“Celentano c’è”… stato a Servizio Pubblico. Il titolo della puntata in onda ieri sera, 243 febbraio 2012, è stato appunto dedicato al Molleggiato, il quale ha rilasciato un’intervista ai microfoni del programma condotto da Michele Santoro. Dopo Sanremo 2012 , le polemiche, i monologhi, la chiesa e la Rai ecco che si parla ancora di Adriano Celentano. Il dubbio se Celentano ci fosse o meno è rimasto resta fino a quando il Molleggiato ha fatto il suo intervento durante il programma di Santoro, tra la paura di chi teme multe milionarie e la curiosità della gente che si chiede: cosa avrà ancora da dire? Evidentemente qualcosa da dire la ha ancora visto che decide di comparire in tv. La puntata 14 di Servizio Pubblico la ricorderemo sicuramente e dopo aver letto i dati auditel vedremo se il “tocco” Celentano c’è stato anche in questo caso. Si parte con i giornalisti di Servizio Pubblico che chiedono ai telespettatori e agli abitanti di Sanremo quello che pensano di Celentano ma più in generale anche della Rai. Si torna in studio con gli ospiti che esprimono la loro opinione su quello che è stato. Belpietro sintetizza bene quella che è il parere di molti italiani: “Celentano ha fatto Celentano. La Rai ha fatto gli ascolti. Poi hanno fatto la sceneggiata…alla fine non succederà assolutamente nulla.” Norma Rangeri, de Il Manifesto riassume così il suo pensiero: “Il motivo di questa sceneggiata è molto evidente: Celentano ha attaccato la chiesa, il Vaticano e la gerarchia cattolica. L’accusa di una persona che crede e che dice che la chiesa non è più degli ultimi ma è divenuta un organo di potere.” Intanto cresce l’attesa per Celentano ma anche in questi casi, questione di ascolti, si farà tardi. E in effetti sono le 22.35 quando Michele Santoro dice: ” è il momento di sapere quello che pensa Celentano, ma solo dopo la pubblicità.” Prima di lanciare il video con l’intervista realizzata da Sandro Ruotolo (leggi il commento del Maestro Yoda), il ringraziamento di Santoro che elogia il grande artista. Si parla di deformazione del format, questa la convinzione del conduttore. “Non dobbiamo perdere la memoria – inizia il Molleggiato –  e non dobbiamo allontanarci dal luogo della festa, dobbiamo essere guidati dal vento del creatore. La festa non è una favola, è vera. Io ho cercato di dire questo.” Inizia così l’intervista. “Io ho messo in evidenza quello che secondo me è inutile per la chiesa, i due giornali che ho citato devono cambiare linea editoriale. Non cambierei una virgola di quello che ho detto. Credo che la Rai dovrebbe fare un monumento a Mazzi e a Morandi, un successo clamoroso per la Rai in due anni di seguito. ” Ruotolo chiede le motivazioni della critichedelle critiche. “E’ colpa dei partiti che se la litigano”, questa l’opinione di Celentano. “E’ difficile pensare che il direttore generale non sia sottoposto a pressioni…sia di destra che di sinistra. Anche alcuni giornalisti di La Repubblica ne hanno dette di tutti i colori nei miei confronti…”. Spiega che molti hanno fatto finta di non capire il messaggio, lo hanno fatto di proposito. Una signora ha detto: “pago il canone e Celentano deve fare quello per cui è stato chiamato. Ma io sono stato chiamato per un insieme di cose…” Si riferisce a una opinionista che ha parlato durante La Vita in diretta. Argomento beneficenza…”Che colpa ne ho io se sono uno dei più pagati d’Europa? Io ho chiesto anche di meno ma non si poteva. I soldi che mi dovranno dare sono miei non dei contribuenti. Ogni cosa ha un prezzo…”  Si parla anche del Parroco di Galbiate, Celentano non crede che siano state le sue parole quelle riportate. “Credo ci sia stata una manipolazione da parte di Tv, Sorrisi e Canzoni.” La gente in Italia sta iniziando a capire che le cose stanno cambiando, questa è la convinzione di Celentano. Alle prossime elezioni si vedranno i risultati. “Bisogna essere onesti, è questo il tempo di esserlo.” Ci sono dei segni positivi che forse permetteranno di togliere di dosso agli italiani una patina scura, ad esempio Grillo con il suo movimento. Ruotolo gli chiede se con Sanremo ha chiuso: “Credo proprio di si”.  Termina così l’intervista di Celentano, che sottolinea come le gioie della vita siano ben altre, ad esempio quella di giocare a bocce tra amici… Continua alla pagina seguente con il video dell’intervista



 

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