Pomeriggio 5, riassunto puntata – La puntata di Pomeriggio 5 è ovviamente dedicata interamente all’ultimo saluto a Melissa Bassi, la studentessa di 16 anni morta a Brindisi, e al terremoto che ha colpito lEmilia-Romagna. La seconda parte del programma si apre infatti con un collegamento in diretta con il sindaco di Brindisi che sottolinea il grande vuoto che resterà non solo nella famiglia di Melissa ma in tutte le persone che in questi giorni hanno conosciuto la sua storia. Dopo aver dedicato tutta la prima parte agli aggiornamenti sulle indagini e ai funerali della giovane, il programma volta pagina e torna in Emilia-Romagna, colpita da un forte terremoto che ha causato la morte di sette persone: l’inviata di Pomeriggio 5 sorvola a bordo di un elicottero ciò che resta di Sant’Agostino, uno dei comuni più colpito dal sisma. A complicare i già complicati soccorsi ci ha pensato il maltempo: come era già accaduto dopo il terremoto de L’Aquila, anche in questo caso il meteo è stato inclemente. Sono tanti i volontari della protezione civile che cercano di fare qualcosa per gli sfollati ma le operazioni di aiuto non sono semplici. Vengono intervistati degli sfollati che testimoniano quello che hanno dovuto affrontare. Ancora in molti scelgono di dormire nelle proprie automobili per la paura di nuove scosse. Un viaggio tra le macerie vede protagonista una giornalista che accompagna gli sfollati nelle case. I vigili del Fuoco entrano nella zona rossa di Finale d’Emilia per cercare di recuperare qualcosa dalle abitazioni dei cittadini. Cè bisogno soprattutto di medicine, ma le case sono instabili e i rischi sono tanti. La conduttrice introduce poi la storia della piccola Vittoria, una bambina ritrovata tra le macerie. E’ mamma Alessandra a raccontare quello che è successo: ha perso la piccola per oltre due ore sotto i resti della sua casa. Bartolomeo, il papà, ha cercato di tirarla fuori: scava con le mani e continua a chiamarla per non perdere il contatto con la piccola. Alla fine grazie ai soccorsi Vittoria è stata salvata, un piccolo miracolo nella tragedia. Un omaggio viene infatti rivolto alle vittime di quanto accaduto: sono 7 i morti accertati, quattro operai e tre donne di diverse età. La conduttrice chiede il parere dell’esperto: a cosa dobbiamo un terremoto del genere? Stefano Gresta spiega che la zona può essere considerata a basso rischio sismico, ma questo non vuol dire che il terremoto debba avere una bassa intensità.
“I terremoti sono di numero minore, ma questo non vuol dire che non ce ne siano. Potrebbero esserci altre scosse di magnitudo anche paragonabile a quella principale, i casi sono rari ma potrebbe essere così. Generalmente invece le scosse successive a quella forte sono di assestamento e quindi di magnitudo inferiore”. Queste le parole dell’esperto. Paolo Liguori prende la parola per parlare del fenomeno dello sciacallaggio: molte persone in queste ore stanno facendo finta di essere dei volontari della protezione civile per andare a rubare nelle abitazioni rimaste vuote. Liguori sottolinea anche che ci sono delle chiese antichissime che hanno resistito alla scossa mentre i capannoni industriali, come quello in cui ha perso la vita un uomo, sono crollati senza che nessuno potesse fare nulla.