Ballarò, puntata del 10 aprile 2012 Nella puntata andata in onda ieri sera di Ballarò si è parlato soprattutto dello scandalo che sta investendo la Lega Nord, di Imu e della crisi economica. Mentre va in onda la trasmissione, a Bergamo sta parlando Maroni, che annuncia il Consiglio Federale di giovedì prossimo che procederà all’espulsione di Belsito. I dati sono questi: Rosy Mauro avrebbe pagato 60.000 euro per la sua laurea in Svizzera ed altri 60.000 per il suo amico, e poi c’è il filmato in cui si vede Renzo Bossi prendere 50 euro per la benzina. Il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, ritiene che la crisi dei partiti sia molto meritata e crede anche che sia ormai arrivato il momento di abolire il finanziamento pubblico agli stessi. Egli ha comunque apprezzato le dimissioni di Bossi (padre e figlio) e dice che avrebbe voluto che a suo tempo anche alcuni del suo partito si fossero dimessi. Secondo Luigi Abete, Presidente di Assonime, le persone anche all’interno dei partiti vanno scelte i base al curriculum. Giorgia Meloni, che è stata ministro con Bossi, vuole dire che non crede nella generalizzazione, ma crede nel diritto dei tanti militanti della Lega di non essere accomunati a chi sbaglia, perché certamente non si può fare di tutta l’erba un fascio. Maria Latella, Direttore del Settimanale A, dice che dalle cose che abbiamo appreso viene fuori una meridionalità inaspettata di Bossi, che è il familismo di chi sistema i suoi parenti. Si passa poi a parlare di IMU, 11 miliardi in più di tasse, che inizieremo a pagare già da giugno. Enrico Giovannini, Presidente ISTAT, spiega alcuni dati tecnici e segnala che nel quarto trimestre del 2011 la propensione al risparmio ha avuto un piccolo aumento e questo è un elemento che mostra come l’Italia si stia avvicinando al comportamento degli altri paesi di fronte alla crisi, perché gli Italiani hanno capito che questa non è un fatto temporaneo. Così si è rinunciato a mantenere un certo tenore di vita per ricominciare invece a risparmiare, e dunque a rimetterci è l’economia. Intanto lo spread ha ripreso a crescere. Desmond Guinness, industriale della Birra, racconta ai microfoni di Ballarò le difficoltà dell’Irlanda. Anche lì è arrivata la crisi e invece di creare lavoro vengono messe nuove tasse. Giorgia Meloni si dice soddisfatta della proposta di Angelino Alfano di rendere l’IMU una tassa una tantum limitata a quest’anno. Matteo Renzi, da parte sua, spiega come si sta muovendo in questo senso il comune di Firenze, tassando soprattutto coloro che hanno tre o quattro case. In questo modo, dice Renzi, l’IMU può diventare uno strumento di riequilibrio sociale. Intanto si ripetono i blitz contro gli evasori, ma questi restano e ci si chiede se a volte il nero non diventi l’unica scelta possibile per gli italiani. Maria Latella dice che qualcosa dovrebbe cambiare con l’ipotesi di detrarre ad esempio la spesa per le baby sitter. Andando avanti così, se i giovani non fanno figli anche perché non sanno a chi lasciarli, l’Italia diventerà sempre di più un Paese vecchio. 



Il Presidente ISTAT, Enrico Giovannini, spiega quali sono i costi della politica in Italia e dice che se guardiamo il costo in sé, questo non è molto diverso dal resto dell’Europa, ma è la composizione che cambia. Giovannini dice che il lavoro affidato alla sua commissione è stato impossibile da effettuare per mancanza dei dati necessari. In tema di pareggio di bilancio, Giovannini vuole dire che irrigidire la struttura di bilancio vuol dire una modifica istituzionale che richiederà delle maggioranze qualificate che prendano le decisioni, perché non è possibile che il governo decida da solo. Una scelta di stabilità come quella della Legge Costituzionale imporrà vincoli anche alle forze politiche, che non potranno più cambiare continuamente. Un sondaggio sui rimborsi elettorali delle politiche 2008 mostra come solo 1/5 del totale sia stato speso dai singoli partiti. Al Ministro Mario Catania, dunque, viene chiesto se ed in che modo il Governo sta pensando di intervenire su questo tema. Il Ministro risponde che la politica italiana costa oggettivamente molto, ma non si può fare, a suo parere, come dice Renzi, azzerando del tutto i rimborsi. Il Governo, riguardo ai finanziamenti pubblici, intende verificare se i singoli partiti facciano quello che hanno stabilito. Egli spiega che il governo ha il dovere di dare la possibilità ai partiti di agire e pensa che l’intervento sarà sulla gestione dei fondi, ma non si sa se si interverrà effettivamente anche sulla quantità degli stessi. Gli Italiani hanno detto intanto che quanto è accaduto nella Lega era prevedibile e solo una minoranza non se lo sarebbe mai aspettato. La maggioranza delle persone è stata colpita dal modo in cui sono stati spesi i soldi pubblici, che dovrebbero invece servire a rimborsare solo le spese rendicontate e sostenute durante la campagna elettorale. Oggi, del resto, tutti i partiti possono trovare dei finanziatori privati e non è vero che senza finanziamento pubblico solo i ricchi possono crearsi un partito. I partiti secondo gli italiani, per riconquistare la fiducia dovrebbero finalmente dimostrare di fare l’interesse di tutti. Secondo il 41 % degli italiani la cura del governo Monti sarebbe eccessiva e si rischierebbe così di uccidere il malato. In tutto, il 57 % dei cittadini non condivide la cura di Monti, tuttavia il 56 % dichiara di avere ancora fiducia in lui. La Lega Nord intanto, alla luce degli ultimi fatti, ha perso 3 punti secchi come consensi, anche se al momento i dati sono puramente indicativi. Sta invece risalendo nel frattempo il PDL.



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