Nero Wolfe, riassunto ultima puntata. 24 maggio 2012 E andata in scena ieri sera lultimo atteso episodio della fiction “Nero Wolfe”, intitolato “Coppia di spade”. Il conclusivo appuntamento con linvestigatore fino ad oggi molto apprezzato dal pubblico italiano prende il via in un circolo di scherma della Roma del 1960. Nel corso di alcuni allenamenti delle urla interrompono il rumore dell’incrocio di spade: una socia del circolo, la signora Falchi, ha subìto il furto di una preziosa parure di diamanti che aveva riposto nellarmadietto dello spogliatoio. La donna accusa subito Neya, una delle istruttrici, ma Ludlov, un russo frequentatore abituale del luogo, la scagiona fornendole un alibi. La derubata decide di soprassedere fino alla sera seguente, annunciando che chiamerà la polizia solo se i preziosi non ricompariranno. A casa di Nero Wolfe si presenta Carla, altra maestra di scherma del rinomato circolo Prestige, per affidargli lincarico di provare l’innocenza di sua cugina Neya. La giovane dice di essere jugoslava e di essere fuggita insieme alla parente approfittando del fatto che la squadra olimpica di cui facevano parte si trovava all’estero. Mentre la ragazza attende però nello studio di Wolfe (con linvestigatore che intanto la osserva dallo spioncino nascosto sulla parete) nasconde qualcosa all’interno di un libro. Wolfe entra dunque nella stanza e indispettito la caccia in malo modo. In seguito rivela a Goodwin che l’accento della giovane donna l’ha turbato perché è lo stesso che aveva Anna, una serbo-croata della quale si era perdutamente innamorato nel 1938. Non si dispiace comunque di aver rifiutato il caso, convinto del fatto che Carla tornerà, soprattutto dopo aver nascosto qualcosa in casa sua, che poi si rivela essere un microfilm contenente un codice. Infatti il giorno seguente si presentano a casa di Wolfe le due cugine, e Neya a sorpresa rivela di essere la figlie dellinvestigatore che, dopo aver visto una vecchia foto della donna amata, si convince. Wolfe si rifiuta però di riconsegnare loro la preziosa pellicola perché sa che il suo possesso è estremamente pericoloso: servizi segreti americani e russi sono infatti interessati a tutto ciò che riguarda la Jugoslavia, unico paese europeo non schierato. Come è ovvio, nell’apprendere dell’esistenza di una figlia della quale era all’oscuro, il freddo investigatore rimane turbato, perciò ritiene che sia importantissimo proteggere le due ragazze: incarica dunque Lanzetta di sorvegliare la loro casa, mentre invia Archie al circolo di scherma per interrogare testimoni e protagonisti del furto. Dopo aver avuto un colloquio con la signora Falchi, viene ritrovato un cadavere in una delle sale di allenamento. Il morto è il professor Ludlov, il russo che stava seguendo una lezione di Neya, trafitto da una sciabolata dopo che all’arma è stato applicato uno speciale attrezzo, il col de mort, che rende mortale i fendenti. Neya ritrova nel suo accappatoio il misterioso accessorio insanguinato e lo consegna a Goodwin che si premura di consegnarlo al suo capo prima che lo trovi la polizia. Wolfe in tutta fretta nasconde l’arma del delitto in un dolce, il panperduto al cioccolato, proprio qualche minuto prima che giunga il commissario Graziani con i suoi uomini. Da lui l’investigatore apprende che i gioielli erano stati rubati proprio dal morto che li portava ancora addosso, ma è chiaro che i questi dovevano essere solo una merce di scambio per ottenere il microfilm. 



Naya viene fermata, ma l’intervento di uno dei soci del circolo, l’americano Faber, che muove le alte sfere, costringe il commissario a rilasciarla. In realtà l’uomo si è prodigato per la ragazza solo per farsi cedere il microfilm, ma questo si trova ancora nelle mani di Wolfe. Una visita a sorpresa a casa Wolfe di Rosa Petrini in cerca di indiscrezioni, fornisce alcune informazioni sul circolo di scherma, scenario del furto e dell’omicidio. Si tratta di un luogo frequentato da persone dei servizi segreti di ogni paese e dove avvengono intrallazzi internazionali poco chiari. A complicare le cose ci pensa poi la signora Falchi, la vittima del furto, che prova a ricattare Goodwin facendogli capire di aver visto la consegna dell’arma da parte di Neya. Poco dopo la stessa ricattatrice viene ritrovata morta. Ufficialmente sembra essere un suicidio per un’overdose di barbiturici, ma sia Wolfe che Archie sono sicuri che lei e il suo amante Barrera, avendo cercato di avere una parte nell’affare del microfilm,  l’hanno pagata cara. A questo punto l’investigatore è in apprensione per le sorti di Neya e Carla e le invita a casa sua, m quando rivela loro di non volere restituire la micropellicola, le due giovani se ne vanno; a Wolfe non resta altro che inviare di nuovo Lanzetta a sorvegliare la loro casa per proteggerle. Intanto la situazione diventa sempre più complicata: anche i servizi segreti italiani sono interessati alla vicenda, mentre l’americano Faber chiede all’investigatore di consegnargli il microfilm, ma Wolfe non cede. Viene poi assassinato anche Barrera a casa delle due cugine: la responsabile è Carla, che però è sparita. Vi è un nuovo intervento dei servizi segreti italiani, ma ormai Wolfe ha in mano soluzione e fa in modo di riunire tutti i protagonisti a casa sua. L’abile americano smaschera l’assassino, che è Faber, e il commissario Graziani è lietissimo di arrestarlo. Lo stesso Wolfe rivela poi che sua figlia non è Neya, ma bensì Carla, che ha ucciso Barrera solo per difesa personale. Lo stesso Barrera si era in precedenza accordato con Neya che, una volta smascherata, ferisce Carla con una sciabolata. Grazie a una donazione di sangue dello stesso Wolfe, la ragazza riuscirà a salvarsi e i due potranno quindi cominciare ad essere una vera famiglia. 

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