Mistero, riassunto puntata 27 giugno 2012 – Ieri sera, mercoledì 27 giugno 2012, è andata in onda su Italia 1 una nuova puntata di Mistero, programma sul soprannaturale e non solo condotto da Paola Barale e tutti i componenti del team di investigatori: ecco infatti Pablo Ayo che si occupa di Ufo, Daniele Giullà esperto di eventi sovrannaturali e il misterioso Adam Kadmon che è sempre pronto a svelare qualche interessante e ipotetico complotto internazionale. La puntata presentata ieri inizia con la misteriosa morte del celebre e geniale pittore Caravaggio. Fin da sempre è stato un artista controverso, ma quando si trasferisce dalla Lombardia a Roma inizia a registrare un notevole successo. La sua vita, oltre la pittura, era fatta di alcol e perdizione. Un giorno, quando uccide un protettore, il Vaticano mette una taglia su di lui ed è costretto a fuggire a Malta. Poi torna per scusarsi e passa gli ultimi giorni a Porto Empedocle dove muore. In una cripta fra tante ossa riescono a trovare le sue. Nel secondo servizio Daniele Bossari parla dello strano caso dei disegni profetici di Parravicini. Uno che ci interessa particolarmente è quello che riguarda i Giochi Olimpici del 2012. Questo dipinto realizzato nel 1972 ha una simbologia molto similare ad alcuni elementi dei giochi: il serpente (simbolo dei giochi), una torcia, il simbolo dei Clash (gruppo ufficiale delle Olimpiadi). Oltre a questi c’è quello inquietante di una falce che rappresenta la morte o una terza guerra mondiale fra le tre principali aree: USA, Russia e Cina. Un’altra curiosità è la corrispondenza fra la struttura del disegno e l’area dove si svolgerà l’Olimpiade. A Kollon in India esiste un uomo capace di resistere alle scariche elettriche senza rimanere fulminato. Coloro che lo intervistano gli fanno tre test e luomo dimostra non solo di non soffrire la scossa, ma anche di trasferire l’energia elettrica a un frullatore e un fornelletto. Paola Barale indaga sulla presunta morte di James Paul McCartney avvenuta nel 1996 a causa di un incidente stradale, successivamente (si dice) sostituito da un sosia. Paola va a indagare proprio a Liverpool nella famigerata Abbey Road che è il più famoso disco della band, la copertina sembra dare indizi sulla morte di McCartney. Intervista anche Donato Pastore, il massimo esperto nel campo e visita una officina di Milano dove c’è la macchina di McCartney aggiustata dopo l’ipotetico incidente mortale. Le analisi al computer invece danno poche corrispondenze di somiglianza fra il sosia e Paul, perfino il programma del FBI dice che non sono la stessa persona. L’analisi audio invece dimostra una somiglianza del 90% e quindi il dubbio rimane. Nel servizio successivo Bossari viene inviato nella piccola cittadina marchigiana di Camerano situata vicino al monte Conero e famosa per la sua grande necropoli. La cittadina sotterranea supera i 2 km ma il vero mistero giace nella chiesa di San Francesco dove si narra ci sia una cripta dietro l’altare. 



Dopo aver ottenuto il consenso da parte dell’assessore alla cultura della cittadina, il team fa un buco nel pavimento e si cala all’interno della cripta. All’interno trovano numerose ossa e teschi, ma la scoperta più strana è una cassa da morto di piccole dimensioni. Una volta aperta scoprono un bambino in uno stato di putrefazione stranamente basso. Le autorità stanno indagando sull’identità delle ossa identificate ma ancora non si sa nulla. Mario D’ignazio cattura l’attenzione di due inviate di Mistero: l’uomo si professa veggente e porta su di sé le stigmate dopo una visione della Madonna. La sua notorietà lo ha portato perfino a creare un tempio nel giardino e sono molti i suoi adepti che arrivano da ogni parte dell’Italia, così le due inviate indagano sulla veridicità delle sue affermazioni. I casi strani sono due: le sue preghiere sono sotto sorveglianza e solo durante esse avvengono i sanguinamenti che causano svenimenti fra gli spettatori. Un professore di chimica dell’università di Pavia mostra tre facili modi per simulare delle stigmate ma dalle analisi il sangue risulta comunque di D’Ignazio. La copertina del disco “Blood on the Dancefloor” di Micheal Jackson ha suscitato molte curiosità per la mancanza di una torre gemella e le braccia che segnano l’ora del crollo della prima. Il cantante ha anche il lutto al braccio e il pavimento ha simboli massonici, mentre in sottofondo si nota una nube di polvere. Un’altro caso di cui si occupa Bossari è quello di Pier Fortunato Zanfretta, un vigilantes che tutte le notti percorreva la stessa strada. Il 6 giugno del 1978 alle 23:30 durante lo svolgimento del suo lavoro vide un’ombra alta e girandosi notò un essere verde con due mani gigantesche. Da quel giorno fu rapito più volte e sono in molti a credere alle parole dell’uomo. Andando sul luogo dei rapimenti si verificano strani eventi elettromagnetici. L’uomo, parlando di una strana scatola luminosa, ha anche detto che torneranno a riprenderlo nel 2012.

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