Ballarò, riassunto puntata 7 febbraio 2012 Ieri sera è andata in onda una nuova puntata di Ballarò, condotto da Giovanni Floris. Il tema principale dellappuntamento di ieri ruotava intorno ad una domanda in particolare: cosa vuol dire essere un Paese moderno? In studio erano ospiti il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, il presidente di Telecom Italia Franco Bernabè, lex ministro degli esteri Franco Frattini, il Segretario Generale Spi-Cgil Carla Cantone, il ministro dellambiente Corrado Clini e leditorialista del Corriere della Sera Gian Antonio Stella. In collegamento cerano invece leconomista Giacomo Vaciago e il presidente della Ipsos Nando Pagnoncelli. La puntata, come sempre, è stata aperta dalla consueta copertina satirica di Maurizio Crozza, che ha innanzitutto fatto qualche battuta sul sindaco di Roma Alemanno, sullemergenza neve che ha letteralmente paralizzato la capitale e sulle polemiche tra il primo cittadino e il capo della protezione civile Gabrielli. Crozza è poi tornato sulle recenti dichiarazioni del presidente del Consiglio Monti, che ha definito monotono il posto fisso, e anche su questo tema il comico non si è risparmiato. Successivamente è stato mandato in onda un servizio che ha mostrato la situazione nelle varie province, dove il freddo e la neve hanno creato numerosi disagi a cittadini e trasporti pubblici, tanto che molti residenti hanno invocato giustizia. Prende poi la parola il ministro dellambiente Corrado Clini, che ammette che «quando arrivano queste situazioni, scopriamo di avere molte debolezze, e a noi tocca orientare le nostre capacità di intervento, anche con l’aiuto di altri enti. Il sindaco di Milano Giuliano Pisapia spiega poi le procedure messe in campo nel capoluogo lombardo, certamente più preparato a situazioni di emergenza dovute al freddo e alla neve, e infatti afferma di non voler fare «il primo della classe, perché noi abbiamo fatto solo il nostro dovere. Si apre poi un acceso dibattito sulla gravità delle immagini appena viste, dove molti cittadini, specialmente nelle province, sono rimasti in alcuni casi senza luce, gas e telefono, bloccati da unondata di freddo e neve che in alcune parti del Paese non si verificava da moltissimo tempo. Viene allora chiesto al ministro Clini se sul tavolo di lavoro è previsto un programma che in futuro possa evitare tali situazioni di emergenza, e lui conferma che «si stava già programmando qualcosa sulla linea delle eccellenze quali la città di Milano, spiegando anche che nelle prossime ore ci sarà un vertice per far fronte ai maggiori problemi nelle zone più danneggiate del Paese. Si cambia poi argomento, e si passa a parlare di lavoro, altro tema molto discusso in queste ultime settimane. Prende la parola Bernabè, secondo cui il problema è che «servono 4 milioni di posti di lavoro. I provvedimenti a breve termine servono a poco. Ci vogliono quelli rivolti alle generazioni future. La modifica all’articolo 18 è marginale, va infatti gestito tutto l’iter lavorativo dei cittadini. il Segretario Generale Spi-Cgil Carla Cantone si trova daccordo su ogni punto, ma non riguardo alla riforma dellarticolo 18 e, parlando del ministro Fornero, afferma duramente che non dovrà versare altre lacrime anche «per i licenziamenti ingiusti che avverranno, perché non si è fatto nulla per tutelare tutti i cinquantenni che non trovano nessuno sbocco e che sono disperati. Viene poi infatti mandato in onda un servizio che parla di coloro che, non più giovanissimi, cercano di rientrare nel mondo del lavoro. Una volta tornati in studio parte il dibattito, in particolare tra Pisapia e Frattini, che lanciano le rispettive proposte a riguardo. Lultima parte del programma mostra i tanti sprechi che avvengono allinterno delle pubbliche amministrazioni, e dei tanti soldi pubblici gettati al vento ogni anno, quindi Nando Pagnoncelli espone i dati di diverse statistiche che riguardano anche i finanziamenti ai partiti.



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