Nel traffico urbano sono ingombranti. La loro massa imponente e la possibilità con le quattro ruote motrici di superare ogni ostacolo incoraggiano la prepotenza di chi li guida. Anzi, i sociologi da marciapiede (scienzati che studiano il comportamento dei pedoni nel traffico urbano) hanno osservato uno strano fenomeno: più la macchina è grossa, più te la ritrovi posteggiata vicino, se non addirittura, allinterno, del posto dove devi andare. Insomma, sono in tanti a non riuscire a mandar giù la presenza in città dei Suv. Nonostante qualche città cominci già ad organizzarsi, come Napoli, dove è stata messa a disposizione la CircumveSUViana.

Generalmente i Suv sono guidati da signore e signorine, che lo impiegano per lo shopping, andando appunto suv e giuv per le strade cittadine, dopo aver passato anni a utilizzare, come comune mezzo di trasporto, il passeggino, la bici Graziella, il tandem, e, nei casi più evoluti, microscopiche city car.

Un caso a parte è rappresentato da Lapo Elkann. Non avendo mai imparato a posteggiare il suo Suv (la sua abilità alla guida è paragonabile a quella delle signore e signorine di cui sopra), è solito portarsi appresso Gianni Murales, il cugino graffitaro del giornalista Gianni Mura. Murales lo aiuta con le sue bombolette spray colorate a mimetizzare il mezzo con lambiente. Per esempio, se Lapo vuole parcheggiare in un parco, Gianni provvede allistante a dipingere la fiancata con finti alberi trompè loil; se Lapo vuole parcheggiare sul marciapiede, et voilà, in due minuti le portiere del Suv diventano strisce pedonali; se Lapo vuole fermarsi sui binari del tram, il writer in men che non si dica copre la carrozzeria con il classico colore arancione; se decide invece di sostare davanti allingresso di un cimitero, il suo Suv prende immediatamente le sembianze di un carro funebre color Greys Anatomy (grigio cadaverico).

Altro motivo di critica sono i cosiddetti SUVenir. Come dice lo Zingarelli, un vocabolario che sa tante cose perché le ha rubacchiate in giro qua e là, i SUVenir sono le tipiche ammaccature, profonde e indelebili, che in caso di semplice contatto il Suv lascia sulla carrozzeria di unaltra autovettura (generalmente la vostra). Inimmaginabili le conseguenze, sempre per laltra autovettura (generalmente la vostra), in caso di tamponamento o incidente: laltra auto (generalmente la vostra) essendo un mezzo, rischia di ridursi di colpo a un quarto.

In realtà, questa non è lunica definizione accettata. Secondo il mensile specializzato in lingua araba Kur-da-kì Alì (lequivalente del nostro AutoSprint), i SUVenir altro non sono se non le macchine di grossa cilindrata che tengono sul loro comodino di 3 chilometri quadrati gli emiri del Qatar e quello di Dubai. Ma come si possono distinguere i due emiri? Quello di Dubai è un tipo sempre molto annoiato (La vita? Du bai così! ama ripetere a chi gli chiede come passi le sue giornate), mentre quello del Qatar parla sempre con un po di raucedine (Saràcatarr, caro emiro del Qatar!, gli ricorda però il suo medico personale online, lamericano dottor Mouse. Mouse? Mickey Mouse).

Chi possiede già un Suv, spesso ne vuole acquistare un altro; piuttosto che venderlo, però, anche con buon profitto, preferisce prestarlo a un amico o a un conoscente: in questo caso si parla di contratto di SUVaffitto.

Comunque, al di là delle critiche, i Suv raccolgono così tanti consensi che anche le grandi catene della distribuzione alimentare si stanno organizzando per lanciare i SUVermercati, dove in pratica si potrà fare la spesa direttamente tra gli scaffali senza scendere dal proprio monovolume-fuoristrada. Non solo: sarà possibile consumare uno spuntino veloce nei Fast SUV, zone appositamente predisposte per gli appassionati di una moda che tra qualche mese diverrà ai nostri occhi assolutamente usuale.

Novità arrivano anche dal mondo dei fumetti: la Marvel ha creato un nuovo supereroe. Si chiama SUVerman: è un tipo screanzato e prepotente, che non rispetta le regole né i suoi pari grado. Il suo Suv è così grande che, in una delle prime storie, con un solo getto del liquido lavavetri ha spento la Torcia Umana.

Ora, dopo i mini Suv, i compact Suv, i crossover Suv, i full size Suv e i luxury Suv, per soddisfare la voglia di lusso ostentato dei BRICconi, i nuovi miliardari dei Paesi emergenti (in Brasile, Russia, India e Cina, i cosiddetti Bric, non ci sono problemi di spazio per guidarli e parcheggiarli), i costruttori si sono gettati sui SUVerhuman, cioè i modelli SUVrumani.

La spagnola Seat, in collaborazione con la Florentino Perez Construccion Mas Granda (azienda edile di proprietà del presidente del Real Madrid), ha realizzato il modello “Santiago Bernabeu”: è un Suv da 12mila cavalli di potenza, con 70mila posti, tutti a sedere. Il bagagliaio è dotato di addetti magazzinieri, armadietti, vasca idromassaggio con velina (bionda o mora, in base al modello). Tra i sedili anteriori e posteriori è collocato il campo di calcio e al posto dello specchietto retrovisore c’è il maxi-schermo con annesso tabellone per formazioni delle squadre e risultati.

La General Motors e la Electric Boat (il principale costruttore Usa di sottomarini) lanceranno presto sul mercato il “More & more down Suv” (in italiano “Sempre+Giuv”): modello anfibio-sommergibile con 3,5 milioni di cavalli di potenza, alimentazione a batterie nucleari, profondità massima di discesa 250 metri, dotato di compartimenti stagni, periscopio anti-autovelox e sonar di segnalazione per parcheggi sicuri. Velocità massima: 480 kmh. Anche a grandi profondità va come un siluro.

Da una joint venture Fiat-Ministero per il Turismo è nato “Benvenuti al Suv”: 80 cavalli di razza Morgan Horse (la stessa di Furia, cavallo del West), disponibile in due versioni. La prima, denominata “Alberobello”, a forma di gigantesco trullo in vetroresina, è dotata di ogni comfort: dalla masseria con annesso uliveto, posta nell’abitacolo, fino al frantoio in  pietra, installato in corrispondenza della coppa dell’olio; nella versione “Torna a Surriento”, invece, sono previsti numerosi optional: dal forno in mattoni a vista e pietra ollare incorporata, adatto per pizza e arrosticini di pesce, all’occorrenza utile anche per le grigliate, alla spiaggia con mare prospiciente e musicante indigeno (“Vir ‘o mare quant’è bello / ‘spira tanto sentimentooo…”), posti sul lato sinistro del bagagliaio.

Ai nastri di partenza anche il modello “BigaJim”: un Suv di soli due cavalli, che verrà prodotto in un solo esemplare al mondo, fatto realizzare su misura da e per lo stilista Cavalli. Alimentazione a fieno. Quando Cavalli lo guida in un qualsivoglia contesto urbano – siano le affollate strade del centro di Milano o di Roma come le viuzze chic di Porto Cervo o Cortina – da bravo narciso ama farsi ammirare alla guida, esclamando a gran voce: “Gran bella biga!”.

Infine, la vera novità del 2012. E’ il modello “SUVzuki”, l’unico a due ruote. Ha un serbatoio con portata massima di 210 litri, sella in prato della Val Gardena, bauletto posteriore estraibile con: armadio a tre ante in legno massello, letto matrimoniale con poggiatesta in ràdica laminata oro, doccia solare e sauna. La versione sport tourer “Grand Traveller GTXXXL” è dotata di ristorante con 15 coperti, cucina casalinga sushi, e Sasha, geisha di lontane origine kirghize, grande esperta di massaggi shiatsu e sculture origami modellate con le Pagine gialle (non a caso, la lettura preferita dai giapponesi). Nel bauletto a sinistra, a richiesta, può essere installata una tensostruttura adatta per la rappresentazione di opere del tradizionale “teatro No” giapponese. E nel bauletto di destra che cosa ci sarà mai? Semplice, il libretto di circolazione e il SUVerbollo. Dove pensavate li tenessero i documenti di guida i motociclisti giapponesi?