Ballarò, riassunto puntata del 22 maggio 2012 – Nel salotto di Ballarò Giovanni Floris ha ospitato ieri sera Vittorio Grilli, viceministro dell’economia, il giovane Matteo Renzi, sindaco di Firenze, Concita De Gregorio, giornalista di Repubblica ed ex direttore dell’Unità, Cesare Romiti, ex amministratore delegato del gruppo Fiat e attuale presidente della Fondazione Italia Cina, il vice presidente della camera dei deputati del Pdl Maurizio Lupi, Enrico Giovannini presidente dell’ISTAT e Alessandro Sallusti, direttore de Il Giornale. I temi affrontati riguardano in particolare i ballottaggi e i risultati delle elezioni amministrative concluse da poco, l’emergere del fenomeno Grillo, il terremoto in Emilia-Romagna, la crisi in Grecia e la ristrutturazione del sistema economico in Italia. Dopo la copertina satirica affidata a Maurizio Crozza, cè il collegamento da Palermo con il neo eletto sindaco Leoluca Orlando, che definisce la sua elezione una scelta anticasta, vista la sua rinuncia alla carica di deputato. Floris chiede quindi quali saranno le strategie per affrontare il buco dei conti del comune di Palermo: Orlando non sembra preoccupato e afferma che una volta ottenuta la fiducia si riuscirà ad appianare il debito, forti di un assessore al bilancio che proviene dalle fiamme gialle, il generale Ugo Marchetti della Guardia di Finanza. Dura la critica del sindaco fiorentino Renzi che, rivolto ad Orlando, denuncia una politica invecchiata, una politica dove invece occorre che ci sia un ricambio e in cui i diretti interessati svolgano la loro attività a tempo determinato. Successivamente si riprende la discussione riguardante la crisi greca. Il viceministro Grilli afferma che la Grecia rappresenta un monito per tutti i paesi europei, ma non è un must per l’Italia che vanta invece una storia differente. Nel filmato proposto, le interviste ai cittadini greci sottolineano proprio la perdita di fiducia nei politici, considerati ladri e imbroglioni, ed ecco allora che il partito emergente è quello dei neonazisti o come preferiscono farsi chiamare loro “Nazionalisti Greci” del partito “alba dorata”. I piccoli risparmiatori non credono più nelle banche e a piccole tranche recuperano il denaro che hanno in banca per nasconderlo in casa, dove sentono i loro risparmi al sicuro. “Bisogna scendere in mezzo alla gente” è il monito del vicepresidente della camera Maurizio Lupi, bisogna riconquistare la fiducia della gente: per questo motivo il partito di Grillo ha avuto successo, perché ha parlato alla gente. Concita De Gregorio, critica nei confronti di Lupi, sostiene che è facile parlare di coinvolgimento con la gente visti i risultati del movimento di Grillo, ma non basta copiare una modalità vincente per essere preferiti dal popolo. Esiste un divario enorme tra la base dei partiti ed i vertici, in cui nessun elettore si rispecchia più. Questa differenza abissale, questa mancanza di simpatia tra politica ed elettori ha fatto la differenza nelle ultime tornate elettorali. Cesare Romiti sostiene che bisogna ridare agli italiani la possibilità di sognare, di guardare con fiducia al futuro. E sulla crisi economica interviene anche il presidente dell’ISTAT che sostiene che il periodo che l’Italia sta vivendo deve essere letto secondo il principio economico del fenomeno “J”, un periodo di forte sacrificio che vedrà a medio termine una risalita dell’economia. 



Leggi anche

TALE E QUALE SHOW 2024, 6a PUNTATA/ Diretta, classifica, vincitore: Kelly Joyce domina con Grace Jones!Omicidio Garzeno, l'amico del 17enne: "I soldi? Suo chiodo fisso"/ "Pensavo che l'assassino venisse da fuori"