Verrà ricordato come il patto dei 15. Laccordo è ormai maturo sussurra il portiere del Vicenza, Paolo Acerbis. Gli zingari e i bolognesi hanno lavorato bene e sono riusciti a portare al tavolo i grandi dEuropa: riesco a scorgere Hollande, che in realtà tifa France; Cameron, che passeggia nervosamente da una parete allaltra dello stanzone; Rajoy, che, in un angolo, intona sommessamente un canto Mariano; il presidente dell’Ucraina, Yanukovich, che litiga con il collega russo Putin su chi dei due deve accendere il gas in cucina; lex premier olandese Mark Rutte (nomen omen), alle prese con i suoi cronici problemi di gastrite alla fine di un pranzo; in fondo, quasi in disparte, il nostro primo ministro, Mario Monti, che continua a ripetere davanti a un microfono spento: Non è una proposta del Governo italiano, ma io sospenderei gli Europei di calcio per almeno quattro anni.

Quisquilie, pinzillacchere. Ormai hanno firmato, scommettiamo? mi dà di gomito il giocatore della Lazio, Stefano Mauri. Sono in ballo cifre imponenti: si parla di un giro di scommesse pari allintera dotazione del fondo salva-Stati dellUnione europea: 500 miliardi di euro! E lultima occasione per salvare la moneta unica titolerebbe il Financial Times, se solo fosse a conoscenza della combine. Ma ormai ci siamo: a pochi giorni dall8 giugno, fischio dinizio dei campionati europei di calcio, laccordo (chiamato in codice Angela Merkel? E una Bet-tègola: da bet scommessa e tegola nel senso di sciagura) è stato finalmente trovato: sarà un Germania contro tutti, Angela Merkel-Resto della Ue, Bundesbank contro NBP (Narodowy Bank Polski) o, se preferite, Bundesbank contro NBU (NBU-Banca Centrale dellUcraina). Sì, in questi Europei 2012 lEuropa è pronta a presentare il conto alla Germania.

Il piano è dettagliato. Si comincia il 9 giugno, Portogallo-Germania. Stadio strapieno, neanche uno che ha pagato il biglietto: infatti sono tutti portoghesi! Al 27 del primo tempo, entrata assassina di Bruno Alves su Mario Gomez: menisco e legamenti ko. Gomez esce in barella, espulso per doppia ammonizione (la prima per perdita di tempo al calcio dinizio, perché si è dilungato troppo nello stringere le mani alla terna arbitrale e al quarto uomo; la seconda per simulazione sul presunto fallo del difensore portoghese di origini brasiliane). In dieci per i tedeschi sarà dura. Ma bisogna sempre fare i conti con la caparbietà teutonica.

Se la prima occasione dovesse sfumare (Cristiano Doni mi dice che punta tutto sullover), niente sarà ancora perduto: il 13 giugno, toccherà allOlanda. Gli orange sono convinti: Faremo le scarpe, anzi, gli zoccoli a questi nazisti delleuro!. Sneijder addirittura promette: Vedrete Robben da matti!. Nellintervallo della partita lex premier Rutte inviterà a cena Angela Merkel ed è previsto che gli vada di traverso il cibo, con le note conseguenze legate alla sua cronica gastrite. Sommersa da questo eloquio laringoesofageo, per la Cancelliera sarà una serata da cancellare…

I tedeschi, però, non si lasceranno facilmente intimorire. E se i tulipani non ce la facessero? Tranquilli, nella successiva partita del girone contro la Danimarca, il 17 giugno, ci giocheremmo il tutto per tutto: il sorteggio, naturalmente pilotato, designerà come arbitro il greco Vampiros Affangulis. Tanto per capirci, uno che i risparmi di una vita, 435.000 euro, li ha investiti in blocco nella Piraeus Bank. Risultato? Tutti svaniti nel nulla, dopo che la Merkel ha imposto la ristrutturazione del debito pubblico greco. Insomma, Vampiros ha il dente avvelenato con la Germania, praticamente è come un toro infuriato che vede rosso solo a sentire la parola Ja!, figuriamoci a stringere la mano a Schweinsteiger (che infatti giocherà tutto lincontro con larto destro fasciato). Al momento del lancio della monetina, tutta lEllade sarà costretta a trattenere il fiato: Affangulis tirerà in aria lultima moneta da 2 euro circolante in Grecia. Al solo pensiero mi suggerisce Omar Milanetto scommetto 10mila euro che eviterà il lancio della monetina e altri 10mila euro che assegnerà palla e campo alla Danimarca. Affangulis dovrà arbitrare a senso unico: non solo espellerà, ma addirittura smonterà lintera panchina teutonica, farà allontanare un intero settore di stadio occupato dalla tifoseria tedesca, alla quale, prima di essere cacciata, rivolgerà più volte il gesto dellombrello. Un comportamento esemplare. Ma potrebbe rivelarsi unarma controproducente: e se tutto ciò rinforzasse lanimus pugnandi dei tedeschi? Beh, qualora la Danimarca non dovesse vincere, larbitro Affangulis mi assicurano gli zingari – il giorno successivo verrà fatto ritrovare suicida nella vasca da bagno del suo hotel, riempita fino allorlo di feta, ammuffita in ouzo (liquore a base di anice) e tzatzìki (yogurt lavorato con cetriolo, aglio e olio).

Ammettiamo però, come ipotesi remota, che la Germania riesca a passare il turno preliminare; a quel punto scatterebbe il piano B, interno 5, scala C, mappale 26. Quarti di finale: Germania-Grecia. In tribuna donore, la vedova Affangulis con un paio di molotov camuffate da bottiglie di Gatorade. Beppe Signori gongola: Io punto tutto sulla disfatta: 5 a 1 e già si immagina il titolo del quotidiano di Atene Eleftherotypia: Cinque pere, una dracma (lequivalente del nostro cinque colpi, un soldo).

Con questo giro di scommesse in ballo, c’è da scommettere che la nazionale allenata da Joachim Low possa arrivare in semifinale, dove, garantiscono gli “ungheresi” – sfiderà la “sorprendente Ucraina”, che avrà nel frattempo eliminato una spenta Francia, già vedova di Carla Bruni. Ma da una soffiata del giocatore del Siena, Filippo Carobbio, che l’ha saputo da un suo cugino che ha parlato con la zia del fratello dell’autista dell’autobus che qualche volta porta a casa tutto l’entourage del “valoroso presidente della Federcalcio ucraina”, vengo a sapere che la “coriacea squadra guidata da Oleg Blochin” potrebbe vendersi la partita con i tedeschi, in cambio di un consistente aumento dell’interscambio commerciale con la Germania.

A quel punto – e saremmo al giorno della finale – per salvare quel che resta dell’operazione “Bet-tègola” – tutte le speranze si concentrerebbero sull’Italia (che nel frattempo avrà eliminato Inghilterra e Spagna, e dici niente!). Già, toccherà a noi… Mario Monti non ci è stato di grande aiuto. Ha continuato a ripetere come un automa: “Non è una proposta del Governo italiano, ma io sospenderei gli Europei di calcio per almeno quattro anni”. Nel frattempo Rutte, sempre alle prese con la gastrite, discute (a suo modo) rumorosamente con Putin se togliere o meno la fornitura di gas al fornelletto di Yanukovich; Hollande è in piena trance, ma oltre che per la France, tifa per l’Holland e al grido di “Liberté, Fraternité e Cecité” arriva pure a inneggiare per la Republique Tchèque! Bisogna fare qualcosa, e presto. In tribuna d’onore ci sarà Angela Merkel in persona. C’è da escogitare una contromossa. “E se invitassimo Silvio Berlusconi?”. Applauso generale. Ecco, la nostra arma finale sarà l’ex premier italiano, appassionato di calcio e noto alle diplomazie di mezza Europa per la sua abilità nel fare scherzi durante i vertici Ue. Contattato telefonicamente nel suo quartier generale di Arcore, visto ormai il tempo libero a disposizione,  assicura che non mancherà l’occasione di poterci dare una mano. “Ho già in mente il piano (che non è il “piano B, interno 5, scala C, mappale 26” di cui abbiamo parlato sopra): innanzitutto, dopo gli inni, prima che la Merkel torni a sedersi, provvederò a mettere una manciata di puntine sulla sua sedia. Subito dopo, mentre ci stringeremo le mani, con una pompetta nascosta sotto la giacca le spruzzerò il vestito con un liquido indelebile. Infine, se dovessimo andare ai rigori, le infilerò nel decolletè, di stile rigidamente teutonico (in pratica una fessura), un paio di lucertole vive. Vedrete, vi divertirete da pazzi, ci potete scommettere!” (detto fatto: mezza squadra del Bari è corsa subito in una ricevitoria e in tutta Italia si è registrato un incremento del 31,2% delle giocate). Ma ciò che conta è l’esito della partita. Come finirà? “Zingari”, “ungheresi”, bolognesi e tutti gli indagati del calcioscommesse non hanno dubbi: “Vinceranno gli azzurri: 4-3, e il gol decisivo sarà di Rivera”. Rivera???

 

(I raggi del sole, che diritti e luminosi fendono la tapparella della mia camera da letto, mi svegliano di soprassalto; guardo l’orologio, segna già le 6:30. Sono in ritardo: “la Merkel” sarà arrabbiatissima con me. Non tollera di dover aspettare l’autista, soprattutto se italiano. Vabbè, le darò la solita giustificazione, quella che uso ogniqualvolta devo salvarmi da un imprevisto:  “Mi scusi, Frau Kanzlerin (“signora Cancelliera”), ma ho finito solo a notte fonda i compiti a casa che mi ha dato ieri sera”)