Dopo la prima raffica di “decreti Passera”, che hanno introdotto una serie di liberalizzazioni utili a tamponare gli effetti della crisi, il governo Monti ha deciso di prendersi una breve pausa. Ma le misure che verranno adottate nel secondo semestre saranno ancora più incisive per garantire il rilancio della nostra economia. Lo ha confermato lo stesso ministro Corrado Passera, incrociato a L’Aquila all’uscita della mostra del suo pittore preferito, Paolo Uccello, in un’intervista rilasciata a un cronista della Berliner Zeitung: “Siamo pronti a varare decreti pro-concorrenza di tale portata che a Berlino non ci metteranno più alla berlina!”. Vediamole, allora, nel dettaglio le misure previste.
Luglio: decreto “binario-Italia”. Liberalizzazione delle ferrovie. Istituzione di nuove tratte, tra cui l’Etna-Cervino e la Firenze-Cagliari. Gli abitanti di Pantelleria, per liberarsi di tutti i profughi extracomunitari, hanno chiesto di poter istituire la tratta Pantelleria-Rejkyavik-Bolungarvìk (nel nord dell’Islanda) con biglietto di sola andata. Gli abitanti di Ponza hanno proposto di costruire la Ta-Ra-Ta-Ponza-Ponza-Pa (la linea Taranto-Ravenna-Taranto-Ponza con circumnavigazione ferroviaria di Ponza-Palermo). In collaborazione con l’azienda delle Funivie della Valle d’Aosta verrà invece inaugurata entro la fine del 2013 la cremagliera Monte Bianco-Monte Rosa-Crema-Cremona-Creme Caramel (in Francia)-Schwarzwälder Kirschtorte (torta Selva Nera, in Germania). Soddisfatto il ministro Passera, che ha rilasciato una gustosa dichiarazione alla Sächsische Zeitung (il quotidiano dei pasticcieri che fanno la Sacher): ”Prenderemo per la gola i nostri partner europei: in fondo, abbiamo scoperto che la Selva Nera è tutta pan di Spagna!”.
Agosto: decreto “sdràiati-Italia”. Liberalizzazione delle attività inutili con istituzione dell’Albo dei Nullafacenti. Le attività inutili non saranno più ritenute (d’acconto) tali, così da incrementare nuova occupazione. La carriera professionale del nullafacente si snoda lungo un percorso di fasce di merito (e di stipendio): guardaebasta, guardanelvuoto, guardaspalle, guardasterno, guardaboschi, guardieladri, portiere di notte-centromediano di giorno, guardone (il top della carriera). Possibilità di affittare amache ad amici, maache a parenti. Passera, senza muovere un dito, ha fatto titolare alla Mitteldeutsche Zeitung: “Con questo decreto, i tedeschi non potranno più dire che noi italiani siamo al mondo solo per “pelà i pomm” alla Pomerania!”.
Settembre: decreto “lecca-lecca-Italia”. Entro il 30 settembre saranno proibite, su tutto il territorio nazionale, la produzione e la vendita di francobolli, buste per le lettere, marche da bollo e figurine da collezione autoadesive, con un risparmio annuale netto, da parte dello Stato, di 780 milioni di euro in colla vinilica. Questa manovra porterà alla liberalizzazione delle vendite di materiale pre-inumidito: perciò francobolli, buste per le lettere, marche da bollo e figurine da collezione torneranno a essere “leccate con la lingua”, come non molti anni addietro. Questa funzione assumerà un ruolo sociale: non avrà vincoli temporali (si potrà leccare in pubblico dalle 6 del mattino alle 22), né di distanza minima (si potrà leccare anche ammassati sul tram). In caso di alterco, viene incentivato l’uso dello sputo finale: l’importante è che l’autore del gesto poi provveda a raccogliere il prezioso materiale salivare in appositi contenitori, fabbricati in Russia e denominati “Sputnik”. Il commendator Giovanni Acquolina di Cinisello Balsamo da tutti conosciuto come “el Giuan Bauscia” – ha già inventato una macchina, battezzata immediatamente “Cala-la-bava”: è un dispenser automatico, a forma di bocca spalancata, che consente a chi è momentaneamente sprovvisto di saliva di attingere alla giusta dose di fluido composto da acqua, elettroliti, muco ed enzimi vari. Poste Italiane metterà invece presto a disposizione dei Bavomat: postazioni mobili dotate di apposito addetto scialorroico. L’obiettivo del Governo è far capire agli italiani che, in tempi di economia globalizzata, è decisivo “saper usare le lingue”, creando forza lavoro dalle situazioni più imprevedibili. L’azienda produttrice dei Chupa-Chups si è offerta di fare da sponsor all’intera operazione. Biascicando un po’ le parole, Passera ha spiegato alla Die Tageszeitung: “Con tutta la bava che verrà immessa sul mercato l’Italia diventerà come un’immensa Baviera”.
Ottobre: decreto “Merkel-Italia”. È il fiore all’occhiello delle nuove liberalizzazioni, un decreto voluto fortemente anche dal premier Monti per poter allineare il più velocemente possibile il nostro Paese ai parametri tedeschi. In buona sostanza, i supermarket diventeranno superMerkel, le marche da bollo Merkel da bollo, la Regione Marche si è detta disponibile a cambiare il proprio nome in Regione Merkel. Per accelerare le consegne, gli autocarri si chiameranno camion a riMerkel. Verranno introdotti alcuni modi di dire: “Sei un Merkel”, “Che gran pezzo di Merkel”, “Figure di Merkel”, “Meglio una Merkel oggi che un Sarkozy domani” e “Mer kel abbaia non morde”. A partire dal 1° ottobre 2012 verrà cambiato il terzo giorno della settimana: si chiamerà Merkeldì e si lavorerà a ritmi teutonici, su tre turni di otto ore: vietato scioperare, riposare, fare pipì, prendere il caffè, raccontare barzellette, leggere la Gazza, giocare con il pc, abbandonare la propria postazione di lavoro, andare in pensione prima degli 88 anni. In una parola sola: vietato fare flanella, brutto maiale! (in tedesco: “Verboten flanell abart, schlecht porsche!”). Il ministro Passera, in una dichiarazione rilasciata alla Frankfurter Allgemeine Zeitung, ha sottolineato soprattutto le parole “Abarth” e “Porsche”.
Novembre: decreto “etciù-Italia” (o “salute-Italia bis”). Liberalizzazione del registro delle malattie. L’obiettivo è incrementare il lavoro dei neolaureati in medicina e triplicare, nel giro di un quinquennio, le fabbriche di fazzoletti. Verranno istituite ben 2.200 nuove patologie respiratorie: le proiezioni degli esperti indicano un incremento del 37,8% della richiesta di medici curanti sul territorio italiano. Gli italiani saranno incentivati a prendere il raffreddore, a starnutire e a perdere la goccia dal naso, che verrà comunque diligentemente raccolta in appositi bacini per alimentare le nuove centrali otorinoelettriche. Sconti nei supermercati e sulla dichiarazione dei redditi per coloro che, tramite autocertificazione medica o diagnosi fatta a lume di naso (cioè il medico illuminerà con una pila le narici del paziente), dichiareranno di avere la rinite cronica. In un’intervista al Rheinische Post (il giornale degli otorheini tedeschi) Passera ha dichiarato con tono di sfida: “Con questo decreto vogliamo bagnare il naso ai tedeschi di Colonia!”.
Dicembre: decreto “venghino-signori-Italia”. Liberalizzazione dei mercati. A tutti verrà assicurata la copertura, al fine di rendere più agevole la deregulation. Ciascuno avrà il suo spazio e non ci sarà alcun limite di esposizione dei propri prodotti. Eh sì, i mercati rionali torneranno a essere non solo luoghi d’incontro socializzante, ma realtà vive del territorio, dove la concorrenza diventerà profitto per il venditore e affare per il compratore. Per chi vende il formaggio verrà istituito il caciomercato (e a contendersi la paternità dell’idea sono un tal Eggio e un thal Emmen). Non solo: in ogni mercato rionale, al fine di favorire la liquidità necessaria per le compravendite, verrà aperto uno sportello della Banca Rella (rella, in dialetto milanese, significa “crisi”), che metterà a disposizione un ampio e particolare bouquet di strumenti di pagamento: assegni a vuoto o pospost-datati, al limite anche sottovuoto; cambiali con scadenza a 390 mesi o suoi multipli; carte di discredito; carte virtuali, ma molto-molto virtuali; carte napoletane taroccate; concessione a tassi ridottissimi non solo di mutui, ma anche di sordui e ciecui (questi ultimi pagabili a vista). Su tutto il territorio nazionale verrà poi attivata la catena in franchising “Bar Atto”, dove sarà possibile scambiarsi, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, saluti, baci, abbracci, pecore, phon, piante grasse, tonni teneri che si spezzano con un grissino e grissini rigidi che non si rompono nemmeno con una scatoletta di tonno da mezzo chilo e altre quisquilie varie. Alla Westdeutsche Allgemeine Zeitung il ministro Passera ha dichiarato: “Se a questo punto dell’anno, con le misure che entreranno via via in vigore, non avremo raggiunto almeno un terzo del Pil del Meclemburgo (uno dei Lander più svantaggiati della ex Germania Est), a gennaio 2013 saremo costretti a varare il decreto “spala-Italia”. E potrebbe anche non essere tutta neve…”.
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