Pomeriggio 5, riassunto seconda parte – Nella seconda parte di Pomeriggio 5 si continua a parlare di cronaca, occupandosi di bambini rapiti: in studio ci saranno numerosi ospiti: Lorenzo Dondi(padre di Rebecca, bambina scomparsa da una settimana con la mamma Bielorussa), Marzia Tolomeo(mamma di Martina, portata in Tunisia dal padre), Antonio Marziale(presidente dell’osservatorio dei diritti sui minori). In collegamento da Roma, Tosca Taddei(nonna di Martina, portata in Danimarca da una donna nel 2003), e il ministro degli esteri Fausto Panenbianco. Da Bologna, invece, sono collegati Carlo Giovanardi del Pdl e Irene Bregola(rifondazione comunista). Inizialmente si parte con una notizia che vede l’arresto di due persone implicate nella “tratta dei neonati”. Alcune giovani mamme bulgare, con la complicità di un uomo di Castel Voltuno(e di due altri uomini provenienti della Bulgaria), vendevano bambini per la cifra di 20 mila euro. I Carabinieri di Mondragone hanno scoperto tutta la complicata rete di adozioni forzate, che venivano coperte con falsi certificati. Una notizia proveniente dal blog parla della scomparsa di Antonio Calabria: Maria Pia, sua sorella, ha chiesto di fare un appello scrivendo una mail, ed è ora a telefono. La ragazzina racconta come egli sia scomparso Lunedi, quando, recatosi a casa da un amico non è più tornato la sera, come era auspicabile. Maria Pia, tra le lacrime, racconta che all’origine di tutto vi possa essere stato un litigio col padre. L’invito è quello a contattare in caso di notizie, e il sospetto è che vi sia almeno una persona, sua amica, al corrente dei fatti: “qualcuno secondo me sa qualcosa, vi prego di contattarci perché è minorenne”. Partendo da un caso risolto dalla trasmissione, quello di Yuri che era scappato col figlio di 3 anni, si tratteranno altre vicende di rapimenti di minori. Ma prima un video ripercorre tutto, con il padre che, in trasmissione, si è rifatto vivo qualche giorno fa, ammettendo di aver portato via il bambino per disperazione, e di non aver avuto alcuna intenzione di fargli del male. Intanto la sua ex moglie gli ha promesso che lo vedrà più spesso. Il primo a raccontare di rapimenti è poi il signor Dondi: sua figlia era stata momentaneamente affidata ai servizi sociali, per via del fatto che la madre aveva manifestato da tempo l’intenzione di portarla via. Ma a una festa, sempre sotto la supervisione delle istituzioni, la donna l’ha portata via Giovedì scorso, per scomparire. Poi, Marzia racconta la sua storia: la donna ha avuto due volte il visto per la Tunisia per diritto di visita, e mentre la prima l’uomo non si è fatto rintracciare, la seconda volta lei è riuscita a incontrarlo. Racconta anche che presto la rivedrà per tre giorni: ma la cosa non basta. “Diciamo al nostro governo che è una cosa incredibile”, racconta con indignazione Marzia. Panenbianco parla del suo impegno: “stiamo facendo di tutto per risolvere questi casi”. Ma Marziale non è d’accordo: “va bene che in Italia dal punto di vista cartaceo siamo messi bene, ma la critica che muovo dalla mia esperienza è che le istituzioni si disinteressano spesso e volentieri. Se una cosa del genere succedesse in Germania, la nazione farebbe furore per riprendersi i bambini”.
Tosca Taddei parla del caso di suo figlio Fabrizio: “questa donna, dopo aver avuto la bambina da lui, ha cominciato ad andare in Danimarca sempre più spesso, fino a tornare ogni tre mesi soltanto. Dopo che lui ha fatto di tutto per riportarsela in Italia, abbiamo visto Martina cambiare, diventare quasi muta, ed a sei anni abbiamo scoperto, dopo averla riportata qui per l’ennesima volta, che la bimba cominciava a dire cose sempre più spinte, a disegnare atti sessuali espliciti. Messa sotto l’attenzione di uno psicologo, ha tirato fuori quello che aveva: era vittima di abusi sessuali, ed era costretta a guardarli e chissà, forse a prenderne parte. Da allora, per nove anni, dopo che la madre se l’è ripresa, noi non sappiamo più nulla di lei, né quello che fa, né quello che subisce”. Poi, dopo aver raccontato il suo caso limite, la signora Taddei si scaglia contro il giudice dei minori Magda Brienza: “sapete cosa ha detto quando ha visto i disegni della bambina? Ha risposto, se li vede nudi li disegna cosi”. Giovanardi tenta di fare ordine sulla questione: “ci sono tanti paesi che non si comportano come noi. Preventivamente, quando si allacciano rapporti con altri stati, bisogna essere sicurissimi di quello che si contesta”. L’onorevole troverà forte opposizione in Marzia: “siamo stufi di parole. In altri paesi il governo difende i propri cittadini. In Italia a nessuno frega nulla”. Irene Bregola si esprime in accordo con la protesta della ragazza. A seguire, un dibattito tra Giovanardi e Lorenzo Dondi assume toni accesi. Infatti il ministro tenta di intromettersi in un discorso dell’ospite, che gli intima di stare zitto: “lei prima ha esordito dicendo che il governo non c’entra nulla. Il governo non c’entra nulla? Ma lei come può dire queste cose a noi cittadini? Lei è alle nostre dipendenze, lo sa questo o no?”. Ma Giovanardi non ci sta a fare silenzio, e invita l’ospite a fare una distinzione tra governo e parlamento, prima di tutto. Poi, continuando, dirà: “voi non avete nemmeno idea di quale siano i limiti da non superare nella diplomazia tra stati”. Ma nessuno vuol stare a ascoltare le parole del politico, anche perché tutti sono coinvolti emotivamente dalle proprie cause. Il tempo si fa stretto, e la D’Urso, scusandosi per chi non ha potuto esprimere la propria opinione, promette di tornare sull’argomento nei prossimi giorni.