Tra i momenti cult di Servizio Pubblico, andato in onda ieri sera, giovedì 29 marzo 2012, il monologo di Marco Travaglio: con la consueta vis polemica il vice direttore di Il Fatto quotidiano ha commentaot il tema della puntata, che verteva sulla crisi, sulla riforma del lavoro e dell’articolo 18 e sulle prossime elezioni politiche. Nel mirino di Travaglio il ministro Elsa Fornero coccodrillo di nuova generazione che piange prima di aver mangiato i figli: lavoratori in bilico, anzi nel limbo, si parla degli esodati. Appena salita al governo la Fornero mette subito in chiaro che nessuna manovra di questo governo tecnico toccherà il lavoro nè i lavoratori. Appena asciugate le lacrime anticipa la riforma del lavoro a partire dall’articolo 18. Attaccata dai sindacati indecisa se difendersi o piangere decide di smentire e così una sera a “Porta a Porta” smentisce. Breve gag di Travaglio sulla questione farfallina di Belen e figlia di Bersani. Dobbiamo seguire il modello tedesco, ma su cosa? Si chiede Travaglio: in Germania i licenziamenti di qualsiasi tipo siano, danno diritto al reintegro. Ci pensa Monti a smentire la smentita e sempre a “Porta a Porta” decide di fare il buono del duo e di dire la riforma ci sarà. Proprio la questione articolo 18 è diventata la questione imponente di questo governo tecnico. Repubblica afferma in un articolo che la riforma all’articolo 18 vale 200 punti di spread, è tutta una questione di immagine dunque. Monti afferma che la riforma all’articolo 18 è necessaria perché così com’è frena le assunzioni e frena le aziende estere a venire in Italia ad investire. Qualcuno gli fa notare che forse le aziende non vengono ad investire in Italia perché i costi sulle aziende sono eccessivi, perché la criminalità non danno respiro. Ci siamo fermati all’articolo 18, e abbiamo dimenticato, la RAI, la Patrimoniale, il problema dell’illegalità. A questo punto Il giornalista Travaglio che ormai ha abituato il suo pubblico a discorsi seri, polemici ma al tempo stesso pragmatici ritorna a raccontare di alcune interviste della Fornero che questa volta da coccodrillo viene ad essere descritta come la signorina Rottermaier del cartone Heidi. Riprende quanto detto ad un’intervista riportata dalla trasmissione domenicale di Rai 3 Report e cioè che questo governo tecnico è stato nominato perché prendesse delle decisioni sgradevoli, non per distribuire caramelle, come ha fatto finora la politica che li ha preceduti.



Ma gli esodati di cui si era fatta una stima vertiginosamente per difetto, si era detto inizialmente 65000, si è stimato che ce ne siano quasi 300.000 che fine faranno? Dovranno continuare a vagare nel limbo o riusciranno a trovare una collocazione dignitosa in una riforma che sembra non aver tenuto conto di loro? Gli esodati saranno accompagnati per 2-3-4 anni, ma “non ci sono le risorse”!, continua a ripetere Travaglio facendo il verso, con un tono da vera signorina petulante, stufa e quasi annoiata di dover dare risposte inutili, al ministro Fornero. Esodati e mazziati per loro si dovrà pensare ad un sussidio. La “paccata” di miliardi che la ministra ha promesso di dare una volta approvato il disegno di legge sull’articolo 18 ma esisteranno? Ma poi “paccata” che termine da scaricatore, stasera Travaglio sembra più acceso del solito e continua a punzecchiare i modi della Fornero. Per ciò che riguarda le pensioni? Altro stralcio di intervista alla domanda sui lavoratori che devono aspettare ancora sei anni per accedere alla pensione la Fornero dice prima che era necessario, subito dopo che comunque quelle pensioni non sono state pagate tutte con la contribuzione dei lavoratori. Anche la pensione della Fornero non è tutta contributiva ma alla domanda se lei rinuncerebbe alla sua pensione contributiva lei fa silenzio. Troppo difficile la domanda? No troppo difficile la risposta. Travaglio potrebbe fermarsi qui dopo citazioni di colleghi e parti sociali. Dopo aver dato sfogo all’indignazione popolare lui vuole mettere la ciliegina sulla torta e conclude con la metafora della farfallina di Belen: scopritela nel video alla pagina seguente. 



 

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