santoro fa notare a Grillo che pur essendo in crisi di identità, forse è esagerato paragonarsi alla figura di Gesù. Ospiti della puntata lex Ministro dellEconomia Giulio Tremonti, il leader dellItalia dei Valori Antonio Di Pietro e il presidente di Assonime Luigi Abete. In studio con Santoro i giornalisti Marco Travaglio e Luisella Costamagna e il vignettista Vauro, a cui come di consueto è spettata la chiusura con i tratti della sua satirica matita Limbroglio, titolo della puntata di Servizio Pubblico, ha preso spunto dalle dichiarazioni rese in settimina dallex Primo Ministro Silvio Berlusconi che aveva definitivo appunto un imbroglio lo spread, utilizzato per far cadere il suo Governo. Santoro nella sua anteprima ha poi parlato della querela che Casaleggio, considerato da alcuni dissidenti il padre padrone del Movimento Cinque Stelle, ha sporto nei confronti del direttore di La7 reo di aver inserito in qualche trasmissione personaggi critici nei confronti delle linee del Movimento. Tema principale della serata in diretta su La 7 è levoluzione allinterno del Popolo della Libertà che dopo aver tolto il sostegno al Governo presieduto da Mario Monti e annunciato la ricandidatura di Silvio Berlusconi alla prossime elezioni politiche, ha cambiato nuovamente la carte in tavolo evidenziando come un eventuale schieramento con in testa Monti farebbe fare un passo indietro a Berlusconi: lo scopo sarebbe la costruzione di un unico grande polo di moderati che ingloberebbe anche la Lega Nord. Una situazione tutta in divenire e da decifrare. Continua alla pagina seguente con il video.