Maurizio Crozza, Ballarò, riassunto e video ultima copertina. 26 giugno 2012 – Con lultima puntata di Ballarò va in scena anche lultima copertina firmata da Maurizio Crozza che comincia salutando entusiasta il pubblico e il conduttore Giovanni Floris, dicendo: “E’ finita! Finalmente le vacanze!”: Il problema, spiega Crozza, è solo dove andare in vacanza. Dice di averlo chiesto a sua moglie che ha espresso il desiderio di andare fuori dall’Europa, ma Crozza spiega allora che per farlo sarà sufficiente rimanere a casa… Il fatto è che è difficile decidere di staccare e lasciare tutto in sospeso con così tanti interrogativi, come che succederà al vertice europeo del 28 e del 29 giugno? Che sarà dell’euro? E del tesoriere della Margherita Luigi Lusi? E che dire poi della partita Italia – Germania? Crozza si chiede per chi tiferà il nostro Presidente del Consiglio Monti, per l’Italia o per la Germania (con annessa imitazione)? Vorrà prendere finalmente una posizione ferma nei confronti dei teutonici o spererà che la monetina lanciata dallarbitro si fermerà di taglio, senza cadere né da una parte né dallaltra? Il monologo di Crozza prende poi di mira il governatore della regione Lombardia Roberto Formigoni, al centro di diverse polemiche che parlano di un presunto avviso di garanzia. Crozza spiega allora che Formigoni è la seconda persona che gli italiani non vorrebbero in barca con loro, solamente dopo Schettino. Da abile imitatore qual è, Crozza si mette allora nei panni di Formigoni che afferma con convinzione di non aver mai ricevuto alcun avviso di garanzia. Il comico genovese, continuando a imitare Formigoni, spiega che in caso di dimissioni la Lombardia andrebbe via con lui, visto che ha provveduto a fornirla di rotelle e di gancio da traino, portandola dunque via come fosse una roulotte. Quel che è certo, spiega poi Crozza, è che gli uomini della Lega hanno tolto il loro appoggio a Formigoni per ragioni di moralità Lo sguardo del comico a questo punto è eloquente e si chiede: la Lega che se la prende con Formigoni per la moralità?! Maurizio Crozza si rivolge poi a uno degli ospiti di Floris, il giovane Matteo Renzi: ed è proprio sull’aggettivo “giovane” a far leva Crozza che prende di mira con diverse battute il sindaco di Firenze, spiegando che potrebbe anche essere scambiato per il nipote di Ruby. Passando poi a quell’intesa che sembra delinearsi tra il PD e l’UDC, cioè tra gli eredi di Berlinguer e Andreotti, fautori all’epoca del compromesso storico, Crozza definisce, con un gioco di parole, questa sorta di alleanza odierna come un “controsenso storico”. Una parte della copertina è da sempre dedicata all’imitazione del leader del PD Pierluigi Bersani prendendo in giro il suo modo di esprimersi che spesso lo vede iniziare le frasi con un “Ragazzi. Così ecco che il Bersani/Crozza riferendosi all’Emilia terremotata afferma che il PD non è mica qui a “ricostruire le case con il vinavil” oppure “a guardare sotto la gonna del Dalai Lama”. Infine Crozza si congeda e conclude la sua ultima copertina della stagione.



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