E’ Anna Maria Tarantola il nuovo presidente della Rai. E’ quanto si apprende in attesa di un comunicato ufficiale da parte della televisione di Stato. Stamattina infatti si è riunito il nuovo consiglio di amministrazione eletto da pochi giorni e si è proceduto alla votazione. Tra l’altro la Tarantola era anche assente. Secondo quanto comunicato in modo informale il consigliere di area Pdl, Antonio Verro, si è astenuto, mentre tutti gli altri hanno votato per lei. Il motivo della non presenza al consiglio di amministrazione della tarantola sarebbe dovuto a motivi di “garbo istituzionale” e per rispetto nei confronti del consiglio stesso, come ha detto lo stesso neo presidente Rai. Non basta però la votazione a concludere la vicenda della nomina: la commissione di vigilanza della Rai adesso dovrà dare il suo parere definitivo. Per far ciò, dovrà esserci una maggioranza qualificata pari ai due terzi del totale, cioè 27 voti su 40. Rimangono alcuen perplessità, specie da parte Pdl, sugli effettivi poteri che andrà ad assumere la signora Tarantola che, ricordiamo, è giunta in Rai su consiglio del capo del governo. Nata nel 1945, Anna Maria Tarantola ha lavorato per quasi tutta la sua carriera alla Banca d’Italia, a cominciare dal 1971 dove ha ricoperto la carica di direttrice di filiali. Dal 2009 è vicedirettore generale della Banca. Secondo quanto si è detto fino ad oggi, Tarantola avrà il compito principale di risanare la grave situazione di deficit della Rai e ha già fatto sapere che non interverrà personalmente sulle scelte e sulle nomine interne. Si era registrato un braccio di ferro non da poco tra le forze politiche in particolare il Pdl e Mario Monti sulla possibiltià che la tarantola diventasse presidente della Rai, tanto che il capo del governo aveva minacciato il commisionariamento della televisione di Stato se non si fosse arrivati a una decisione netta, cosa che poi c’è stata. Negli ultimi mesi si era parlato di lei anche come possibile governatore al posto di Mario Draghi e come sottosegretario al Tesoro nel governo Monti. Sia per la vaga somiglianza fisica, ma soprattutto per il carattere deciso, Anna Maria Tarantola è stata soprannominata “lady di ferro” in ricordo dell’ex premier inglese Margaret Thatcher.
Secondo indiscrezioni, non sarebbeor mancati i probemi stmane durante la votazione. La seduta sarebbe anche stata sospesa per circa un’ora per “problemi tecnico-procedurali”.