Su Canale 5 Enrico Brignano tra best of e nuovi sketch Enrico Briganno ha regalato ai telespettatori di Canale 5 unesilarante serata. Il venerdì sera della rete ammiraglia Mediaset è ancora una volta allinsegna della comicità. Lo spettacolo di Enrico Brignano è stato strutturato in modo molto particolare, in quanto ognuno degli sketch comici era introdotto da alcune domande di un’intervista “muta”. Il comico ha iniziato proprio con il rispondere ad alcune domande su sua madre e suo padre e su come essi hanno reagito al suo grande successo. I primi sketch sono poi dedicati, seguendo sempre il filo dell’intervista, ai genitori italiani. Ci sono le mamme e la nuova moda di dare dei nomi stranieri ai figli. E non solo nomi stranieri, ma anche nomi strani, come Selvaggia ad esempio, che poi ci si stupisce se una bambina con questo nome si arrampica sui lampadari! Sempre per restare in tema di genitori, si può immaginare come il babbo di Giacomo Leopardi abbia provato in tutti i modi a stanare suo figlio dalla sua stanza, senza sortire mai alcun effetto, perché il ragazzo ovviamente era troppo impegnato a scrivere le sue poesie. E poi, chi non ricorda la propria mamma che ogni giorno puliva casa, sempre in attesa di un fantomatico ospite che sarebbe potuto arrivare prima o poi? Ma anche se si era sempre in attesa di questo misterioso personaggio che non giungeva mai, arrivava alla sera il momento della cena e nonostante fosse dicembre c’era sempre l’insalata di riso, quel piatto freddo in cui la mamma metteva dentro praticamente tutto quello che riusciva a trovare in frigo. Brignano ha ricordato poi i tempi della scuola. La materia in cui andava più forte era senza dubbio “copia”. A scuola c’era anche Leopoldo, il secchione che sapeva più di tutti ed era veramente brutto, così brutto che a parole neanche si può spiegare. Faceva una rabbia quando entrava in classe! E quando la professoressa arrivava e diceva “oggi interroghiamo”, ecco che, guarda caso, chiamava proprio Brignano. Lui faceva finta di non capire e si fingeva preparato, anche se in realtà si chiedeva “ma che materia insegna questa qua?”. Il comico è passato poi a parlare delle differenze tra uomo e donna. Le donne ad esempio hanno amicizie ben più profonde rispetto agli uomini, che portano avanti fin da quando erano bimbe e si prendevano mano nella mano. Ma per loro i problemi più grossi si fermano tutti all’altezza dell’esofago e così esse hanno un tale groppo in gola che neanche riescono a parlare. Come non menzionare poi quelli che si sposano il 13 agosto ed hanno anche il coraggio di invitarti dopo che hai già prenotato la vacanza e hai dato anche la caparra? Il problema del matrimonio innanzitutto è nel regalo, perché non sai mai cosa comprare. Risolto poi il problema del regalo, ecco che emerge la questione dolente: come vestirsi? Le donne non sanno mai cosa indossare, mentre gli uomini tendono sempre a riutilizzare gli abiti. Per questo, di solito, c’è il classico battibecco tra moglie e marito. L’uomo normalmente compra le scarpe nuove in fretta e furia e quando arriva il giorno del matrimonio sono così lisce che lui rischia di lasciare i molari sulla navata. Per la donna comunque più le cose vanno e bene e più c’è qualcosa che non va, così è capace di chiedere: “come mai sono quattro mesi che non litighiamo più?” e le amiche rispondono “forse lui ha un’altra donna, forse ne ha due o forse è omosessuale!”. Cosa dire invece delle banche? In fondo sono un po’ come casa tua. Perché? Perché in realtà la tua casa se la sono già presa e quando provi ad entrare loro non ti vogliono, perché hanno da fare e non possono perdere tempo. Così prima di entrare in banca devi depositare tutto negli appositi contenitori, anche le chiavi della macchina. Poi riesci ad entrare e fa un freddo a meno 43 gradi e se chiedi di abbassare loro non capiscono ed abbassano a 90 gradi! Per non parlare poi dei vari codici che iniziano a chiederti quando arrivi allo sportello! Alla fine ti consigliano anche di non prendere i tuoi soldi e di fare invece un bell’investimento. E se provassimo invece a chiederci “Che cos’è una multa?”. La risposta è semplice: si tratta di un solo foglio che dice che 7 anni fa tu andavi tre chilometri oltre il limite e così devi pagare, anche se ti vengono i dubbi e tutti ti domandano “possibile che non ti ricordi cosa hai fatto sette anni fa?”. E poi, tempo fa le multe avevano delle scadenze ma oggi, siccome non riescono a sbrigare tutte le pratiche, lo Stato ha tolto il limite alla scadenza delle rate, così finirà che andranno anche in eredità. Ma un uomo che perde i punti sulla patente si ritrova letteralmente frustrato e non sa cosa fare, finché gli viene l’idea: “diciamo che è stato nonno”! Continua alla pagina seguente.
Pesanti quasi quanto le multe sono le bollette del gas, tanto che si vedono persone che di fronte a certe somme rimangono senza parole. Agli italiani comunque piace andare all’Opera. Si tratta di qualcosa che non si deve capire ed è proprio per via del mistero che la gente paga il biglietto. Loro cantano in falsetto, il pubblico non capisce nulla, ma è proprio per questo che trova bello lo spettacolo. Comunque, non è bello che noi italiani abbiamo l’abitudine di dire “mamma li turchi” o anche “bestemmi come un turco”. Spesso inoltre si apostrofa qualcuno dicendo “parli come uno scaricatore di porto” e allora i caricatori di porto, quelli come parlano? E anche quando si dice “fumi come un turco”, è solo un modo razzista di parlare per rivolgersi a qualcuno che esagera. Alla fine dello speciale, Brignano ha chiuso questa sorta di suo “The Best of” con un saluto al pubblico, sperando ovviamente che si sia divertito.