Annuncio choc di Michele Santoro, nel corso della trasmissione condotta da Lucia Annunziata, su Raitre, in Mezzora. Il popolare presentatore televisivo, dopo essersene andato dalla Rai, quando i rapporti erano ormai logori e consumati da tempo, annuncia che intende farvi ritorno entrando dalla porta principale. Santoro, infatti, ha comunicato di volersi ufficialmente candidare alla direzione generale di Viale Mazzini, in ticket con Carlo Freccero, che si candiderebbe come presidente. Santoro ha anche esporto parte del suo eventuale programma, spiegando che se non si vorranno fare tagli dolorosi e licenziare delle persone, sarà necessario investire sulla multimedialità. «Io e Freccero potremmo affrontare il dibattito con altri ticket di candidati e venirne fuori bene. Abbiamo esperienza, ha spiegato promettendo che girerà il proprio curriculum e quello di Freccero al presidente del Consiglio Mario Monti e a quello della Repubblica Giorgio Napolitano. In tal senso, il giornalista si è detto convinto del fatto che chi aspiri ad una carica pubblica debba farlo in maniera trasparente, alla luce del sole, pubblica, appunto, e non andandolo a riferire a Bisignani. «Li voglio vedere quelli che fanno parte delle cricche, delle camarille, che presentano curriculum e accettano di perdere. Vediamo cosa succede, di solito abbiamo buone risposte dalla rete web. Milioni di persone che si possono mettere in cammino. Comera prevedibile, le affermazioni di Santoro hanno provocato reazioni immediate. A partire dal quella del vicepresidente della Commissione Vigilanza Rai che ha liquidato la proposta come una semplice carnevalata. Alessio Butti, capogruppo del Pdl in commissione, invece, ha fatto presente che nessuno sente la mancanza di Santoro il quale «a corto di consensi e share televisivi, ne ha escogitata un’altra delle sue per tornare alla ribalta della cronaca. Lo scrittore Roberto Saviano, invece, interviene nel dibattito accogliendo molto favorevolmente la proposta del giornalista. Secondo Saviano Monti dovrebbe premiare il merito e la storia della Rai, accettando, quindi, la candidatura di Santoro.