Pomeriggio Cinque 27 giugno. Nella puntata di Pomeriggio Cinque Cronaca di oggi si è discusso il caso terribile della morte del ragazzino che era in gita con la sua parrocchia. Il piccolo, Franco Lori, 11 anni, è morto di arresto cardiaco sembra per la grande fatica sopportata in una gita che durava da ore sotto il sole cocente, sul Monte Calvana vicino a Prato. Nel corso del programma vengono presentate alcune testimonianze degli altri ragazzini che erano in gita con Franco: dicono che il bambino sin dall’inizio della gita chiedeva di tornare a casa dai suoi genitori. In effetti anche i genitori ammetteranno di aver quasi costretto il figlio a iscriversi all’oratorio perché passava quasi tutto il suo tempo da solo a casa a giocare al computer. Dopo essersi fermato per diverse volte si è accasciato definitivamente per terra e, nonostante larrivo dei soccorsi non cè stato niente da fare. Ovviamente è stata aperta una inchiesta sulla sua morte: secondo le testimonianze dei soccorritori non sarebbe vero che anche altri bambini stessero male per la lunga gita e per il sole. Erano solo spaventati per quel che succedeva. La madre di Franco lamenta invece che i soccorsi siano arrivati con due ore di ritardo. In collegamento esterno da Roma Barbara Palombelli interviene sullargomento: Credo che nonostante si tratti di una tradizione per la parrocchia, la gita poteva essere rimandata viste le condizioni climatiche, è davvero troppo il caldo di questi giorni. Ora mi dispiace per il parroco che ha visto morire il bambino, per i suoi genitori e per tutti i bambini che hanno assistito alla tragedia le parole della giornalista.
In diretta da Prato una delle animatrici delloratorio che per prima ha soccorso il piccolo Franco spiega: Non mi sembrava che il bambino avesse qualche anomalia, pensavo che la sua lentezza fosse dovuta al fatto che fosse un po cicciottello. Don Carlo si è accorto che il bimbo aveva un passo più lento così lo ha portato davanti per rallentare tutto il gruppo. Non è vero che allinizio il bambino si è lamentato, tutti dicevano che la salita era dura, era una cosa normale. La conduttrice chiede quale sia stato il momento della tragedia. Dopo una salita io sono rimasto con lui, mi sono accorta che ha iniziato a dire cose senza nessun senso. Franco poi si è accasciato al suolo. Ho chiesto subito a una ragazza di chiamare i soccorsi mentre un altro chiamava il sacerdote. Franco aveva perso conoscenza ma continuava a respirare, la mia impressione è stata quella di un bambino che russava. Gli ho aperto la bocca e ho seguito tutte le istruzioni dei soccorsi queste le parole della donna.
La Viero chiede quando siano arrivati i soccorsi e la signora risponde che erano passate circa un paio di ore e non sa come mai ci abbiano messo tanto. Descrive poi tutte le fasi dei soccorsi quando le condizioni del bambino sono peggiorate. Secondo il capo ufficio stampa della Diocesi di Prato, Gianni Rossi, non c’erano le condizioni per rimandare la gita, ne è testimonianza il fatto che nessuno degli altri bambini si è sentito male. In collegamento da Roma anche Alessandro Meluzzi che invita ad aspettare i risultati dell’autopsia prima di trarre conclusioni affrettate.
Nella seconda parte del programma viene presentata una intervista esclusiva ad Al Bano Carrisi, il noto cantante che ha appena pubblicato un libro dal titolo “Io ci credo”. Nel libro parla della sua profonda fede cristiana e la sua vita sin dall’infanzia.
Al Bano viene intervistato in esclusiva. “Sono nato in un piccolo paesino del Sud Italia” dice e quello di cui mi sono sempre nutrito, oltre al poco cibo che c’era per noi, era la fede. Sono cose che non si possono negare. Nella vita succedono sempre cose che non ti aspetti ma la fede non ti lascia mai, per questo io ho sempre cercato di approfondire il mio rapporto con Dio. Ci sono stati momenti brutti che ho superato grazie alle risposte che ho trovato” sono queste le parole di Carrisi che spiega cosa lo ha spinto a scrivere il libro.