Pomeriggio 5, riassunto prima parte 17 aprile 2012 – Il programma Pomeriggio Cinque, condotto da Barbara DUrso, comincia con la presentazione delle ultime notizie di cronaca. In particolare, leggendo i quotidiani di oggi, Barbara DUrso ha parlato dello sterminatore di Oslo, mostrando alcuni video relativi alle riprese fatte durante il processo che lo mostrano estremamente tranquillo e sorridente. Questi, nel processo, ha detto che rifarebbe la strage. A seguire la conduttrice ha trattato, grazie anche ad un servizio, della situazione della Costa Concordia ed in particolare il ritrovamento di altri cinque corpi dispersi. Tra questi era presente anche Girolamo Giuseppe, il pianista Italiano che aveva ceduto il suo posto sul gommone ad un bambino. Uno dei tanti eroi della vicenda. Mancano ancora due corpi e per ciò che riguarda invece le operazioni di spostamento del relitto, inizieranno durante lestate e si protrarranno per almeno un anno intero. Il primo servizio è sulla pena certa, e in particolare in studio si parla di Carmela Cirella, la ragazza che fu violentata da sei giovani, tra maggiorenni e minorenni, a soli tredici anni. La ragazza allora denunciò la violenza ma non fu creduta, così dopo cinque anni, dal bagno di casa di unamica, si gettò dal settimo piano incontrando la morte. In studio il padre della ragazza Alfonso Frassanito, è un uomo distrutto ed arrabbiato che attende ancora giustizia. Luomo spiega come nessuno dei componenti del gruppo abbia avuto una pena reale per il misfatto e come questi siano ancora liberi di proseguire nelle loro vite. Inoltre Alfonso spiega come alla figlia siano stati somministrati psicofarmaci senza che i genitori lo sapessero. Oltre al danno anche la beffa, difatti il Sig. Frassanito è stato accusato di diffamazione dopo aver reagito alle parole di un avvocato in tribunale, che avrebbe definito sua figlia una poco di buono. Interviene inoltre telefonicamente lavvocato Enrico Maria Gallinaro che segue un caso simile, lo stupro della ragazza fuori la discoteca dellAquila. Si dibatte in studio sullinutilità della giustizia Italiana. Il secondo servizio della puntata è dedicato a Piermario Morosini. Viene mostrato il filmato in cui si vede lingresso del feretro giunto allo stadio di Livorno, tra applausi dei tifosi ed altre squadre. In studio Edoardo Gronda cardiologo che parla del difetto cardiaco del giocatore; una diretta poi con Stefania Zane, giornalista sul campo, che mostra gli striscioni e le interviste a quanti amavano ed ameranno per sempre il grandissimo calciatore. LItalia intera è sotto choc, per la morte prematura di un ragazzo giovane, educato ed amato da molti, che non aveva avuto già vita facile. Morosini indossava la maglia numero venticinque che sarà ritirata dal Livorno. 

Inoltre viene mandato un servizio su Monterosso, una frazione di Bergamo dove Piermario era cresciuto, numerose le testimonianze commosse degli abitanti; viene mostrato il pellegrinaggio davanti casa e l’intervista a Massimo Maccarone, amico giocatore. Questi in particolar modo tratta l’argomento defibrillatori in campo. Viene ricordato anche Bovolenta, pallavolista morto sul campo, sua moglie ha trovato molte parole di conforto per la fidanzata Anna di Morosini. In collegamento telefonico Lionello Manfredonia che nel 1989 quando giocava con la Roma ebbe un attacco cardiaco dalla quale si è salvato. Il terzo servizio è dedicato a Roberta Ragusa e la sua scomparsa attorno al quale aleggia un mistero. La scomparsa di Roberta è avvenuta due mesi fa a San Giuliano Terme, la zona però non è ancora stata ispezionata in quanto manca la mappatura del territorio. Le mamme della scuola della figlia di Roberta Ragusa si sono riunite per una raccolta di firme e non solo, l’intero popolo di Facebook si è mostrato pronto e disponibile per le ricerche. In studio Benedetta Donzella Consulente dell’Associazione Penelope a cui si è rivolta la cugina di Roberta, la criminologa Roberta Sacchi in diretta video e Giangavino Salus. Si parla soprattutto di Sara, babysitter e amante da otto anni del marito di Roberta. Sara dopo l’accaduto è stata espulsa dall’ordine religioso a cui apparteneva, i testimoni di Geova. In particolare, un’intervista a Francesco Papini, portavoce dei Testimoni di Geova, chiarisce quanto accaduto. Il portavoce ha parlato di Sara e del suo allontanamento dalla vita religiosa negli ultimi sette anni e di come questa sia stata “scomunicata” dai testimoni di Geova. Sono passati tre mesi da quando Sara è stata cacciata, Francesco Papini non rivela però le motivazioni per un segreto professionale. La scomunica, eccessiva secondo Salus, sarebbe coincisa proprio con gli avvenimenti connessi alla scomparsa di Roberta Ragusa.