Ballarò non si è aperto con Maurizio Crozza che fa capolino alle spalle di Giovanni Floris per la tradizionale apertura di puntata all’insegna della satira. Il comico genovese ha voluto fare un passo indietro e ha decido che non sarebbe stato consono far ridere in un momento così drammatico per l’Italia e in particolare per le popolazioni dell’Emilia. Crozza aveva preannunciato l’astensione dalla copertina nel pomeriggio, sulla sua pagina di Facebook, in cui aveva appunto scritto che l’apertura della puntata non sarebbe stata all’insegna della satira e della risata. La puntata del programma condotto da Giovanni Floris si è aperta con emergenza terremoto che in Emilia Romagna è gravissima e per cui è chiesta attenzione e collaborazioni alle istituzioni e agli italiani. Erano in studio Renato Balduzzi (Ministro della Salute), Antonio di Pietro (presidente dellItalia dei valori), Guido Crosetto (esponente del Popolo delle Liberta), Alessandra Moretti del PD, Francesco Micheli (impiegato nella Guardia di Finanzia). In collegamento il sindaco di Genova Marco Doria. Tra i giornalisti, Lucia Annunziata e Sergio Rizzo del Corriere della Sera coi loro servizi, Nando Pagnoncelli presidente Ipsos con sondaggi e infografiche. Floris, che ha mostrato alcuni media stranieri che parlano del nostro paese: al primo posto c’è il calcioscommesse con le partite truccate, seguite dallo scandalo “Vatileaks” e dagli echi dei processi di Berlusconi. Ma tutta la prima parte della trasmissione è dedicata ai fatti tragici successi in Emilia Romagna. Floris fa un sunto delle città interessate dalla catastrofe assieme al sismologo Antonio Amato, che parla di sciame sismico, preparando gli ascoltatori ad altre scosse e spiegando il motivo del terremoto: si tratta di due zolle continentali che si sono urtate. Una mappa mostra la pericolosità legata a possibili terremoti, evidenziando le cosiddette “zone rosse” (quelle attorno all’Appennino). In diretta da San Felice Sul Panaro (MO), il sindaco parla dell’assistenza nelle zone terremotate, visti gli ingenti danni. Il ministro Balduzzi spiega poi in studio come procederanno gli aiuti per le vittime: “la compostezza con la quale stanno reagendo in quelle città è esemplare. Tutti vanno aiutati con delle procedure in grado di finanziare la ricostruzione e abbattendo tutta una serie di adempimenti per le tasse che non potranno essere fronteggiati”. Francesco Rocca (presidente straordinario della Croce Rossa Italiana) spiega come procederanno gli aiuti: “stiamo pensando prima di tutto a cibo e un tetto. Ma anche l’aiuto psicologico è importante, visto che vi sono persone con un forte radicamento territoriale che temono il cambiamento e il futuro”. Di Pietro interviene nel dibattito dando il suo punto di vista di tipo politico: “io ce l’ho con tutte quelle persone che sapevano come si sarebbero dovuti realizzare gli edifici per non farli cadere e non lo hanno messo in pratica”. Paola Baruffi è inviata da Finale Emilia (MO) col sindaco: visibilmente disorientato, l’uomo spiega come il secondo “schiaffo”, ovvero la doppia scossa di terremoto di ieri, abbia reso difficile una veloce ripresa, e invita tutta la nazione a partecipare aiutando. Dopo aver affrontato la prima parte legata al terremoto, si passa a parlare degli altri temi: gli scandali legati alle scommesse calcistiche e la disperazione degli Italiani di fronte agli effetti della manovra di Monti. Un video mostra alcuni lavoratori precari parlare in merito alla corruzione di politica e sport, auspicando nessuna pietà per chi, già ricco, sullo stato italiano potrebbe aver lucrato. Continua alla pagina seguente.  



Micheli è il primo a parlare di questo “caos”: “similmente al terremoto in Emilia Romagna, questi accadimenti hanno scosso lo stato alle fondamenta dal punto di vista finanziario”. Accodandosi a Micheli, la giornalista Annunziata esprime il suo parere: “siamo nel crollo di un sistema. E Monti ha detto una cosa esatta nelle sue parole di oggi, in cui consigliava di fermare il calcio per 3 anni e cercare di risanarlo”. Di Pietro parla di “effetto emulazione”: “il capitalismo sarebbe dovuto essere la salvezza della nostra società. Ma purtroppo gli imprenditori, i politici e i banchieri più di successo, così come i calciatori, si sono sempre dimostrati i meno corretti”. Un servizio mostra un’inviata recarsi a Piazza Affari per comprendere da dove provengano gli scambi di titoli dello “shadow banking”, un sistema in cui la compravendita di questi avviene senza alcuna tracciatura. L’intento è capire cosa veramente sia salvabile del nostro spread e della speculazione sul debito pubblico. Ma l’Italia appare piazzata male sui mercati, a vantaggio della Germania. E si parla anche di partiti, cercando di capire quali, tra quelli rimasti, sia il più appoggiato: per avere un’idea dei dati si consultano i sondaggi di Pagnoncelli, che vedono il PD piazzato al primo posto sul Movimento 5 Stelle. Quanto al possibile premier, pare che i cittadini vogliano un nuovo rappresentante che emerge dalla società civile. Resistono anche Monti, Bersani, Casini e Alfano. Il sindaco Doria si esprime su tutto quanto emerso dalla seconda parte della serata: “è chiaro, dai vari servizi che avete mostrato, che c’è una sfiducia verso il potere. Anche a me, durante la campagna elettorale, hanno sempre chiesto ‘ma chi te lo fa fare’? Però ho sempre pensato di rappresentare una parte dei cittadini che oggi si mettono in gioco”. La Moretti concorda con Doria: “è evidente che non c’è più molta credibilità in noi. Dobbiamo raccogliere la sfida, e ridare credibilità all’Italia”. E a proposto di ripresa, si parla anche di “spending review”, con un servizio che mostra quali siano i tagli da realizzare nei prossimi mesi.

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