Avevo un cuore che ti amava tanto: Ranieri, Morandi, Battiato ricordano Mino Reitano (video) – Il prime time di Rai Uno ieri sera era dedicato a Mino Reitano, il cantante scomparso tre anni fa. La Rai da tempo aveva prodotto uno speciale da mandare in prima serata per ricordare il cantante e attore calabrese. Dopo molti rinvii finalmente è stato trasmesso ieri sera, condotto da Massimo Giletti.
L’idea di questa trasmissione è nata dalla moglie Patrizia presente assieme alle due figlie, a cui si sono uniti grandi ospiti come: Mara Venier, Massimo Ranieri, Gianni Morandi, Franco Battiato, Piero Chiambretti e Gennaro Gattuso.
La trasmissione inizia nel migliore dei modi, Giletti presenta l’orchestra e subito intervengono alla voce due pezzi da novanta della musica italiana: Ranieri e Morandi.
Oltre che essere grandi cantanti erano anche grandi amici di Reitano, per ricordarlo cantano “Avevo un cuore che ti amava tanto”, simbolo dell’artista calabrese che rispecchia anche il suo carattere.
Dopo l’introduzione Giletti presenta un lungo servizio sulla storia del cantautore parlando dei concerti, della sua vita e della sua carriera partendo dal ’68.
In studio, oltre il presentatore, sono presenti: l’esperto di Sanremo Marino Bartoletti, la cantante Gigliola Cinquetti e la moglie di Reitano Patrizia accompagnata dalle figlie Giuseppina e Grazia. Patrizia racconta con commozione la prima volta che si incontrarono in un albergo a Porto Recanati, fu subito un colpo di fulmine e il loro fidanzamento venne annunciato in diretta TV in un programma di Mike Bongiorno. Il loro matrimonio avvenne nel 1977 ad Agrate Brianza e furono molti ad intervenire soprattutto calabresi emigrati in Lombardia.
Successivamente Morandi si esibisce in una stupenda cover di “Una ragione di più”, famosa canzone di Reitano. Giletti si sofferma con Morandi per raccontare della loro ottima amicizia intrapresa ben 40 anni prima. Inizialmente era rivali, ovviamente due giovani artisti promettenti che partecipavano ai stessi concorsi non potevano essere altro. La loro origine umile e la passione per la musica li ha uniti e si sono coalizzati contro Claudio Villa, artista importante ma famoso per ostacolare i giovani.
Dopo viene presentato un altro ospite, Mara Venier che è stata sia amica che grande sostenitrice di Mino. Inizialmente si era legata con sua moglie ma poi dopo averlo avuto ospite in diversi programmi hanno avuto una forte unione anche per via di un disdicevole episodio televisivo; un critico ha parlato male dell’aspetto fisico di Reitano facendo scatenare il pubblico. Mara racconta anche delle loro lunghe telefonate e i momenti tristi che il cantante ha sofferto ma sempre con grande dignità senza chiedere nessun favore.
La canzone che introduce la seconda parte è “Una chitarra cento illusioni” interpretata da Ranieri che racconta la sua gioventù e quella di Reitano che per sbancare il lunario erano diventati perfino attori di fotoromanzi. Poi narra anche ai tempi in cui entrambi cantavano in chiesa per 10.000 lire e il ritorno del cantante calabrese alla sua terra natale, nella piccola cittadina di Fiumana.
Un ospite a sorpresa è Gennaro Gattuso, corregionale di Mino che fortemente ha voluto dare la sua testimonianza tramite una video-chiamata in studio. Come al solito non ha peli sulla lingua e ribadisce il suo amore per il cantante che è stato un mito per tutta la sua famiglia; ma approfondisce il discorso anche sulle malattie visto che ne è appena uscito. Dice che all’ospedale ha visto bambini di cinque anni stare peggio di lui e questo gli ha fatto capire che non bisogna mai lamentarsi, qualcuno sta sempre peggio di noi.
L’intervento di Gattuso non è casuale, Reitano amava il calcio e spesso invitava i suoi amici a giocare nel campo da calcio che aveva creato, Morandi e la sua famiglia erano i più frequenti.



Un altro ospite è Red Ronnie che narra una curiosità di quando Mino (Benjamin a quei tempi) cantava in Germania, infatti aveva registrato un concerto di McCartney nel 1988 quando ancora i Beatles si chiamavano SIlver. Poi ci sono alcuni spezzoni alle prese con Umberto Bossi mentre canta Italia, i suoi rapporti con l’amato Franco Battiato e Lucio Battisti con cui ha condiviso una pensione. Il professore Mario Capanna parla di un aspetto non molto conosciuto di Reitano, fu uno dei pochi a sostenere la protesta al teatro milanese “La Scala” come protesta contro la sparatoria subita dai braccianti a Siracusa, infatti in quei anni la protesta fu trasformata in musica.
Interviene anche Cristiano Malgiglio che in quei anni era un artista meno tradizionale ma che ha sempre tessuto le lodi del cantante calabrese, successivamente Ranieri lo ricorda con la canzone “Non Prego per me”.
Il servizio più coinvolgente e commovente è quello relativo al 2007 quando canta in lacrime in TV chiaramente allo stremo delle forze fisiche a causa della sua malattia. La moglie racconta la volontà dei famigliari di nascondere la sua malattia perché erano a conoscenza della sua fragilità psicologica e non volevano spaventarlo. Dopo l’aneddoto di Chiambretti, che racconta di quando ha avuto ospite Reitano, si presenta in studio la madre che ha scritto una poesia proprio per il cantante intitolata “Ragazzo degli aquiloni”.
Il programma si chiude con la sua ultima canzone scritta prima di morire, cantata da sua figlia che commossa dimostra di aver ricevuto dal padre tutte le sue ottime doti canore. Guarda il video



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