Le fiabe e lo sport sono stati i grandi protagonisti della sedicesima edizione di Cartoons on the bay, lannuale festival dedicato al mondo dellanimazione che si è tenuto la scorsa settima a Rapallo, nella splendida cornice del golfo dei poeti. Durante la conferenza stampa Rai sono stati presentati i nuovi programmi per ragazzi in onda nella prossima stagione televisiva e, tra le numerose proposte, spiccano le serie animate che puntano a promuovere i valori sportivi (Spike Team, Street Football), nel solco della tradizione dei famosi cartoni animati degli anni Ottanta, ma con un ritmo più elevato e con le atmosfere tipiche dei videogame. Accanto ai cartoon per i più piccoli, come Giulio Coniglio, Le fiabe animate e il simpatico Masha e Orso, di produzione russa, torna Gino il pollo, protagonista di una serie di rivisitazioni in chiave ironica dei classici della letteratura e delle fiabe.

Già, quando la società è in crisi e mancano i punti di riferimento, i narratori tornano alle storie classiche dei fratelli Grimm e di Perrault, reinterpretandole in chiave moderna e sperimentando i diversi generi. Finora, leroina più quotata è stata Cenerentola, ma questanno Biancaneve sembra decisa a soppiantarla. Protagonista della serie tv Cera una volta, firmata dagli autori di Lost e trasmessa su Fox, e in attesa di assumere le sembianze di Kristen Stewart in Biancaneve e il cacciatore, la bella fanciulla dai capelli neri e dalle labbra rosse sbarca a Rapallo e si rende protagonista del festival. Levento clou di Cartoons, infatti, è stata lanteprima del film Biancaneve (titolo originale: Mirrror Mirror), in uscita il 4 aprile, diretto da Tarsem Singh, con Lily Collins nel ruolo della principessa e Julia Roberts in quello della regina cattiva.

Visivamente, il lungometraggio è spettacolare. Ambientato in un fiabesco regno innevato, si apre con le parole della matrigna/strega che, come da tradizione, è ossessionata dallo specchio a cui chiede conferma della propria bellezza. Invidiosa della figliastra, Neve, la tiene rinchiusa in camera sua, ma non riesce a impedirle di fuggire, di attraversare il bosco e di scoprire lo stato di miseria in cui versa il villaggio.

Decisa ad aiutare gli abitanti, impoveriti dalle tasse imposte dallavida regina, Biancaneve chiede aiuto al bel principe Andrew Alcott, in visita al castello. Peccato che il giovane sia preso di mira dalla matrigna, desiderosa si sposarlo. Per eliminare la rivale, costei chiede al suo fedele servitore di ucciderla nel bosco… e qui, come nella fiaba classica, Neve scappa e incontra i sette nani, che in questa dissacrante versione sono un gruppo di banditi dediti ai furti.

L’idealista principessa, però, li convince a trasformarsi in novelli Robin Hood, diventando lei stessa un’abile ladra, arguta e determinata. Un’eroina moderna, insomma, che libera il personaggio di Biancaneve dall’immagine tradizionale della fanciulla indifesa salvata dal bacio del principe. In questo caso sarà lei a rompere l’incantesimo della strega, a rifiutare la mela avvelenata e a dichiarare che questa è la sua storia e che intende cavarsela da sola.

La versione di Singh della fiaba classica è ironica, divertente e leggera, anche se affronta dei temi importanti come la giustizia, l’onestà, il coraggio e l’indipendenza. Sa sfruttare il carisma di Julia Roberts per prendersi gioco della regina che si fa stringere il corsetto come Rossella O’Hara, si sottopone a ridicoli trattamenti di bellezza e vorrebbe non invecchiare mai, con un evidente riferimento alla moderna ossessione per l’eterna giovinezza.

I costumi sontuosi, la splendida fotografia e la freschezza di Lily Collins contribuiscono a rendere il film gradevole, anche se in certi punti il ritmo cala bruscamente e alcune trovate risultano eccessive (per esempio, senza anticipare troppo, la parte sulla pozione d’amore). In ogni caso, resta un prodotto adatto a tutta la famiglia, una scanzonata versione della storia della strega più vanitosa del reame e della ragazza dalle labbra rosse come il sangue e dai capelli neri come la notte.