Una fiction per ricordare un grande comico, un grande artista. A venti anni di distanza dalla morte di Walter Chiari, Rai Uno lo ricorda con una miniserie, “Walter Chiari, fino all’ultima risata”, che andrà in onda domenica 26 e lunedì 27 febbraio 2012, in prima serata. La fiction racconta la vita di questo grande artista, in tutte le fasi della sua vita, quelle del successo e della notorietà e quelle tristi della solitudine, del carcere, dell’ultima parte dell’esistenza. Walter Annichiarico (il vero cognome di Walter Chiari)  fu un uomo che aveva saputo conquistare con la sua sottile ironia, con la sua grande comicità i palcoscenici di tutto il mondo. Poi all’apice della carriera aveva perso tutto, ma aveva continuato a lottare per riconquistare il suo pubblico, la sua notorietà.
Per una senso di dignità che faceva parte del suo carattere, che andava al di là della sua celebrità. Saranno proprio gli ultimi anni della sua vita, quelli più difficili, fino alla sua scomparsa avvenuta il 20 dicembre 1991. Questa fiction vuole fare un ritratto del Walter Chiari, uomo, non solo artista, che ebbe relazioni con donne bellissime e famose. Ci presenta la fiction l’attrrice Bianca Guaccero, che interpreta il ruolo di Valeria Fabrizi, grande amica di Walter Chiari.
Nel cast Alessio Boni nella parte di Walter Chiari, Dajana Roncione nelle vesti di Alida Chelli, Anna Drijver nella parte di Ava Gardner, Karin Proia in quelle di Sophie Blondel, Caterina Misasi nelle vesti di Lucia Bosè, Gerry Mastrodomenico nel ruolo di Bruno Guidazzi. Con la regia di Enzo Monteleone, per una produzione Rai Fiction Casanova Multimedia prodotta da Luca Barbareschi. Bianca Guaccero è stata contattata in esclusiva da IlSussidiario.net per  raccontare la sua esperienza sul set della fiction.



Ci puoi raccontare qualcosa in anteprima su questa fiction che ricostruisce la vita e il personaggio di Walter Chiari?

E’ una fiction che cerca di andare a fondo, di fare un ritratto del Walter Chiari uomo, non solo della sua grande figura di comico, di artista importante. Non solo il Walter Chiari amatore, che piaceva alle donne, le conquistava per la sua ironia, ma anche il profilo di una persona timida, un Walter Chiari inedito descritto nella sua profonda interiorità, svelato al pubblico televisivo in tutti i suoi aspetti.



Nella fiction interpreti il ruolo di Valeria Fabrizi, una grande amica di Walter Chiari, ci racconti qualcosa sul tuo personaggio?

Valeria è stata veramente una grande amica, la più grande di Walter, un vero punto di riferimento. Una donna che l’ha aiutato in tutti i momenti della sua vita, non l’ha mai abbandonato. In questa fiction si raccontano quindi tutti gli aspetti del suo personaggio, il rapporto che aveva con Walter, per una donna che l’amava veramente ma ha rinunciato a lui per avere una vita sua affettiva stabile. Ma anche per lasciarlo libero totalmente di poter scegliere il suo stile di vita. Un amore incondizionato, quindi gratuito.



Come ti sei preparata per interpretarlo?

Ho conosciuto Valeria, ho avuto proprio la fortuna di conoscerla, di venire a contatto con una donna straordinaria, sempre positiva che ha accettato tutto il carattere di Walter Chiari. Quei suoi chiaroscuri, i suoi alti e bassi, quel suo genio e sregolatezza che fanno parte a volte dei comici, dei grandi artisti.
 
Hai condiviso il set con Alessio Boni, com’è stato lavorare con lui?

Sono rimasta sorpresa da Alessio. Me l’aspettavo serioso, molto differente da come l’ho trovato sul set. Invece ho conosciuto una persona splendida, con cui ho instaurato un rapporto bellissimo.

E con Caterina Misasi e Dajana Roncione, le altre donne di Walter Chiari?

Dayana l’avevo già incontrato in “Il sogno del principe di Salina, L’ultimo Gattopardo”, con la regia fra l’altro di Luca Barbareschi. Già allora si era dimostrata pur ancora giovanissima, un’attrice molto valida. E ha confermato tutta la sua bravura in questa fiction. Caterina ha invece dimostrato di essere una vera professionista, una ragazza con la testa sulle spalle. Anche lei un attrice molto valida.

Tu prima di far parte del cast di questa fiction conoscevi Walter Chiari, la carriera di questo grande attore?

Devo raccontare un aneddoto molto bello. Walter Chiari era un attore che piaceva tantissimo ai miei genitori. Lo ammiravano tantissimo. Sono stati felicissimi che io interpretassi un ruolo nella fiction dedicata a lui. Per me è stato come avvicinare due generazioni, la mia e quella dei miei genitori, per cui Walter Chiari era proprio un attore straordinario.

Leggerai o ti accingi a leggere il libro “Walter e io, ricordi di un figlio” di Simone Annichiarico, il figlio di Walter Chiari?

Vorrei proprio cercare di farlo, anche per capire meglio la vita, il personaggio di Simone Annichiarico, il figlio di Walter, che si sta costruendo una carriera importante.

Nella tua carriera hai fatto, cinema, teatro, televisione, tante cose importanti. Quali dei tuoi lavori ricordi con maggiore piacere?

Premesso che sono legata a tutti i lavori che ho interpretato, devo dire che quello che ricordo con maggior piacere è quello di “Assunta Spina” con la regia di Riccardo Milani.

Tra l’altro con Andrea Osvart, hai affiancato Pippo Baudo e Piero Chiambretti nel 2008 nella conduzione del Festival di Sanremo. Che ricordi hai di quella esperienza artistica?

Per me è stato come realizzare un sogno, essere al Festival di Sanremo, presentare questo appuntamento così importante. Un’emozione incredibile, che ricorderò per tutta la mia vita.

Attualmente cosa stai facendo?

Sono impegnata nella fiction su Enzo Tortora.

Sei un attrice ormai affermata, eppure sembra quasi di parlare con una persona normale, cosa vuoi fare in questo lavoro?

Voglio crescere come persona, nel mio lavoro. Questo è il primo obiettivo.

Hai qualche altra aspirazione artistica che vorresti provare ad intraprendere in futuro, oltre a quella di fare l’attrice?

C’è una cosa che mi piacerebbe fare che è quello di fare la cantante. Recentemente ho inciso il mio primo disco “Look into my self”. Forse in tanti storceranno il naso, il fatto che uno voglia fare l’attrice e anche la cantante, ma io ci vorrei proprio provare.

Quindi tornerai a Sanremo per vincerlo?

Mi piacerebbe già partecipare, basterebbe questo.

Siamo  in tempo di Oscar, l’Italia è tempo che non ne prende uno; ce lo regalerai te in futuro?

No, cosa stai dicendo, non punto a qualcosa di così importante. Mi basterebbe già vincere un premio italiano. L’Oscar è qualcosa di troppo lontano per me.

Ma se lo vinci?

Se vinco (ndr ride) ti telefono: ti telefono di sicuro.

(Franco Vittadini)