Salta ancora una volta lelezione dei sette membri del Consiglio di amministrazione della Rai di competenza parlamentare e, tra le polemiche, la votazione di Vigilanza è stata rimandata alle 9 di domattina. Dura la reazione del segretario del Pd Pier Luigi Bersani che in mattinata, rispondendo alle domande dei giornalisti a Montecitorio, aveva dichiarato: Ho sempre detto: a questo punto si deve procedere alle nomine, se c’è un impasse o la destra fa trucchi si commissaria. Ora basta: vediamo come va oggi ma bisogna andare ad esito altrimenti c’è una sola via. Della stessa opinione anche il leader Udc Pier Ferdinando Casini che su Twitter scrive: ”Se la Vigilanza Rai non assolve ai suoi doveri di nomina, è giusto procedere al commissariamento della Rai per evitare deriva fallimentare”. Sulla stessa linea infine anche il vice presidente di Fli Italo Bocchino, secondo cui “sulla Rai non c’è più tempo da perdere. Monti faccia il Monti e la commissari immediatamente, sottraendo il servizio pubblico a ricatti e giochi politici”. La nuova fumata nera di oggi è invece arrivata a causa delle decisioni di Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliariello, rispettivamente capogruppo e vicecapogruppo vicario del Pdl al Senato. Andiamo con ordine: prima Paolo Amato annuncia: Di fronte alla situazione di stallo creatasi ieri in commissione di Vigilanza Rai e alle giuste rimostranze della pubblica opinione, ho deciso, oggi, di dare il mio voto alla candidata Flavia Nardelli. Mi assumo apertamente, come è mio costume, la responsabilità di questa scelta, che è in linea con le mie convinzioni e con gli interessi generali della Ra. La quale ha bisogno di amministratori disinteressati, autonomi e capaci. Detto questo, tengo anche a precisare che nelle votazioni di ieri ho invece seguito le indicazioni del mio gruppo. Successivamente Gasparri e Quagliarello fanno sapere che il senatore Amato ci ha comunicato la sua volontà di dimettersi dal gruppo del Pdl, il che ha costretto il presidente del Senato, Renato Schifani, a sostituire tra i componenti della commissione di Vigilanza sulla Rai lo stesso Amato con Pasquale Viespoli.



 Tale sostituzione, hanno poi spiegato Gasparri e Quagliariello, “comporta tempi tecnici ai quali per quel che è di nostra competenza adempiremo il più rapidamente possibile, ma che ci impediscono oggi di garantire lo svolgimento della votazione per il rinnovo del cda”. Ecco allora che tutto è stato rinviato a domani, nonostante Amato avesse anche risposto poco dopo facendo sapere di non avere in realtà rassegnato le dimissioni dal gruppo Pdl, ma di aver “semplicemente preannunciato un voto in dissenso com’è accaduto tante volte, in questa legislatura, a deputati e a senatori del Pdl, senza che ciò comportasse alcunché”. Gasparri e Quagliarello però, si dicono convinti del fatto che Amato avesse in precedenza “annunciato le sue dimissioni dal gruppo del Pdl davanti a testimoni” ma fanno comunque sapere di aver preso atto del cambiamento di idea. 

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