Archimede la scienta secondo Italia 1 ha debuttato ieri sera: nella prima puntata del programma, Niccolò Torrielli (la Iena famosa per i suoi “sconvolt quiz”) ci conduce in vari ambiti della scienza, mostrandoci nuovi studi nel campo dei robot, la resistenza della materia organica al deterioramento, l’esito di un’ipotetica battaglia tra un pirata e un cavaliere e la differenza tra il pianeta terra e il pianeta Venere. Inoltre, lo scienziato Greg Foot mostrerà i suoi esperimenti al limite delle leggi della fisica e un investigatore archeologo proverà a scoprire dove si nasconde il tesoro del tempio del Re Salomone in Israele. Il primo filmato entra nel mondo dell’edilizia, mostrando vari studi sulla resistenza alla pressione dell’acqua di alcuni edifici. A seguire, le indagini di Dean e Joanne (scienziati) vanno a sondare l’ambiente della robotica, per capire se esiste un epoca in cui gli androidi ci sostituiranno. Alcuni studi mostrano la minuziosa riproduzione di tutti i muscoli facciali, compresi gli occhi. Altri particolari mostrano fino a che punto si è spinta la programmazione della personalità di questi “uomini artificiali”. A parlare è Bina, una donna robot che reagisce agli stimoli esterni conversando con gli umani. Dopodiché, due scienziati di Edimburgo hanno provato a mostrare gli effetti della decomposizione di alcuni cibi, inserendo in un ambiente isolato visibile al pubblico vari tipi di frutta e verdura. Claire George McGavin (entomologo) descrivono il sopraggiungere degli insetti a partire dagli avanzi di decomposizione dei batteri e delle muffe. Il servizio si sposta anche nell’esercito americano, mostrando i metodi di conservazione sottovuoto delle “razioni K” (specifiche scorte di cibo a lungo termine). Michelle Richardson (nutrizionista), spiega un segreto per la conservazione degli alimenti: utilizzando marmellata, miele, zucchero e sale, infatti, si creano condizioni ideali per la conservazione, ottimizzata in assenza di ossigeno. L’esperimento da casa, quest’oggi, vede Niccolò impegnato a mostrare come bloccare una pallina in plastica cava su di un piano inclinato sfruttando gli attriti, e riempiendo quest’ultima con un liquido poco viscoso (come il miele), assieme a una pallina più pesante (in questo caso la pallina di un mouse). Nella rubrica “incredibile ma vero”, viene mostrata un’usanza del passato bizzarra quanto crudele: quella di cospargere alcuni schiavi egizi di miele per allontanare le mosche dal faraone. Un’altro esperimento fa credere a un ragazzo di avere poteri di telecinesi solamente utilizzando dei particolari metalli che si disciolgono alla temperatura di 29 gradi. Poi viene presentata la serie “duelli impossibili”. Oggi, con a disposizione un’infinità di armi, alcuni studiosi cercano di ricostruire minuziosamente un’ipotetica battaglia tra un cavaliere e un pirata. La squadra di analisti vede L’ingegnere biomedico Geoffrey Desmoulin, il programmatore di computer Max Geiger, mentre le squadre di “battaglia” vedono contrapposte il veterano dell’esercito David Coretti (nei panni del cavaliere) e Josh Paugh (esperto di armi cavalleresche) a Michael Tritt e David Hernandez (esperti di armi e combattimento di pirati). Alla fine della serie di analisi si scopre che il cavaliere (dotato di alabarda, stella a spuntoni, spada e un potente fucile) soccomberà contro il pirata (equipaggiato con armi leggere quali un fioretto affilato, una balestra e una piccola pistola). L’agilità sarà il fattore in grado di fare la differenza. Greg Foot, invece, tenterà di scoprire quanto tempo un uomo riesce a mantenersi vigile e cosciente in una bara, stabilendo con test scientifici l’impossibilità a uscire dalla cassa in caso di sepoltura prematura. Nel secondo, si farà prelevare in anestesia locale una piccola parte del suo muscolo, per saggiare il sapore della carne umana… Continua alla pagina seguente.



E a proposito di esperimenti bizzarri, due scienziati mostreranno in trasmissione quanto sia rischioso gettare acqua su olio da cucina alla temperatura di ebollizione. Ma per farlo, non si accontenteranno della teoria, passando direttamente alla pratica. E questo gli costerà ben due incendi. Il messaggio finale risulta ben chiaro: per spegnere olio in fiamme bisogna utilizzare solo il coperchio di una pentola. Dagli esperimenti “domestici” si passa a dare uno sguardo allo spazio, analizzando tutte le varie condizioni che hanno permesso il proliferare della vita sulla terra. Nell’indagine, un pilota di aerei si sposterà a seimila chilometri di altezza, sopra lo strato di atmosfera, mostrando immagini rare. E alcuni astronomi parleranno, a turno, dell’importanza dello strato che ricopre la terra per la vita: dal filtro che esso costituisce per i raggi del sole, fino all’opera di mantenimento della temperatura che svolge. Tale atmosfera verrà paragonata poi a quella del pianeta Venere, scoprendo che i gas che la compongono sono indispensabili per determinare la vivibilità del pianeta. Nel frattempo, due servizi brevi mostrano gli effetti delle invasioni di locuste e di coccinelle in alcune zone dell’Australia. Nel servizio finale un archeologo si reca alla ricerca del tesoro del Tempio di Re Salomone in Israele, scoprendo, grazie a un’indagine tra gli studiosi e la gente della città, che nei sotterranei si potrebbero celare ancora dei cimeli. Ma la serie di cunicoli rende difficilissimo scavare, per via dei continui allagamenti, le zone in cui si trova il tempio, nel quale l’imperatore Giustiniano portò probabilmente i preziosi.

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