Che tempo che fa, puntata del 26 febbraio 2012 – Ieri sera è andata in onda una nuova puntata di Che tempo che fa, condotto come sempre da Fabio Fazio. Ospite della serata è stato Carlo Verdone, che si è raccontato in una lunga intervista nelle vesti di scrittore e di regista. L’attore romano inizia subito a parlare del suo libro edito dalla Bompiani intitolato “La Casa sopra i Portici” in cui viene raccontata la storia di una casa in affitto in cui ha vissuto inizialmente solo suo padre. Poi, dopo il matrimonio con la madre, è diventata la casa della sua famiglia, per poi tornare alla morte del padre in mano alla Chiesa, reale proprietaria dell’appartamento. Tramite la storia di quella casa, Carlo Verdone racconta la sua storia, quella della sua famiglia e quella di tutte le persone, importanti o meno, che hanno varcato quell’uscio. Fabio Fazio lancia un filmato girato da Carlo Verdone del momento din cui deve lasciare la casa alla Chiesa, che Verdone girò per non dimenticare l’anima e la storia di quell’appartamento: nel video si vede l’appartamento semivuoto con le ultime cose da togliere e Verdone, commosso nel rivedere quelle immagini, dice che la casa arredata era molto più bella di come appariva in video. L’intervista prosegue con Fazio che legge dei piccoli periodi tratti dal libro e Carlo Verdone racconta l’episodio a cui corrisponde il segmento letto. Tra i vari aneddoti, Verdone racconta quelli riguardanti Federico Fellini, Pasolini, Zeffirelli, Rossellini, Marcopulos e tanti altri grandi nomi del cinema e del teatro. Dopo aver presentato il libro Verdone rimane in studio per presentare il suo prossimo film ” Posti in Piedi in Paradiso “, il ventitreesimo della sua carriera, che uscirà nelle sale il 2 marzo. Si tratta di una commedia in cui vengono raccontate diverse storie di uomini divorziati ma, dice Carlo Verdone, senza dare troppa rilevanza solo alle problematiche maschili dovute alle sentenze di separazione. Questo perché un divorzio è una situazione tragica per tutti i protagonisti, spiega, sia uomini che donne, ma a rimetterci realmente sono sempre i figli. Nel film, tre uomini separati devono dividere un appartamento e convivere per motivi economici. Carlo Verdone ha voluto usare la chiave divertente tipica delle commedie per raccontare un tema critico e attuale come le difficoltà economiche degli uomini separati e spiega che a suo giudizio una commedia è fatta davvero bene quando riesce a trattare in modo divertente argomenti difficili e delicati. Durante l’intervista vengono mostrati vari spezzoni del film che poi vengono commentati, anche con aneddoti, da Carlo Verdone. Durante l’intervista Verdone racconta uno dei suoi ultimi momenti con Alberto Sordi e ricorda che secondo il grande Sordi oggi è difficile far ridere perché la gente non si meraviglia più di nulla e tutti sono abituati al ridicolo. Fazio gli chiede se oggi è più difficile fare una buona commedia, ma l’attore e regista romano dice che non è vero, che è più difficile solo perchè i bravi attori hanno troppa paura di affrontare la criticità della realtà e quindi non si cimentano in temi difficili. Carlo Verdone conclude l’intervista dicendo che bisogna fidarsi dei giovani anche se oggi sono molto in difficoltà, perché, come si vede anche nel film, spesso sono molto più maturi delle vecchie generazioni.