Roberta Ragusa: a Quarto grado notizia di nuovo avvistamento e novità su Yara Gambirasio. A Quesrto Grado importanti aggiornamenti su Roberta Ragusa: il direttore del settimanale Oggi, Umberto Brindani in collegamento da Milano, ha anticipato ai telespettatori del programma di Rete 4 una segnalazione giunta al suo giornale e non ancora pubblicata. Si tratta di una e-mail, firmata, inviata da una signora che, essendo stata in viaggio con il marito, sostiene di essere pressoché certa di aver visto Roberta Ragusa: In attesa come me alla dogana dellaeroporto di Miami. Era il 6 marzo scorso. Io e mio marito arrivavamo con un volo da Madrid; erano le 16.00, ora locale. Siamo stati in coda con tantissime persone per unora e mezza. Accanto a me cera questa signora e ricordo di averlo detto a mio marito perché voltandomi ho visto questi grandi occhi chiarissimi, quasi trasparenti, che mi hanno molto colpito. Sono una ex pettinatrice ed è normale per me guardare i visi femminili. La signora in questione era con un uomo e mi parevano allegri. Come riassume Salvo Sottile, dopo varie piste battute per le indagini (tra le quali non manca quella che si concentra sul marito Antonio Logli), era comparsa una testimone che dice di averla vista. In Liguria, infatti, la titolare di una scuola guida è stata convinta di averla avuta nel suo esercizio, dove lei è giunta a chiedere l’elemosina e pare pure essersi fermata a parlare della sua situazione. L’ipotetica Roberta, infatti, sembra abbia riferito di aver tagliato i ponti col passato, e pur rimanendo sul vago, ha spiegato di aver scelto, secondo la testimone, di vivere da eremita nel bosco ai margini di Pietra Ligure, in provincia di Savona. Ma come la trasmissione fa sapere, aggiornamenti rivelano come si trattasse di una falsa pista: la “Roberta Ragusa” in questione altro non è che una ragazza identificata che ha scelto spontaneamente quel tipo di vita. Nel registro degli indagati, come spiega Salvo Sottile, resta quindi Antonio Logli, che con la sua amante Sara resta un elemento chiave della vicenda. In trasmissione, tra l’altro, Barbara Palombelli prova a fare il paragone tra il viso della ragazza indicata come Roberta (l’eremita che si è accertato non fosse lei) e una vera foto della ragazza: non vi sono elementi di riscontro a parte una lieve similitudine degli occhi. Sabrina Scampini invece parla delle ricerche: risulta siano ancora attive attorno a San Giuliano terme. Ma per iniziare a pieno ritmo si aspettano gli specialisti, tra cui sono annoverati anche gli speleologi, al fine di cercare nelle grotte di cui è ricco il bosco attorno al paese. A Quarto Grado importanto novità sul delitto di Yara Gambirasio Pare che sugli indumenti intimi della vitma siano state trovate tracce di sperma, seppur minuscole. Il dato non è ancora sicuro, come spiega Salvo Sottile, anche per via del fatto che il Dna rinvenuto non è simile a nessuno dei quasi 15 mila campioni presenti nel database delle ricerche. Gli inviati della trasmissione si sono recati comunque nella cittadina di Mapello, all’interno di quello che, se prima era un cantiere, ora è diventato un centro commerciale. E proprio qui, sono stati trovati interessanti elementi sul caso: infatti, oltre allo sperma, sugli slip e sugli indumenti di Yara pare vi siano polveri (ancora da analizzare approfonditamente) che provengono dall’ex cantiere. La sensazione è, come mostra un inviato della trasmissione, che le indagini siano oramai ad una svolta. Continua alla pagina seguente.



A Quarto grado la testimonianza inedita di una prostituta che esercitava la professione nell’ex cantiere di Mapello – raccolta dall’inviato Giorgio Sturlese Tosi – è stata causa di una certa agitazione tra gli inquirenti che indagano sulla morte di Yara Gambirasio. “Il cantiere era sempre aperto: passavo di lì alle 11 e c’era sempre il viavai… c’era sempre stato – afferma la donna -. Io ci andavo a fare la marchetta! Loro avevano dei gabbiotti, delle casette, e io andavo lì. Ed è lì che ho trovato un taglierino uguale, proprio in quella zona lì, fuori dal cantiere, cinque o sei mattine dopo. Chiamo i carabinieri di Ponte San Pietro – conclude – e mi dicono <Se ne trovano tanti> e l’ho buttato via”. A telecamere spente però, la donna ha raccontato di non aver realmente gettato il taglierino e, incoraggiata dall’inviato del programma, nel pomeriggio lo ha consegnato ai carabinieri.

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