Che tempo che fa, riassunto puntata del 22 aprile 2012 – La puntata andata in onda ieri sera, 22 aprile 2012, di “Che Tempo che fa”, fortunata trasmissione condotta da Fabio Fazio, ha messo insieme cultura, musica e attualità politica. Diversi ospiti calcano le scene della trasmissione, dal mondo del pop a quello della letteratura di alto livello, fino all’attualità politica più vicina a noi. Nella puntata di ieri abbiamo visto il presentatore alle prese con tre interviste interessanti. Fazio infatti ha ospitato Norah Jones, cantante e musicista di fama mondiale, che si è esibita in esclusiva per il pubblico della trasmissione, Claudio Magris, scrittore e letterato di fama, esperto in letteratura europea ma anche in giornalismo e attualità, e infine Piero Grasso, Procuratore Nazionale Antimafia , impegnato nella lotta antimafia ormai da anni, soprattutto su un piano culturale oltre che giuridico. Il meteorologo Luca Mercalli apre il programma celebrando l’Earth Day, festa del nostro pianeta, che troppo spesso manca nelle discussioni sulle problematiche umane. Poi Mercalli torna a parlarci del tempo meteorologico: ancora primavera, con piovaschi e turbolenze alternati a schiarite. Un tempo che non si stabilizzerà fino a metà della settimana. A fine mese invece si chiuderà questa variabilità con un bel sole di inizio estate. A seguire si esibisce Norah Jones. Grande ospite di talento e dalla fama di portata internazionale, appena trentenne ma già molto famosa, che intrattiene il pubblico del programma con una piccola esibizione in studio, in esclusiva per i fan che la seguono da casa. La cantante e pianista ha infatti in uscita, il due maggio, il suo ultimo album dal titolo Little Broken Hearts, raccolta di inediti di cui ci fa sentire un piccolo estratto, dal vivo, Happy Pills, accompagnata dalla sua band di musicisti, in anteprima ed esclusiva nazionale. La cantautrice ha vinto nove Grammy Awards nella sua carriera, e ha allattivo 39 milioni di album che ha venduto in tutto il mondo. Norah Jones, in seguito allesibizione, ci delizia di una breve intervista, in cui prova a raccontarci il suo lavoro. La cantautrice ha scritto queste canzoni in due mesi, in uno studio, e senza saperlo si è ritrovata un album. Il suo tour italiano sarà brevissimo, una sola data, ma la giovane cantante ci anticipa quello che ascolteremo durante il concerto con un altro pezzo che esegue in esclusiva stasera, Little Broken Hearts, il pezzo che dà il titolo al disco. Dopo la pubblicità, si torna in studio dove Fazio ospita stasera Claudio Magris, intellettuale italiano, scrittore apprezzato ed esperto di letteratura tedesca. Claudio Magris ha anche una forte esperienza di analisi della società italiana , maturata grazie alla sua esperienza di giornalista in ambito parlamentare. Nel marzo scorso Magris è stato insignito di un prestigioso premio di giornalismo, E Giornalismo, creato da Biagi, Bocca, Montanelli e Aneri nel 1995. Dal 24 aprile sarà nelle librerie il suo primo Meridiano, Claudio Magris-Opere, il primo dei due volumi che usciranno. In questo sono raccolte le opere di Magris fino al 1995. A seguire, Fazio ospita Piero Grasso, Procuratore Nazionale Antimafia impegnato ormai da lungo tempo in una guerra prima di tutto culturale contro le mafie e il loro potere nel nostro Paese. Grasso è ex pm di Palermo, ed è incredibilmente orgoglioso dei risultati ottenuti nelle ultime azioni dalla, come la chiama lui, antimafia dei fatti. Il Procuratore discute con Fazio del sistema criminale organizzato, di quali sono i suoi aspetti più nascosti e meno noti ai più, della mentalità mafiosa in sé per sé, come la descrive in maniera dettagliata e incredibilmente cruda nel suo nuovo libro in libreria dal 10 aprile, Liberi tutti – Lettere a un ragazzo che non vuole morire di mafia” ,un autobiografia e che vuole anche essere un appello appassionato ai giovani del Sud, edito da Sperling & Kupfer.
La prima percezione della mafia, Grasso, l’ha avuta da ragazzo, con la visione dei morti ammazzati per terra, e già da allora aveva deciso di capire e dare delle risposte. Sin da piccolo, infatti, Grasso voleva fare il magistrato, e così ci racconta della sua vita nell’antimafia, da Falcone alle logiche quotidiane che tolgono libertà.