Il calo degli ascolti ormai assodato cè e continuerà. La tv generalista ormai non offre molto, mentre il proliferare dei canali del digitale terrestre per ora non ha dato grandi risultati. In tutto questo panorama, sono nate e prolificano alcune trasmissioni con a tema la cucina. dal 2000 che Rai Uno ha ne La Prova del Cuoco uno dei suo cardini nel daytime. Antonellona Clerici è la star indiscussa e deve il suo successo proprio alla trasmissione che ha una media di 2.600.000 telespettatori con il 19% di share.
Lexploit più sensazionale è stato però quello di Benedetta Parodi che in coda e incorporato a Studio Aperto conduceva dal 2008 Cotto e Mangiato per Italia 1. Ricette veloci e semplici preparate nella cucina di casa. Un primo libro che arriva a un milione di copie e un secondo a 800 mila. In Mediaset non le hanno dato spazio e risorse (pare che non pagassero neppure la corrente di casa Caressa/Parodi) e così la sorella di Cristina è passata armi e bagagli a La7 con un programma tutto suo, I Menù di Benedetta. La tv di Telecom (forse ancora per poco) non è Rai o Mediaset e gli ascolti sono sofferti: 2,60% con 350.000 teste.
Al suo posto è stata cooptata Tessa Gelisio che già in Pianeta Mare (Rete4) si dilettava in cambusa. Ma chiaramente è durissima ripetere gli sfarzi precedenti. Andando indietro nel tempo come dimenticare il simpatico e prezzemolone Gianfranco Vissani che dal 97 in Uno Mattina, poi in Linea Verde ci ha allietato con le sue prelibatezze? Ricordo anche le breve strisce come Gusto, al termine di TG5 ore 13.00, e Eat Parade del TG2.
Perché tanto successo? Semplicità è la parola che esalta queste trasmissioni. Semplicità delle ricette, dei prodotti e dellesecuzione dei manicaretti. I conduttori diventano parte delle famiglie dei telespettatori.
Tornando indietro negli anni, come allora non ricordare la mitica cantante Wilma De Angelis che nel 1979 esordi su lallora Tele Montecarlo (Tmc) e che per 18 anni ha continuato la sua carriera di casalinga di Voghera con Sale, pepe e fantasia, La spesa di Wilma, Complimenti allo chef e A pranzo con Wilma. Una stakanovista della cucina.
Ancora un passo indietro e andiamo al 1974, Rai Uno inaugura A tavola alle 7, la prima rubrica di cucina per insegnare agli italiani un po’ di educazione alimentare, condotta dal grande Luigi Veronelli con Delia Scala e poi Ave Ninchi.
Se i reality come GF e l’Isola sono in down, non potevano mancare quelli con a tema il cibo. Su Cielo si vede Masterchef e Hell’s kitchen (questi anche su Sky), su La7 Cuochi e Fiamme. Ai fornelli si sfidano persone qualsiasi sotto l’occhio attento di una giuria di super chef. Sempre su La7 vengono coinvolti anche i vip in Chef per un giorno che preparano manicaretti a insaputa degli avventori di un ristorante, con tanto di telecamere nascoste che spiano i loro commenti. Anche i cantanti mangiano e cucinano, All Music realizza Stelle e Padelle un programma nelle cucine dei cantanti italiani.
Spero che queste trasmissioni invoglino e aiutino le nostre mogli e casalinghe a prepararci dei gustosi pranzetti. Che dire ancora, c’è il rischio che troppe trasmissioni di cucina ci facciano venire un indigestione. Virtuale s’intende.