Wild Shock riassunto puntata 20 maggio 2012 E andata in onda ieri sera una nuova puntata dello speciale di Wild-Oltrenatura, condotto da Fiammetta Cicogna, che presenta i cosiddetti filmati e servizi Wild Shock, con avventure, storie ed esperienze ai limiti dellimpossibile. La conduttrice inizia la puntata con la storia di Charlotte Garside, la bimba più piccola del mondo: ha due anni, pesa soltanto 3 chilogrammi ed è alta poco più di mezzo metro. La bambina è affetta da nanismo primordiale di tipo 2 e recentemente i medici che hanno eseguito alcuni esami sulla piccola hanno comunicato ai genitori che Charlotte avrà comunque la possibilità di vivere anche fino a 60 anni. E’ poi la volta di presentare le gesta del 36enne Dean Potter, l’acrobata che ha imparato a sfidare la morte, da alcuni idolatrato e da altri criticato per le sue imprese esageratamente spericolate. E’ l’unico slackliner del pianeta che osa camminare su una fettuccia larga poco più di due centimetri, senza bilanciere e privo di equipaggiamenti di sicurezza. Compie i suoi percorsi sospeso nel vuoto tendendo un filo tra i più spettacolari canyon del mondo, a centinaia di metri di altezza. Lo spericolato Potter spiega di essere particolarmente attratto dalle cose pericolose, che gli permettono di rendersi pienamente conto di quanto sia preziosa la vita. Chi non ha sognato, almeno una volta di tornare un po’ bambino? A volte questo è semplicemente un vago e momentaneo desiderio che nasce e muore nei nostri pensieri. Questo è quanto ci ricorda la conduttrice parlandoci di Tania Donaldson che, nonostante sia una donna adulta, ha la mente e l’aspetto fisico di una bambina di 4 o al massimo 5 anni. La sua malattia è definita Sindrome di Donaldson, come il suo cognome: è infatti l’unica persona al mondo affetta da questo particolare disturbo di crescita. Una sindrome simile alla sua esiste, si chiama sindrome di Turner, ma è la stessa cosa e per il problema di Tania, al momento, non si conoscono rimedi. Ci viene poi presentata la storia di quattro ragazzine, due coppie di sorelle nate in con una malattia chiamata Ittiosi di Arlecchino: si tratta una grave anomalia della pelle, la quale cresce in eccesso e si presenta come una corazza a forma di quadrati di consistenza molto dura e squamosa. La sopravvivenza di queste quattro ragazzine dipende da frequentissimi lavaggi tramite i quali la pelle viene strofinata e quindi staccata. Necessitano anche di una particolare crema che ammorbidisce loro la pelle ed allontana le possibilità di infezioni che potrebbero rivelarsi fatali. Fortunatamente la ricerca scientifica sta compiendo importanti passi nel campo genetico e per queste quattro giovanissime ragazze i medici sperano di trovare presto trovare un cura o un rimedio in grado, almeno in parte, di diminuire gli effetti più sgradevoli di questa malattia.
E’ poi la volta di Alain Robert, un “uomo ragno” francese la cui passione è quella di arrampicarsi sui grattacieli: ha scalato un centinaio di strutture tra le più importanti del mondo usando semplicemente le mani nude e delle scarpe da climber. Ha iniziato le sue imprese da ragazzino, quando frequentava i boyscout, ma ha compiuto la sua prima vera e propria scalata a 12 anni quando, avendo perso le chiavi di casa mentre i genitori erano fuori, si è arrampicato fino all’ottavo piano entrando dalla finestra. E’ stato spesso arrestato per aver scalato gli edifici senza averne il regolare permesso ma non si è mai arreso . Nel 2009, a Kuala Lumpur (Malaysia) ha scalato una delle due Torri Petronas. Lo ha fatto al buio per non essere visto dalla polizia, affrontando una salita durata due ore. La conduttrice del programma ci fa poi assistere alle planate del basejumper Jeb Corliss, uno spericolato e coraggioso “uomo-uccello” che con la sua particolare tuta alare riesce a compiere voli impressionanti: il più spettacolare è sicuramente quello in cui si lancia da un elicottero da 5000 metri di altezza. Lo fa in Svizzera, lungo la parete del Matterhorn (Cervino), portando a termine sano e salvo l’impresa. Fiammetta Cicogna ci presenta infine il caso di Jordan, un ragazzino a cui lo sport piace moltissimo, anche se per lui poterlo praticare è davvero molto difficile: il ragazzo è affetto dalla sindrome di Proteo, un’invalidante patologia che si manifesta con una crescita senza controllo di ossa e di tessuti (compresi vasi sanguigni e linfatici) in diverse parti del corpo. La storia del giovanissimo Jordan è commovente e straziante, ma allo stesso tempo è un grande insegnamento per la forza con cui il ragazzino affronta le sue giornate: ha sempre un sorriso per tutti e possiede una grande di volontà certamente fuori dal comune.