Iris celebra Welles e Lumet con Infernale Quilan e Quel pomeriggio di un giorno da cani, anticipazioni. 22 febbraio 2012 – Iris propone questa sera, mercoledì 22 febbraio 2012, in prima e seconda serata, un omaggio al cinema d’autore per l’eterna lotta tra criminali e sbirri con due classici di Sidney Lumet e Orson Welles. Ecco quindi che il mercoledì di Iris, la rete tematica Mediaset, propone in prima e seconda serata due classici del poliziesco e del noir: Quel pomeriggio di un giorno da cani, di Sidney Lumet, e L’infernale Quinlan, scritto, diretto e interpretato da Orson Welles. Ad aprire la serata il film-rapina (matrice di tante altre opere) realizzato nel 1975 dal figlio d’arte Lumet. Basato sulla solida sceneggiatura da Oscar di Frank Pierson, Dog Day Afternoon (titolo originale e, letteralmente, pomeriggio di canicola) è la precisa ricostruzione di una tragica vicenda di cronaca nera avvenuta a Brooklyn nel 1972. Al centro di questo dramma ricco di riflessioni e humour, l’istrionico Al Pacino e l’esemplare spalla John Cazale, rispettivamente nei panni di Sonny e Sal, due rapinatori per caso che pagheranno cara la loro inesperienza. “Attica, Attica, Attica” grida Sonny, aizzando la folla che circonda la banca contro i poliziotti armati accorsi per sventare il colpo e scena chiave per comprendere la feroce accusa del regista nei confronti di istituzioni, tutori dell’ordine, mass media e sua personale analisi dell’emarginazione sociale di quell’epoca. A seguire è la volta del celebre, vertiginoso e lunghissimo piano sequenza iniziale di oltre quattro minuti de L’infernale Quinlan. Lo spettatore viene trascinato in un torbido mondo di poliziotti corrotti, sangue, sesso e vendetta, di cui sono protagonisti lo sbirro Hank Quinlan, interpretato dallo stesso regista e il funzionario messicano della Commissione panamericana antidroga, Miguel “Mike” Vargas (Charlton Heston). Ispirato al romanzo Contro tutti (Badge of Evil) di Whit Masterson, L’infernale Quinlan è il sesto e ultimo film hollywoodiano di Welles, regista entrato nella storia del cinema grazie ai suoi barocchiani capolavori cinematografici, tra i quali Quarto Potere, del 1941.



Sugli schermi di Iris, la versione del film è quella originale uscita nelle sale nel 1958, che non fu il vero progetto registico di Orson Welles. La Universal, infatti, ritenendo incomprensibile l’intreccio, rimontò la pellicola, aggiungendo nuove scene girate da Harry Keller, ed eliminò quasi 15 minuti di girato, che intitolò Touch of Evil, nome che andò a genio al regista solo molto tempo dopo.

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