E’ scomparsa oggi Maria Pia Casilio, 76 anni. Era una delle più note attrici del cinema italiano degli anni Cinquanta e Sessanta, una caratterista specializzata in ruoli della commedia italiana dei tempi d’oro. La si ricorda soprattutto nel ruolo della fidanzata di Alberto Sordi nel celeberrimo film Un americano a Roma. Nel film il suo nome era Elvy, così in molti la ricordano ancora oggi. Aveva recitato in 150 film e seppure non era mai arrivata alla notorietà e alla capacità delle sue colleghe dell’epoca come ad esempio Sophia Loren, era un volto molto amato dell’epoca. Fu il grande Vittorio De Sica a scoprirla per primo: la fece infatti recitare in uno dei più grandi film di ogni epoca, Umberto D., capolavoro del cinema realista italiano. Altri film a cui prese parte furono “Pane Amore e fantasia”, “Pane amore e gelosia”, “Totò e il medico dei pazzi”, “Totò Peppino e i fuorilegge”, “Totò a colori”, “Toto’ Story”, la commedia musicale di Garinei e Giovannini “La padrona di Raggio di luna”, “I pappagalli” con Aldo Fabbrizi, “Racconti Romani” con Giovanna Ralli. Recità anche in commedie recenti come Noi uomini duri con Enrico Montesano e Renato Pozzetto e addirittura in un film di Aldo Giovanni e Giacomo, Tre uomini e una gamba, a riprova di quanto fosse apprezzata dal mondo della commedia italiana anche contemporaneo. Era nata a L’Aquila il 5 maggio 1935: nel suo primo film, Umberto D del 1952, recitava la parte di una servetta del professore protagonista, un film drammatico. La notorietà acquisita in quell’opera le permise di girare un film anche in Francia l’anno seguente, Teresa Raquin, ma dopo non riuscì mai a compiere il grande salto verso i ruoli da protagonista, accontentassi di quelli da comprimaria. Con De Sica avrebbe ancora lavorato, ad esempio in Stazione Termini del 1953, film nel quale apparivano le star hollywoodiane Montgomery Clift e Jennifer Jones. E poi ancora Il giudizio universale del 1961 e Lo chiameremo Andrea del 1972. Il suo volto rimane però indelebilmentge legato al film con Sordi Un americano a Roma.
La sua carriera terminò, salvo qualche apparizione, alla fine degli anni Sessanta dopo il matrimonio con il doppiatore Giuseppe Rinaldi. La loro figlia Francesca fa anche lei l’attrice.