I nuovi sviluppi sul caso di Melania Rea, i parenti delle vittime degli incidenti stradali, le bravate di Mario Balotelli e pregi e difetti della dieta più gettonata, in questo momento, dagli italiani. Sono questi gli argomenti trattati a Pomeriggio Cinque Cronaca. Lo spin off condotto da Alessandra Viero, giornalista di TgCom, ritorna sul caso della donna trovata morta nel bosco di Ripe di Civitella, con un collegamento con Roberto Lamura dal tribunale di Teramo per l’udienza prevista. Verranno analizzate le larve rinvenute nel corpo della donna per stabilire l’orario in cui è stata assassinata. Verranno poi prese in esame due prove importanti, di cui la prima risulta essere il fotogramma preso dalla telecamera di Ripa di Civitella, che raffigura Salvatore nei momenti in cui cerca la moglie, per capire se gli abiti che ha indossato sono quelli che poi ha consegnato alle autorità, mentre la seconda prova risulta consiste nell’esaminare se tra i cinque orologi sequestrati al marito, vi sono delle tracce ematiche di Melania.



Vengono lanciati due servizi: in uno vengono spiegate le motivazioni per cui i giudici ritengono colpevole Parolisi, primo fra tutti i ripetuti tentativi di depistare le indagini, mentre nell’altro vengono elencate tutte le amanti dell’uomo. Oltre alle già note Rosa e Ludovica pare ne siano spuntate altre. Pare che per un periodo, il militare abbia frequentato tre soldatesse contemporaneamente. La scrittrice Antonella Boralevi spiega che in questo caso, Melania rappresenta la paura di tutte le donne, ovvero la preoccupazione di essere tradite dal proprio marito. Si passa, quindi, ad esaminare la seconda tematica della trasmissione, ovvero le stragi sulle strade: un servizio spiega della strage che accadde il quindici gennaio del 2011, quando Fabio Gulotta, di ventidue anni, si mise alla guida della sua BMW ubriaco, e colpii in pieno l’auto della famiglia Quinci, composta dal capofamiglia, maresciallo dei carabinieri, dalla moglie e dalle due figlie.



Nell’incidente sopravvisse soltanto il maresciallo, il quale dopo sei mesi si suicidò, in quanto venne accusato di omicidio in concorso di colpa, per non aver rispettato uno stop. In collegamento il cognato del maresciallo ostiene che il dolore per aver perso la sorella, i nipoti ed il cognato è ancora vivo, e che l’unico fattore accurato è la velocità del BMW, ovvero oltre i 120 chilometri orari nel centro abitato, mentre il fratello di Quinzi sostiene che la famiglia è stati uccisi due volte, poiché la giustizia non ha ancora fatto il suo corso.

Un nuovo servizio spiega un altro caso. Questa volta ad agire è stata un’auto pirata che il 29 gennaio del 2011 ha tentato di uccidere due fratelli gemelli, Christian ed Andrea, di 17 anni, che attraversano le strisce pedonali per tornare a casa, dopo un pomeriggio passato in oratorio a divertirsi. L’auto ha investito e ucciso sul colpo Andrea sotto gli occhi del fratello. In studio è presente la madre Elisabetta, che spiega che alcuni testimoni ricordano che l’auto aveva fatto un sorpasso azzardato in prossimità di un incrocio in un centro abitato, e che stava per portargli via anche Christian che ancora oggi è sotto shock per la perdita del fratello. Infine, vi è un’ultima testimonianza, quella di Franca, madre di Raffaele, anch’esso morto in un incidente stradale: la donna ricorda che suo figlio era in auto con la moglie, e che stavano tornando a casa dopo un’uscita di famiglia.



L’auto del figlio è stata travolta in pieno da un’auto guidata da un rumeno di trenta tre anni, il quale aveva un tasso alcolico cinque volte superiore rispetto al consentito. La donna conclude che l’assassino ora è in carcere con una condanna di tre anni e mezzo, ma che ci sono ancora due gradi del processo che potrebbero ridurne la pena. Interviene quindi l’avvocato Musicco, che sostiene che questi sono proprio dei reati, e come tali devono essere giudicati, con delle pene severe.

L’argomento di sposta su Mario Balotelli; da Cracovia, l’inviato Pardo spiega che il clima dei giocatori italiani è sereno, anche se c’è la preoccupazione di essere eliminati. Aggiunge che l’attaccante del City è un giocatore giovane di soli 22 anni, e che il fatto che abbia commesso degli errori e che talvolta non riesce a fare le sue giocate vincenti è sinonimo di maturazione dal punto di vista calcistico, in quanto sente la pressione e l’importanza della maglia della nazionale italiana. Viene mostrato quindi un servizio in cui si mette a confronto il Balotelli atleta, che ha vinto parecchi trofei con City e Inter e il ragazzo che spesso combina bravate. 

La parola viene data alla Boralevi, che sostiene che rendere questi calciatori dei miti è completamente sbagliato, Meluzzi, invece, che spiega che è la gente che rende i calciatori idoli, e che trova simpatico Balotelli, in quanto politicamente scorretto.

Infine, l’ultimo argomento trattato riguarda la dieta di Dukan e quella mediterranea: in collegamento da Parigi, l’ideatore di tale dieta, il professor Dukan, che puntualizza che non è stato radiato dall’albo dei medici, ma che, avendo smesso di lavorare, ha chiesto di non comparire nei tabulati dei medici, prassi per i professionisti in pensione. Aggiunge poi che il successo della sua dieta deriva dalla semplicità di comprensione della stessa, la quale si divide in quattro fasi, di cui la prima consiste nell’assumere solo proteine, la seconda di assumere cibi con molte proteine, differente dalla prima. Si passa, quindi, al mantenimento per centotrenta giorni, mentre l’ultima fase consiste nel regolarsi per evitare di riprendere peso. Il professore sottolinea il fatto che la sua dieta è composta da settanta due cibi diversi, ventotto dei quali risultano essere verdure. Viene poi spiegata in cosa consiste la dieta mediterranea: questa è composta da cinque porzioni di frutta e verdura, dal sessanta per cento di carboidrati e dal venti di proteine.

La parola viene poi data a Laura Avalle, che sostiene che la dieta Dukan è soltanto una moda, così come tutte le diete stagionali, mentre il dottor Sorrentini spiega innanzitutto che una dieta deve essere prescritta da un medico e sostiene che la dieta Dukan è dannosa poichè si perderebbe massa muscolare e non grassa, rischiando di creare problemi ai reni. Il professor Dukan ribatte, infine, che la sua dieta non è una moda, e che sopratutto non è dannosa poichè risulta essere molto equilibrata.