Una storia d’amore struggente e contrastata lunga cinquantatré anni, sette mesi e undici giorni, notti comprese, tanto il tempo con cui il protagonista impiegherà a conquistare la sua innamorata. E’ questo quello che propone il menù di questa sera di Rai3. Tratto dal romanzo simbolo di una generazione, andrà in onda alle 21.10 sul terzo canale Rai, L’amore ai tempi dei colera. La pellicola porta la firma alla regia di Mike Newell, già dietro la macchina da presa di film molto diversi fra loro: la commedia campione di incassi con Hugh Grant e del gangster movie con Al Pacino e Jhonny Depp, Donnie Brasco. Protagonisti della pellicola Javier Barde e Giovanna Mezzogiorno. Il primo, diventato da poco padre con la compagna Penelope Cruz, è interprete di molte produzioni hollywoodiane ed indipendenti fra cui dell’indimenticabile Il mare dentro che tratta il tema dell’eutanasia. La Mezzogiorno è, in questa pellicola del 2007, alla sua prima prova importante in una produzione non italiana. Fedele al romanzo di Gabriel Garcia Marquez, L’amore ai tempi del colera racconta la storia di un uomo e una donna a cavallo del Novecento, secolo carico di promesse e buoni presagi. Il telegrafista Florentino Ariza (interpretato da Bardem) con la passione per l’arte e la poesia si innamora perdutamente della bellissima adolescente, Fermina Daza (Giovanna Mezzogiorno). Sullo sfondo di Cartagena, città resa magica dalla sapiente penna di Gabriel Garcia Marquez , il colera coglie all’improvviso i suoi impotenti spettatori. Femina sposerà, infatti, Juvenal Urbino un brillante medico aristocratico che tenterà di debellare la malattia. Al momento del matrimonio manca l’alchimia fra i due. L’amore nascerà, infatti, lentamente nel corso del matrimonio dopo anni di quotidianità e di tradimenti del marito. Durante tutti questi decenni, Florentino Ariza intraprende una scalata sociale all’interno della Compagnia Fluviale dei Caraibi, appartenuta alla zio, allo scopo di sentirsi degno di meritare l’amore di Fermina Daza. Si incontrano casualmente mentre lei passeggia col marito, ma la donna ostenta sempre una ferrea indifferenza. 

Ciò è motivo di tristezza per Florentino, che ha un carattere malinconico ma paziente e testardo. Quando finalmente Juvenal Urbino, ormai anziano, muore cadendo da una scala, Florentino Ariza si reca a casa della vedova, e le ribadisce la sua promessa d’amore. La donna lo caccia subito di casa, ma qualche mese dopo risponderà alle lettere che Florentino le spedisce, come se la sua ira si fosse placata dopo tanti decenni di finta indifferenza.