Aggiornamenti su Melania Rea, i funerali di Franco Lamolinara e le sorti di Rossella Urru i casi affrontati a Pomeriggio 5, il programma pomeridiano condotto da Barbar D’Urso su Canale 5, nella prima parte, tradizionalmente dedicata ai più importanti casi di cronaca. Pomeriggio 5 inizia con un ricordo di Franco Lamolinara, ostaggio italiano ucciso in Nigeria nel corso di un raid non previsto da parte delle forze armate inglesi. In collegamento, Beppe Gandolfo, da Gattinara (VC), racconta come si sono svolti i funerali, celebrati nel pomeriggio. La vittima sarebbe dovuta tornare a Pasqua, perché i rapitori avevano annunciato un imminente rilascio. Invece, durante le operazioni che dovevano permetterne la liberazione, Lamolinara è stato ucciso insieme all’altro ostaggio e dalle prime ricostruzioni e dagli esami si sarebbe trattato di una vera e propria esecuzione. L’Italia teme per le sorti di Rossella Urru, cooperante sarda in missione umanitaria, rapita in Mauritania. Sabato scorso è stato liberato un gendarme detenuto assieme a lei e si spera per il meglio. Pomerigigo 5 affronta il caso di Melania Ream in particolare il il processo a Salvatore Parolisi: all’ingresso del tribunale, la gente ha urlato “assassino” a gran voce all’indirizzo del caporalmaggiore. La conduttrice mostra proprio la reazione della folla prima di rimandare agli approfondimenti successivi in trasmissione. E sul caso Roberta Ragusa, il marito Antonio Lolli è stato iscritto al registro degli indagati e il suo telefonino posto sotto controllo. Si teme un altro caso Parolisi. Il padre e il fratello di Melania, dopo essere stati in aula a testimoniare, hanno dichiarato: “è un vigliacco”. L’imputato ha infatti dato le spalle ai due uomini tutto il tempo. Per quanto riguarda il magistrato, ha dato il via al rito abbreviato. Remo Croci è inviato all’esterno del tribunale di Teramo e spiega la situazione: “oltre al rito abbreviato, vi saranno nuove perizie e il riascolto di tre testimoni ritenuti importanti per il processo stesso: uno studente presente sul luogo delle altalene, il conduttore di un cane molecolare durante le indagini, e un soldato in servizio come sentinella al bosco di Ripe, che ha dichiarato incongruenze sulla versione di Salvatore”. In studio, Paolo Liguori (direttore editoriale New Media) e l’avvocato Daniela Missaglia.
In collegamento da Napoli, Teresa Capone, zia di Melania Rea. La donna non è stata in aula stamane, ma è informata sui fatti: “quando hanno accettato il rito abbreviato, io non sono stata contenta. Vorrà dire uno sconto della pena, e non mi sembra possibile”. Poi comment quanto affermato da Paolo Liguori: “ha parlato di processo mediatico, e non è assolutamente vero. Noi non facciamo un processo in tv e quando veniamo invitati, se possiamo, veniamo a parlare. A noi interessa che sia fatta giustizia e continueremo a parlare per questo all’infinito”. Liguori però vuole rispondere: “la sua e la mia opinione hanno lo stesso valore, nonostante abbiate sentito il dolore per la perdita di Melania Rea. Quello che voglio farle capire è che vi sono vicino, ma alcune opinioni sono condivisibili emotivamente, non legalmente. Quando ha parlato di rito abbreviato, lei ha detto che è un’ingiustizia, omettendo il fatto che invece, per l’accusa è una vittoria in quanto permetterà di impugnare le prove”. Il dibattito continua, fino a che non interviene l’avvocato Missaglia: “avete ambedue ragione, è solo questione di immedesimarsi nelle parti”. Continua alla pagina seguente.
Altre testimonianze hanno visto spuntare un’altra possibile ragazza con cui Salvatore avrebbe avuto una relazione: si tratta di Rosa, forse allieva della caserma. In un’intercettazione, inoltre, tra Parolisi e lo zio Gennaro, l’imputato, confidandosi, ammette le relazioni avute alle spalle di Melania, e lascia intravedere qualcos’altro di non chiaro. Intanto, il paese di Salvatore, Fratta Maggiore, se dapprima lo difendeva, adesso ha un’altra opinione.