Report, riassunto ultima puntata (video) E andata in onda ieri sera lultima puntata stagionale di Report, trasmissione televisiva d’inchiesta condotta da Milena Gabanelli in onda su Rai 3. In questo conclusivo appuntamento lobiettivo è stato focalizzato sui diversi ruoli di notai, avvocati e commercialisti che, in Lombardia, sembrano avere il potere di decidere quali debbano essere i candidati alle elezioni. Si parla poi dell’Istituto di Credito Sammarinese, la banca che ha dovuto chiudere per riciclaggio. A Report si torna inoltre a parlare del sistema di tracciamento telematico. La puntata inizia con un’inchiesta intitolata I professionisti, in cui il giornalista Alberto Nerazzini, basandosi sulle vicende di Banche e società italiane e a San Marino, racconta quella che pare risulti essere una perfetta rete di commercialisti e avvocati. Secondo quanto viene precisato dalla legge 231 del’anno 2007, tutti i professionisti e in particolar modo i commercialisti devono rispettare determinati obblighi tra i quali quello di comunicare operazioni sospette. Nonostante ciò, nella maggior parte dei casi, essi non hanno segnalato nulla. Ricollegandosi a tutto questo, si parla poi delloperazione anti-‘ndrangheta denominata infinito e delle persone coinvolte, raccontando ad esempio la vicenda relativa a Pino Neri, avvocato commercialista calabrese finito agli arresti con l’accusa di essere il capo della ‘ndrangheta lombarda e per precedenti per traffico di droga. Il suo candidato di fiducia si trovava tra i preferiti di Ettore Filippo Filippi. Si parla inoltre di Pietro Pilello, commercialista calabrese trapiantato in Lombardia, intercettato mentre al telefono con Cosimo Barranca, arrestato con l’accusa di essere il capo della cosca Milano, gli propone una certa lista di candidati. Viene poi intervistato Angelino Borra, l’ideatore della prima radio privata Radio Milano International (divenuta oggi Radio 101), che, dopo sei anni di carcere per riciclaggio e detenzione di armi, racconta per la prima volta come sono stati sottratti circa 60 milioni di euro dai conti correnti del tribunale fallimentare di Milano. La trasmissione prosegue tornando ad occuparsi del sistema di tracciamento telematico dei rifiuti industriali. Le persone intervistate, tra le quali tra cui Paolo Uggè (alla presidenza di F.A.I Conftrasporto), parlano dellintroduzione del Sistri, argomento sul quale le polemiche sembrano non finire. Il SISTRI è il sistema utilizzato per poter tracciare i rifiuti ed è stato imposto dal Ministero dell’Ambiente; è stato poi dato in gestione a SELEX, azienda di Finmeccanica. Le aziende hanno dovuto obbligatoriamente aderire, pagando una cifra pari a 118 milioni di euro, ma il servizio ancora non è presente. Si fa notare però che il valore totale dell’appalto è molto più alto: questo è dovuto specialmente ai costi delle black box che vanno installate sui veicoli e alle penne usb, necessarie per poter identificare gli utenti. l ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, ammette che nonostante si tratti di una eredità pesante, può definirsi un valido strumento per combattere la criminalità. Al centro delle polemiche si trovano sia le imprese di produzione sia la stessa Confindustria, la quale reputa il sistema inadeguato e poco efficiente, impostato e realizzato erroneamente. Ma le imprese di produzione non cessano di protestare per l’introduzione del Sistri e alcuni giorni fa Confindustria ha nuovamente sottolineato la sua totale inutilità. Milena Gabanelli saluta infine il pubblico, rinnovando l’appuntamento a settembre per le nuove puntate di Report.



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