Con il film Helena e Glory si conclude Mai per amore, il ciclo di quattro film “denincia” contro la violenza sulle donne, andato in onda su Rai Uno per quattro martedì consecutivi. Il ciclo di pellicole, dopo aver affrontato lo stalking, il pericolo rappresentato dal web e i soprusi domestiche, affronta stasera il dramma dello sfruttamento e della prostituzione. con Helena e Glory, film diretto da Marco Montecorvo (leggi qui la sua intervista), già regista di Ragazze in web. La particolarità di questo film è lo “sguardo” con cui presenterà il terribile fenimeno della prostutuzione. Di solito coinvolge ragazze giovani, mentre nel film di Pontecorfo la protagonista sarà una donna adulta, buttata per strada dal padre del suo bambino, successivamente trasformatosi nel suo aguzzino. La serie di film ha raccontato diversi modi in cui si declina la violenza sulle donne, reati che ogni anno mietono migliaia di vittime e che non rappresentano un problema solo per il sesso femminile, ma per l’intera socità. I quatrro film, ciascuno con il proprio “linguaggio” non solo racconta una storia “paradignatica” di gravi reati, ma cerca di mostrare cosa potrebbe innescarsi nella mente di coloro che si rendono colevoli di “violare” in diversi modi, le donne. Nell’intervista rilasciata a Ilsiussidiario.net Marco Pontecoro rivela che in Helena e Glory è stato pressochè impossiible portare in scena la violenza, incesurabile in quanto vero incubo della protagonista. Ma scopriamo in modo più approfondito la trama del film in onda stasera, martedì 17 aprile 2012, su Rai Uno alle 21.10. Glory, è una donna esuberante con lallegria e la musica nel sangue; Helena, è una giovane rumena chiusa e diffidente a causa tradimento di un uomo che le ha spezzato il cuore, lasciandola sola. Glory è una prostituta arrivata in Italia per guadagnare ivelocemente dei soldi perchè ha un debito da saldare e dei familiari da mantenere; Helena è invece una vittima del racket della prostituzione a cusa del suo ex-fidanzato, Cristian, che dopo averla resa madre l’ha costretta a prostituirsi. Continua alla pagina seguente.



Un giorno le due donne, spinte dalla loro vicinanza, trovano il coraggio di ribellarsi, ma Helena non sa cosa fare perchè il suo aguzzino e sfruttatore, Cristian, è anche il padre del suo bambino. Per riconquistare la libertà e la propria identità di donna, Helena, aiutata da Glory, dovrà affrontare altre vicissitudini e sofferenze. Riuscirà a riprendere in mano la propria vita? Il titolo del ciclo di film è tratto dalla canzone di Gianna Nannini, Mai per amore.

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