La lira è andata in pensione dieci anni fa, ma è stata la regina della puntata numero 5 di Quinta Colonna, il programma di Salvo Sottile andato in onda ieri sera su Canale 5. Un tema che è comunque attuale vista la crisi delleuro, che rende naturale chiedersi se non valga la pena tornare a una moneta nazionale. La prima domanda che Salvo Sottile ha voluto porre è stata proprio: sarebbe meglio tornare alla lira? In collegamento, Alessandro Plateroti, vicedirettore de Il Sole 24 Ore spiega subito che sarebbe un male. Ma la gente comune non la pensa proprio così e da Cellino San Marco cè in collegamento proprio un rappresentante della gente, Al Bano. Il suo primo stipendio, ricorda Al Bano, fu di 25.000 lire, quando non era ancora famoso e lavorava in un ristorante. Il cantante si dice comunque favorevole alleuro perché di certo la moneta unica ha creato aggregazione e ha eliminato molti problemi che potevano avere in precedenza i viaggiatori.



Mentre si discute sullutilità delleuro, proprio in Puglia ci sono molti lavoratori che si trovano a dover scegliere tra la salute e la possibilità di continuare a portare a casa uno stipendio per mantenere la propria famiglia. questa la storia dellIlva di Taranto, i cui dipendenti torneranno a protestare giovedì in strada con le loro famiglie, mentre i giudici saranno chiamati a decidere sulla sorte dellazienda nella giornata di venerdì. I lavoratori non solo invocano il diritto al lavoro e chiedono di restare nella loro fabbrica, ma per la tutela della salute vorrebbero anche che chi di dovere si occupasse dellambiente.



Carlo Rienzi, presidente del Codacons è in collegamento da Roma e riguardo allIlva sottolinea che i lavoratori devono continuare a lavorare, ma serve anche una bonifica. Per quanto riguarda invece largomento del confronto tra leuro e la lira, Rienzi fa notare che tornare alla lira significherebbe dare spazio di nuovo alla speculazione, che si verifica inevitabilmente a ogni cambio di moneta. In studio cè Guido Crosetto del Pdl, che spiega luscita dalleuro con la metafora del ponte, passando il quale non si sa cosa si troverebbe e quindi sarebbe un rischio troppo grande. Paola Concia del Pd, anche lei ospite di Salvo Sottile, è assolutamente daccordo e ritiene che sia necessario costruire una società migliore per i propri figli e non peggiore.



Ma i tedeschi cosa pensano degli italiani? Cè da chiederselo visto anche che Angela Merkel si trova in vacanza nel nostro Paese, come tanti suoi connazionali. Per loro lItalia è vista come il sud e non pochi ci considerano una vera e propria palla al piede. Tobias Piller, inviato della Frankfurter Allgemeine Zeitung spiega, inizialmente con toni un po polemici, che la Germania avrebbe voluto un euro stabile come il Marco, mentre ora ci sono divergenze su come gestirla. Per lItalia, inoltre, il vero problema, secondo lui, è che continua a perdere posti di lavoro.

A Guido Crosetto, Salvo Sottile vuole fare alcune domande anche riguardo ai costi della politica. Crosetto ritiene che gli errori personali dovrebbero essere pagati da chi li ha fatti. Così ci sarebbe maggiore responsabilità e si potrebbe giudicare nel concreto loperato dei singoli. Il problema della politica italiana, a suo giudizio, sarebbe proprio questo, cioè la mancanza di responsabilità. Sul tema della credibilità della politica, invece, Crosetto rifiuta di essere giudicato complessivamente come classe politica e non vuole pagare per quei politici che non lavorano.

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Ma mentre nel nostro Paese la disoccupazione cresce, ci sono ancora molti italiani che decidono di andare a cercare la loro fortuna in Germania, dove i prezzi sono accessibili, anche laddove si decida di andare ad acquistare una casa. Del resto in Italia non conviene più comprare immobili, come sottolinea Carlo Rienzi, soprattutto ora che c’è l’Imu. Per quanto riguarda i mutui, poi, è evidente che alcune banche di sicuro ne hanno approfittato, afferma Plateroti. Ma quello che accade è che la Germania ora ci sta spingendo nell’Europa. I prezzi ad esempio non sono mai stati esposti alla concorrenza ed è per questo che da noi i prodotti costano di più. L’errore delle banche sarebbe stato quello di aver considerato il contribuente semplicemente come una vacca da mungere.

Tobias Piller è chiamato ancora una volta a intervenire per esprimersi sul tema del lavoro e sostiene che è proprio incentivando il lavoro che l’Italia potrà risollevarsi. In effetti al momento un giovane su tre è disoccupato e si tratta di un record storico in negativo. Ne possiamo uscire, dice Del Debbio, solo con il ridurre i costi per le imprese, come è stato fatto in Germania. Ma un’eccezione in tema di lavoro e di emigrazione alla ricerca di un’occupazione, è il caso di Heinz Beck, il grande chef tedesco che lavora adesso in Italia. Ai microfoni di Quinta Colonna, Beck spiega la sua storia e i segreti del suo successo. Ma il dibattito Italia-Germania non si ferma qui e continua fino al termine della puntata di Quinta Colonna.

Clicca qui per guardare il video (Mediaset) di Quinta Colonna sul ritorno alla lira, qui per guardare il video relativo alle vacanze di Angela Merkel in Italia e qui per guardare il video sulla differenza Italia-Germania a livello dei politici.