Pomeriggio Cinque. Novità sul naufragio al Giglio – Dalle ultime novità sulla tragedia della Costa Concordia alla violenza che colpisce sempre di più le nostre città: questi gli argomenti principali della prima parte di Pomeriggio cinque di oggi, dedicata ai fatti di cronaca.
Tra le novità che riguardano il naufragio al Giglio, la più importante riguarda le affermazioni fatte al telefono da Schettino, in cui egli sostiene che quella manovra gli era stata ordinata dall’alto: sembra che non saranno utilizzate nell’ambito del processo.
Si parla anche del caso del vigile urbano che ha ucciso un ragazzo cileno ed è ora accusato di omicidio volontario. La vicenda si è verificata proprio ora che è arrivata anche la notizia della condanna a 9 anni di carcere decisa per Spaccarotella, l’agente che uccise Gabriele Sandri.
Sallusti, direttore de “Il Giornale” dice che non bisogna commettere l’errore di associare le forze dell’ordine a degli assassini, perché altrimenti si rischia di creare un clima di diffidenza nei loro confronti che non sarebbe affatto giusto. Se qualcuno ha sbagliato è ovvio che deve pagare, ma bisogna guardarsi bene, secondo Sallusti, dal generalizzare. Barbara D’Urso ha pronte delle immagini che ci mostrano come alcuni gioiellieri tengano ormai delle armi sotto il loro bancone. Questo non vale solo per Roma ma per molte città d’Italia. E ci sono donne che addirittura si sono iscritte al poligono di tiro ed hanno chiesto il porto d’armi. Le telecamere di Pomeriggio Cinque sono andate infatti ad intervistare una ragazza, Irene, che è campionessa di tiro sportivo. Irene ha un negozio di abbigliamento in cui girano molti contanti e spesso si è trovata in situazioni poco piacevoli. E’ così che la donna ha deciso di imparare a sparare per sentirsi sicura e da qui è nata anche la sua passione sportiva. Adesso Irene si sente un po’ più sicura e dice che alla fine preferisce un cattivo processo piuttosto che un bel funerale. Quindi, nel caso in cui dovesse venire a trovarsi in una situazione estrema, la donna non esiterà a difendersi con i mezzi a sua disposizione.
Anche tra gli ospiti in studio nessuno se la sente di darle torto. Si sa che andare in giro con delle armi o con un coltello è illegale, allora le donne si proteggono tenendo nella borsetta uno spray al peperoncino. Alessandro Morelli della Lega Nord sottolinea come si tratti di un periodo difficile per la sicurezza urbana. Il problema sono però anche le leggi che non vanno. Non va bene che un delinquente acciuffato esca dal carcere in pochissimo tempo e dunque bisogna anche provare a mettersi nei panni delle forze dell’ordine. Maria Carmela Rozza del PD si scalda contro il vicesindaco di Roma che ha dichiarato di essere personalmente contraria allo svuota-carceri. La Rozza le chiede invece di assumersi le proprie responsabilità in quanto membro di un partito che tale provvedimento lo ha votato ed appoggiato. Parla anche Marina Fioravanti, madre di Edoardo, il ragazzo che è stato ucciso sei mesi fa nei pressi di Roma, fuori da una pizzeria in cui andava a lavorare da appena due giorni per sostituire un amico che era andato in ferie. Edoardo è stato ucciso con un colpo di pistola che lo ha raggiunto mentre era seduto davanti alla pizzeria. Ma chi ha sparato e perché? Edoardo era un ragazzo a posto, con una vita tranquilla, dunque la mamma pensa che potrebbe essere stato uno sbaglio di persona, oppure un avvertimento rivolto alla pizzeria. 



La signora Fioravanti vuole fare comunque un appello questa sera e chiede alle autorità di non pensare sempre solo al recupero dei delinquenti, ma di pensare anche alle famiglie. La signora se la prende in particolar modo con i parlamentari e dice che forse se queste cose colpissero i loro figli allora in Italia le leggi finalmente inizierebbero a cambiare. Barbara però sottolinea che infatti nelle sue trasmissioni si parla sempre della pena certa per i delinquenti, perché quello che tutti vogliamo, dice la conduttrice, è di vederli in galera. Ma alla notizia del decreto svuota-carceri la gente come ha reagito? Nessuno sembra essere d’accordo. Le persone intervistate hanno paura che questi criminali tornino a commettere dei reati. E poi ci sono gli extra-comunitari che non hanno fissa dimora e quindi non possono essere mandati agli arresti domiciliari. Dove lo manderemo allora? Enzo Letizia dell’Associazione Nazionale dei Funzionari di Polizia racconta di come ormai si lavori in sotto-organico in seguito alla politica degli ultimi dieci anni. La politica dovrebbe assumersi tutte le sue responsabilità e l’Associazione si è dichiarata contraria fin dall’inizio al decreto che è in fondo una sorta di Alfano-bis, con la sola differenza che da 12 passa a 18 mesi. Ma questo provvedimento non risolverà affatto il sovraffollamento delle carceri e subito verrà a ripresentarsi il problema perché coloro che usciranno saranno pochi rispetto a coloro che andranno a prendere i posti rimasti liberi.
Per tornare al tema dell’autodifesa, Barbara mostra uno strumento molto particolare che è un spray capace di arrivare fino a cinque metri di distanza e il contatto causa temporaneo impedimento visivo, tosse, soffocamento, bruciore sulla pelle, nausea e i sintomi cessano in circa 45 minuti. E’ un’arma di autodifesa che non ammazza, però è grave che venga venduto all’interno di un autogrill. IL problema è se a comprarlo ci vanno dei ragazzotti che lo usano per divertirsi tra di loro e in questo caso possono venirsi a creare dei problemi non da poco.
In chiusura Barbara vuole salutare Carlo Sartori, i cui funerali si sono tenuti oggi pomeriggio nella Basilica di Santa Maria del Popolo a Roma.

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