Off the Report. Anticipazioni stasera: Milena Gabanelli conduce uninchiesta sul Mose a Venezia
e gli 11 miliardi dallo Stato. 27 maggio 2012, 21.00 Rai Tre – Milena Gabanelli torna su Rai Tre con un nuovo programma: la conduttrice delle inchieste scottanti, che ha guadagnato grande successo in prime time su Rai Tre con Report, arrivando anche a collaborare con importanti testate giornalistiche, come Il Corriere della Sera, torna stasera, domenica 27 maggio e la prossima domenica, 3 giugno, con Off the Report, curato da Milena Gabanelli insieme a Sigfrido Ranucci.
Se al centro del programma saranno sempre le inchieste, la novità consiste negli autori delle stesse: giovani video giornalisti che approfondiscono temi di attualità, come la gestione degli appalti e la costruzione dei porti da parte di privati (i casi di Imperia, Fiumicino e Siracusa dove a costruire è il gruppo Caltalgirone). O come la comunità Damanhur, in Piemonte, composta da circa mille persone che si ispirano alla spiritualità e a uno stile di vita in armonia con la natura e che sarebbero riuscite a influenzare fortemente le amministrazioni locali, con leggi ad hoc. E ancora le onde elettromagnetiche di Radio Vaticana, lautostrada che dovrebbe attraversare la Maremma (la A12) e gli interessi economici e politici che si intrecciano dietro la sua costruzione, sono solo alcuni degli argomenti al centro delle inchieste di Off the report che vedremo in questa e nelle prossime puntate.
Stasera si parla di uno dei gioielli dItalia, Venezia dove si sta costruendo il Mose, opera imponente, una delle più grandi al mondo, per proteggere la città dall’acqua alta. Alla città costruita sullacqua sono arrivati, grazie a una legge speciale dello Stato, ben 11 miliardi di euro.
Nonostante gli ingenti investimenti risulta che il Comune non abbia soldi per fare le manutenzioni e per pareggiare il bilancio, arriva a cedere parti del proprio patrimonio.
Milena Gabanelli introdurrà stasera a una serie di servizi che cercheranno di ripercorre le contraddizioni delle politiche e degli investimenti pubblici sulla città che è patrimonio dellUnesco.
Come il permesso di far accedere piazza San Marco a navi enormi, grandi anche quanto il Titanic, nonostante sia proprio il moto ondoso causato dal traffico di navi e imbarcazioni in genere a creare i danni più grossi alle strutture di Venezia, messe alla prova dalla corrosione dell’acqua.