Robinson, ultima puntata con Alessandra Mussolini e Sofia Ventura. Video – Nell’ultima puntata, Luisella Costamagna annuncia che si parla di politica: al centro del dibattito  la fine della seconda repubblica, palese da segni di rinnovamento quali la caduta del governo Berlusconi e l’inizio di movimenti come quello di Beppe Grillo (il movimento Cinquestelle). In studio c’è Alessandra Mussolini del Pdl, assieme a Sofia Ventura (Università di Bologna), Alessandra Moretti (esponente del PD e vicesindaco di Vicenza), Antonello Pirotto (operaio in cassa integrazione che lavorava alla Eurallumina di Portvesme), Gianluca Verzelli, vicedirettore di Banca Akros. Non mancheranno i simpatici interventi del comico Antonio Cornacchione, mentre Claudio Soriga sarà in collegamento dallEmilia Romagna, colpita dal terremoto.
E un video iniziale mostra un “collage” di immagini apparentemente non attinenti tra loro, che vanno dal crollo degli edifici nel terremoto avvenuto in questi giorni, alla fine del Pdl, passando da alcune scene cinematografiche che simboleggiano proprio la fine di un “vecchio” modo di fare politica.
In studio, ad Alessandra Mussolini, per cominciare la serata, Luisella chiede chi voterebbe lei adesso. La risposta è dichiaratamente incerta: “comincio col dire che non ho mai votato Monti, ma anche se dovessi appoggiare il Pdl, ora non ho molte certezze, visto che persone come Fini hanno sfaldato un sistema che sembrava solido.
La Moretti invece parla del trend positivo del suo partito: “su 177 comuni più di 100 ci hanno appoggiato alle amministrative. Ma ciò non significa che non ci sia un dibattito su un nuovo tipo di politica, viste le vittorie del movimento Cinquestelle”. Insomma, per la Moretti è un trionfo complessivo ma una sconfitta di ideali.
Dopo un video che mostra l’indignazione di alcuni operai nei confronti della classe politica, Sofia Ventura esprime poi un’opinione: “la reazione di quella gente è normale in quanto la politica non ha più una risposta. I partiti sembra che ragionino come se avessero tempo, non prendendo le dovute misure per cambiare la crisi, e si è persa un’occasione di rilancio delle riforme”.
E dal rilancio delle riforme, si passa a quello dell’economia: Verzelli è chiamato a spiegare come mai le banche non diano respiro alle imprese, visto che hanno ricevuto dalla comunità Europea una grossa mole di fondi a tassi agevolati. Ma Verzelli ci tiene subito a mettere dei paletti alla questione: “non facciamo demagogia, quei soldi dati alle banche sono stati presi per colmare un buco europeo sui titoli di stato. Devono restare nel circuito per rifinanziare le obbligazioni, e tutto questo deve servire, come sappiamo, alla discesa dello spread”. Ma la Mussolini non è d’accordo: “un povero cittadino non può avere uno scoperto, cosi come un’azienda. Perchè non parla delle speculazioni su tutti i cittadini al posto di rivolgersi all’Europa?”. Verzelli prova ad obiettare, ma la Mussolini va a sopraffarlo con le parole: “lei è arrogante, non guarda neanche in faccia. Non ha capito nulla di cosa serva a un italiano ora”. La conduttrice è poi costretta a interrompere il dibattito per andare avanti.
A seguire viene mostrato un servizio nel quale la protagonista è Lilly Lapenna, ragazza che è stata designata come “leader mondiale per il rilancio dell’imprenditoria”. Ha infatti studiato un ingegnoso sistema di “microimprese” a Londra, che con dei piccoli prestiti sfida i giovani in una gara, nella quale vince chi riesce a far fruttare un prestito erogato da Mybank (che va da 1 a 500 pounds). E vincendo, non lo restituisce per intero. Non solo: chi lo fa fruttare meglio, ottiene un’erogazione fino a 2000 pounds, e chi invece perde i soldi non riuscendo a realizzarsi, lo ripaga lavorando per la comunità, assieme ai già 22 dipendenti fissi. Poi Lilly annuncia di stare sbarcando a Rimini, come prima base in Italia.



Il video detta l’incipit per il dibattito a seguire: si discute come mai, in Italia, con un sistema creditizio che dovrebbe essere consolidato, non vi sia sviluppo dell’impresa. Molti temi vengono messi “sul banco”: ad esempio la mafia, la corruzione, e il sistema fiscale. Antonello Pirotto da la sua testimonianza, in un periodo in cui i diritti salariali dei lavoratori sono ridotti al minimo. E la Mussolini non può che dare ragione all’uomo.
La trasmissione mostra le immagini di H-Farm, una start-up che raccoglie migliaia di giovani realizzatori di programmi per telefonini e computer, finanziandone le idee.
Tornati dal video, la protesta veemente di Pirotto continua: “va benissimo vedere questi giovani, ma per noi operai? cosa si fa? Passera parla di assistenza, ma a noi servono le tariffe, la possibilità di essere competitivi, non l’assistenza. Mica i nostri figli son più tonti di quelli visti prima”. E la Mussolini prova a rispondere: “il signore ha ragione, c’é un egoismo nazionale assurdo. La Merkel fa un favore alla Germania, e Monti va troppo dietro quello che lei dice”. E come Pirotto, una serie di imprenditori viene intervistata in un video. La maggior parte di loro manifesta, in una protesta a piazza Ferrara di Firenze, una grossa difficoltà ad andare avanti. A questo punto si discute su vari temi che possono essere stati causa dell’attuale stato delle cose. Uno di questi è l’esistenza di una classe dirigente inadeguata nel paese, un accesso al credito impossibile e una politica impreparata. Si giunge infine alla conclusione che l’Italia è ancora alle prese coi propri vizi, che sono la corruzione, l’evasione fiscale, fenomeni strani quale la finta invalidità o altre forme di ladrocinio allo stato, che attraversano le classi trasversalmente. E a proposito di corruzione ed evasione, vengono mostrati alcuni video che mostrano concorsi truccati e vari modi di non pagare le tasse. Guarda il video



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