Le invasioni barbariche ieri sera – Serata al femminile per la puntata delle Invasioni Barbariche: ospiti di Daria Bignardi sono infatti Geppi Gucciari, Veronica Pivetti e Carla Cantone. Ma non finiscono qui le guest star del programma di interviste su La7: in studio anche Alessandro Rubecchi per parlare di tasse e, una volta superata la fascia protetta, si dà spazio anche ad una discussione sul film Shame.
In apertura delle Invasioni barbariche c’è Geppi Gucciari, conduttrice di G-Day, che accompagna Daria fa nel sommario della serata. Geppi conclude affermando che nella puntata si sarebbe parlato di tutto, tranne che di calcio, altrimenti rischi che ti si scagli contro la tifoseria, come è successo a lei con i tifosi del Napoli.
Carla Cantone, segretario generale della Spi-Cgl è la prima ad essere intervistata da Daria Bignardi. L’Italia, ha detto oggi Monti, è stata penalizzata dall’eccessivo buonismo sociale. Forse il premier, afferma Cantone, non conosce i problemi e la disperazione di tantissimi ragazzi che non trovano un posto di lavoro e di chi lo perde. Il professore, continua la Cantone, probabilmente si è lasciato andare un po’ troppo, ma forse parlava in senso stretto dell’ambito economico, fa notare Bignardi. Il problema risponde lospite però non può essere l’articolo 18, e il professore non dovrebbe essere così supponente. Bisogna fare di tutto per trovare un accordo perché il Paese è in. Il segretario contesta anche il ministro Fornero, che ha affermato che il governo andrà avanti lo stesso anche se non si raggiungerà un accordo. I lavoratori non hanno più diritti e vengono sbattuti fuori dalle aziende. Abbiamo tre milioni di disoccupati, rileva Cantone, e i giovani che sono precari.
Con Alessandro Robecchi, giornalista e scrittore, si parla di tasse. Cè un problema enorme, afferma il giornalista, e sono i 120 miliardi di euro di evasione fiscale che vengono a mancare ogni anno al nostro Stato. Ernesto Preatori, imprenditore, interviene per ricordare che ci sono Paesi europei che hanno al momento più spinta economica dell’Italia, come del resto era nel nostro Paese subito dopo il primo dopoguerra. E’ inevitabile nella storia che ci siano periodi in cui si sale ed altri in cui inevitabilmente si scende. Ma questo accade da sempre. In Italia non si ha più voglia di creare e di inventare e lui stesso non investirebbe nel nostro Paese ed invita ai suoi figli di andare all’estero. Ma allora qui non ci rimane nessuno. Daria ha anche un servizio da mandare in onda. Si tratta di una sorta di blitz effettuato presso alcuni locali milanesi. Molti hanno detto che l’evasione è necessaria per sopravvivere in Italia. Robecchi dice però che è un classico italiano quello degli imprenditori che si lamentano. Il suo pensiero è che bisogna pagare le tasse e smetterla di lamentarsi. A detta di Preatori un’eventuale inflazione non potrebbe che essere positiva.
A seguire, c’è ospite Veronica Pivetti, che ha appena pubblicato il suo primo libro, intitolato “Ho smesso di piangere”. Daria dice che a lei in realtà viene un po’ da ridere a leggerlo perché per come è scritto è invogliante. Veronica racconta di quando si è ammalata di tiroide, è stata curata male ed ha preso dei farmaci in dosi sbagliate. La depressione è stata terribile ed è durata sei anni, di cui i primi tre sono stati bestiali. 



Una persona depressa è sempre addolorata perché vede solo la fine e nella sua vita non intravede nessuna gioia. Se poi per caso si distrae si ricorda subito che tanto la sua vita sta finendo e quindi è comunque una cosa drammatica. L’analisi, dice la Pivetti, è una cosa molto importante, una materia che addirittura andrebbe inserita nelle scuole per imparare a conoscersi, dato che molti non ne sono capaci e non lo sanno fare. Lei stessa non si conosceva, mentre ora ha capito anche perché si è ammalata e sa che si è trattato di un trauma, del quale però non ha voglia di parlare stasera.
Shame è il film di culto del momento, vietato ai minori di 14 anni. Diretto da  Steve McQueen racconta di un uomo che è ossessionato dal sesso. Ha fatto discutere il fatto che sia molto forte, con continue scene di sesso, per l’appunto. Guardando qualche scena del film si capisce subito la tensione che accompagna la pellicola. Natalia Aspesi cosa ha pensato quando ha visto il film a Venezia? La giornalista e scrittrice dice che le è piaciuto moltissimo e che racconta in fondo di un’ossessione che oggi è molto diffusa. L’attore protagonista inoltre è molto bello. Matteo Bordone non è d’accordo. Il film vuole essere artistico e ci riesce anche, ma Bordone non crede che si tratti di un film sulla dipendenza sessuale. Il protagonista è bello ma è anche una persona di una noia sconvolgente e rappresenta la sofferenza. La Aspesi dice che non ha sentito nessun uomo finora dire che gli sia piaciuto il film, forse perché gli uomini si imbarazzano a veder fare qualcosa che anche loro vorrebbero fare. Non si capisce bene, però, se alla fine il protagonista si rende conto e decide di non farlo più, oppure continua.
Chiuso l’argomento Shame è di nuovo il momento di Geppi Gucciari che sul film ha da dire che ha lo trovato molto interessante la trama (ovviamente lo dice con ironia). In realtà ritiene che sia molto noioso. Ma a Geppi, Daria vuole chiedere della sua chiamata a Sanremo. Si tratta di una grande occasione, dice lei, ma vuole parlarne solo dopo che l’avrà vissuta. Ma Daria non può fare a meno di chiederle del suo fidanzato, del quale però Geppi non vuole rivelare il nome.

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